Il ministro Urso apre alle auto cinesi prodotte in Italia, ma con due (impossibili) condizioni

di pubblicata il , alle 14:49 nel canale Auto Elettriche Il ministro Urso apre alle auto cinesi prodotte in Italia, ma con due (impossibili) condizioni

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy apre alla produzione delle auto cinesi in Italia, ma pone due condizioni fondamentali

 
83 Commenti
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Mparlav30 Maggio 2024, 17:33 #31
Originariamente inviato da: ferste
Pura sparata elettorale senza costrutto.

Non esiste nessuna filiera interamente italiana nell'automotive e i CinCin non avrebbero nessuna convenienza a soddisfare questi irrealistici requisiti.


I produttori cinesi cercheranno altrove in UE i requisiti per costruire e/o assemblare usando la filiera che ritengono migliore, così come hanno fatto sudcoreani e giapponesi prima di loro, ma anche i produttori europei (che sono andati anni fa' anche extra Ue per abbassare i costi)
io78bis30 Maggio 2024, 17:48 #32
Originariamente inviato da: Ripper89
Hanno smantellato il know how e hai pure da ridire a chi fa un critica a ciò ?
Da commenti come il tuo si capisce come siamo arrivati a ciò.
Vabbè da oggi assembleremo auto cinesi allora, domani quelle indiane.


Il Know how non lo crei imponendo a chi dovrebbe venire da te regole.

Vuoi tornare a galla? Prendi le università, finanzi programmi per startup (mettendo vincoli sulla permanenza produttiva) nei settori in cui vuoi crescere e ricrei dal basso.

Se vuoi che le aziende estere vengano e ti formino le persone, paghi con finanziamenti ma non ti aspettare che chi viene accetti troppi paletti.

Dopo che l'Occidente ha fatto l'errore di andare in Cina portando Know-how accontentandosi di pagare poco la manodopera, solo un idiota ripeterebbe l'errore
Strato154130 Maggio 2024, 17:57 #33
Originariamente inviato da: Mparlav
I produttori cinesi cercheranno altrove in UE i requisiti per costruire e/o assemblare usando la filiera che ritengono migliore, così come hanno fatto sudcoreani e giapponesi prima di loro, ma anche i produttori europei (che sono andati anni fa' anche extra Ue per abbassare i costi)


Bene vadano pure a cercare! Al momento per fortuna, nonostante tutto il mercato europeo non è stato scalfito da quello cinese nell'industria dell'auto.
A parte alcune piccole eccezioni di modelli cinesi rimarchiati europei ( DR, MG, Geely), altrimenti non se li fila nessuno!
Ciò che il ministro ha espresso va proprio in quelle direzione, o costruisci tutto qui o "vai a quel paese" e fa bene!
azi_muth30 Maggio 2024, 18:07 #34
Originariamente inviato da: io78bis
Il Know how non lo crei imponendo a chi dovrebbe venire da te regole.

Vuoi tornare a galla? Prendi le università, finanzi programmi per startup (mettendo vincoli sulla permanenza produttiva) nei settori in cui vuoi crescere e ricrei dal basso.

Se vuoi che le aziende estere vengano e ti formino le persone, paghi con finanziamenti ma non ti aspettare che chi viene accetti troppi paletti.

Dopo che l'Occidente ha fatto l'errore di andare in Cina portando Know-how accontentandosi di pagare poco la manodopera, solo un idiota ripeterebbe l'errore


I Cinesi avevano uno shortcut...vuoi aprire da noi? Soci locali al 51% e trasferimento forzoso del know how...brevetti e copyright non erano tutelati.

Poi è chiaro che da noi non è replicabile...


Cmq una resistenza passiva esiste...osteggiare con ogni modo e metodo la diffusione delle BEV e favorire le ibride.
Alla fine le BEV dipendono dalla rete di di ricarica. Per limitarle basta fare marcia indietro sui punti di ricarica, aumentare le tasse sulle ricariche, togliere gli incentivi pubblici.

E non è detto che se vadano su le destre non finisca proprio così...
zancle30 Maggio 2024, 18:24 #35
Originariamente inviato da: Strato1541
Parafrasando : " non potete fare i furbi, aggirare i dazi e assorbire incentivi senza lasciare un margine reale qui".
Da parte di un Ministro direi che è più che ragionevole.
Ovviamente qui ci sarà la curva SUD di Pechino che si metterà a piangere, ma tant'è, questa volta forse abbiamo qualcuno che seppure marginalmente e in ritardo sta pensando all'industria nostrana..


Originariamente inviato da: Strato1541
Queste sono questioni tecniche che devono discutere, ma il monito è : non puoi prendere una vettura completamente cinese, con componenti prodotti interamente in Cina , assorbire gli incentivi statali assemblarla in italia e venderla al doppio del suo valore spacciandola per italiana.
Ciò che anche in Francia si sono accorti accadeva anche con Dacia Spring, di fatto il rebrand di una cinese da meno di 8000 euro venduta a 23-24 mila in suolo europeo!
Freghi lo stato, freghi i contribuenti e anche gli acquirenti!
Quindi ben venga se queste operazioni vengono sventate prima di iniziare!


Originariamente inviato da: Strato1541
Come avevo anticipato. la "curva SUD di Pechino" si è palesata...
Il ministro del "made in italy" , lo dice il nome, cosa cercherà di fare? Di portare le olive Tunisine in Italia con qualche trucco o di coltivare e vendere le olive in territorio italiano?
Se una azienda si installa in italia e assorbe degli incentivi per produrre ci si preoccuperà porti un indotto e non una mortificazione di quanto già esiste ( leggasi industria auto italiana ancora esistente)..
Se l'installazione di tale azienda invece è solo un trucco per aggirare dei dazi in arrivo allora il discorso è ancora più logico.
Su Dacia Spring vorrei proprio fare un sondaggio tra i possessori per vedere quanti sanno cosa si sono messi in garage...
Ma il trucco è lo stesso usato da MG che guarda caso ora tra i modelli più venduti da noi non ha le elettriche ma la ZS a benzina, che fa concorrenza a marchi termici e non elettrici!
Ma anche la Volvo è un cavallo di troia Geely...La EX30 è cinesissima ma venduta come Volvo, Polestar pure...


Ha ragione il ministro, se questi cinesi vogliono il logo MADE IN ITALY devono costruire tutto qui. altrimenti vadano in Spagna, che è comodo per le navi cargo, che non hanno queste remore, tanto gli incentivi visto che siamo buoni li diamo lo stesso.
Strato154130 Maggio 2024, 18:39 #36
Originariamente inviato da: zancle
Ha ragione il ministro, se questi cinesi vogliono il logo MADE IN ITALY devono costruire tutto qui. altrimenti vadano in Spagna, che è comodo per le navi cargo, che non hanno queste remore, tanto gli incentivi visto che siamo buoni li diamo lo stesso.


Altro simpatico filocinese
Therinai30 Maggio 2024, 19:02 #37
Il ministro ha sparato cazzate per fare campagna elettorale, non ci sono dubbi al riguardo.
Ma c'è una cosa che proprio mi sfugge... che ci azzecca il golden power con questo contesto???
Supponiamo che in italia ci sia tutta la filiera per costruire localmente le macchine cinesi, ma che c'entra il golden power? Mi sfugge il nesso, o in alternativa dovrei pensare che questo pseudo ministro abbia confuso il termine made in italy con golden power...
AlexSwitch30 Maggio 2024, 19:18 #38
Originariamente inviato da: Massimiliano Zocchi
Sì, ma non puoi fare proposte del genere senza che siano suffragate da cose tangibili. Quale sarebbe la componentistica italiana? Oppure, hai masi sentito di aziende italiane leader nella produzione di chip o di SoC per tablet (perché questo andrebbe montato su auto moderne)? Urso deve rendersi conto che chi è venuto prima di lui (parlo di tutti i colori politici) ha distrutto l'industria italiana, e che tutti devono per forza usare componenti cinesi.


La filiera italiana automotive non è assolutamente irrilevante anche se non copre i settori come i SoC per tablet ( anche se Magneti Marelli rimane una delle principali realtà dell'elettronica di gestione e controllo ): parliamo di una realtà che pesa il 5,6% del PIL nazionale, occupa più di 230000 addetti con un fatturato di oltre 100 MLD di Euro ( dati ANFIA ).
Mi apre ovvio che si tenti di preservarla il più possibile...
Strato154130 Maggio 2024, 19:24 #39
Originariamente inviato da: AlexSwitch
La filiera italiana automotive non è assolutamente irrilevante anche se non copre i settori come i SoC per tablet ( anche se Magneti Marelli rimane una delle principali realtà dell'elettronica di gestione e controllo ): parliamo di una realtà che pesa il 5,6% del PIL nazionale, occupa più di 230000 addetti con un fatturato di oltre 100 MLD di Euro ( dati ANFIA ).
Mi apre ovvio che si tenti di preservarla il più possibile...


è ovvio se il fine è cercare di tutelare la filiera italiana, meno ovvio se l'unico scopo che si persegue è cercare di portare vetture a batteria nel più breve tempo possibile, costi quello che costi...Non importa se cinesi o meno, tuttavia dato che quelle europee ( rispettose delle millemila regole che ci siamo imposti), non si vendono perchè costose, allora facciamo portare la "paccotiglia" ai cinesi , così forse il popolo le comprerà.
Questo è il pensiero nascosto verso chi osteggia le tue considerazioni.
Roby_n_ball30 Maggio 2024, 19:39 #40
verranno di corsa! piangeranno per non essere riusciti a fabbricare in Italia. Poveri noi in completa balia dei protezionisti. Venissero, avremo posti di lavoro in più comunque anche se importeranno la maggioranza dei componenti e impareremo a fare le auto elettriche.

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