James Dyson ha speso personalmente 500 milioni nel progetto di auto elettriche poi accantonato
di Rosario Grasso pubblicata il 18 Maggio 2020, alle 19:21 nel canale Auto Elettriche
Sarebbe stato un veicolo a propulsione completamente elettrica, in stile SUV e con autonomia di quasi mille chilometri con una ricarica
Il veicolo elettrico di Dyson era noto internamente con la sigla N526 e avrebbe dovuto garantire un'autonomia di circa 600 miglia (quasi mille chilometri) per ricarica ed essere in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in 4,8 secondi. Lo ha dichiarato lo stesso fondatore dell'azienda, James Dyson, in un'intervista al Sunday Times londinese.
Dyson sostiene di aver investito personalmente 500 milioni di sterline (circa 560 milioni di euro) nel progetto. Nello scorso ottobre, tuttavia, ha deciso di sospendere i lavori. "Sebbene siano state fatte molte prove durante il processo di sviluppo, semplicemente non possiamo rendere questo progetto commercialmente fattibile" ha scritto in una lettera rivolta ai dipendenti della sua azienda. Da quel momento Dyson si è concentrata sui progetti legati alle batterie allo stato solido e alle tecnologie di machine learning e intelligenza artificiale.
James Dyson afferma di aver persino guidato il prototipo del veicolo in stile SUV, destinato a competere con i veicoli elettrici di Tesla. Lo ha fatto in un complesso dove non era possibile riprenderlo o fotografarlo. I lavori sul progetto SUV elettrico sono partiti nel 2017 e sono arrivati a coinvolgere 600 dipendenti. Nel 2018, Dyson faceva sapere di voler costruire un impianto di produzione a Singapore per produrre i veicoli elettrici e di aver iniziato lo sviluppo di batterie allo stato solido per il veicolo.
L'auto pesava 2,6 tonnellate e raggiungeva una velocità massima di 200 km/h grazie all'impiego di due propulsori elettrici da 200kW, secondo quanto ha rivelato Dyson al Sunday Times. "C'è grande tristezza e delusione", ha dichiarato Dyson. "La nostra vita è costellata da rischi e fallimenti".
Più di recente, Dyson ha speso circa 25 milioni di dollari per la costruzione di un ventilatore polmonare destinato ai pazienti COVID-19 utilizzando la tecnologia motoristica sviluppata dall'azienda. L'esecutivo britannico il mese scorso ha fatto sapere a Dyson che il suo ventilatore non era più necessario, ma James Dyson ha dichiarato di non essere pentito delle risorse che la società ha stanziato per il progetto, conosciuto come CoVent. "Spero che il nostro ventilatore possa essere d'aiuto in altri paesi, anche se ciò richiede altro tempo e prove", ha affermato.
James Dyson si trova per la prima volta in cima alla classifica delle persone più ricche del Regno Unito, stilata annualmente dal Sunday Times, con una fortuna stimata di £ 16,2 miliardi (circa 18 miliardi di euro).
13 Commenti
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Apple ha, da anni ormai, margini in generale del 20% circa.
Vuoi una autonomia decente (diciamo maggiore di 400 km)? Devi mettere più batterie, che però portano una vettura di fascia media a pesare almeno 2 tonnellate (contro i 1300-1500 kg di un'auto "tradizionale"
Insomma, col peso che hanno secondo me al giorno d'oggi ancora non hanno molto senso (Tesla inclusa)
fixed
Vuoi una autonomia decente (diciamo maggiore di 400 km)? Devi mettere più batterie, che però portano una vettura di fascia media a pesare almeno 2 tonnellate (contro i 1300-1500 kg di un'auto "tradizionale"
Insomma, col peso che hanno secondo me al giorno d'oggi ancora non hanno molto senso (Tesla inclusa)
In realtà è luogo comune, derivante dalla comune esperienza con i motori termici. In realtà un motore elettrico, data la sua elevatissima efficienza, a parità di velocità consuma più o meno la stessa energia sia che la sua potenza massima sia di 500 come di 50kW.
Semplificando, la stessa auto alla stessa velocità, avrà la medesima autonomia a prescindere dalla potenza massima del motore.
[ovviamente il consumo aumenta leggermente con un motore più potente, ma di pochi punti percentuali]
Semplicemente con batterie più grandi si possono erogare correnti maggiori e dunque pilotare motori più potenti (anche perché un motore il doppio più potente non pesa né costa il doppio).
Ovviamente per le vendite più potenza c'è, meglio è, soprattutto a differenze di prezzo risibili.
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