I cinesi vogliono raddoppiare la produzione di auto per annullare l'effetto dei dazi
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 25 Ottobre 2024, alle 09:37 nel canale Auto ElettricheLe case automobilistiche cinesi stanno puntando sulla produzione al di fuori della Cina per annullare l'effetto dei dazi
71 Commenti
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Già da qualche anno stanno tentando di smaltire la bolla immobiliare che ha portato la costruzione di decine di città fantasma completamente disabitate; ora sta toccando all'industria auto e al suo indotto.
Tutta l'economia cinese sta affrontando un crisi dovuto all'eccesso di capacità produttiva. E' uno degli effetti del modello di sviluppo cinese che sta mostrando la corda perchè basato su forti incentivi di stato e una mancanza di un mercato interno che non vogliono sviluppare per non trovarsi con un classe borghese che storicamente poi reclama certi diritti e certe tutele...
Per la Cina l'automotive è diventato uno strumento di pressione economica verso l'occidente, insomma un arma politico/economica!!
Ho provato a spiegarlo anche io...ma c'è chi non vuole sentire.
Penso che probabilmente qualcuno rimarrà indignato del fatto che i cinesi non rimangano fermi a subire gratuitamente ma si permettono pure di manifestare una parvenza di ciò che si può definire "reazione".
Ah si lo so... Però il messaggio che viene fatto trapelare, più nel passato che oggi, è quello!!
Ogni popolazione man mano che il livello di benessere sale reclama qualcosa...
Qui invece si tratta di una "guerra" commerciale, come ce ne sono da quando l'economia è globalizzata..
Indignazione? Bè il know how è stato fornito da modelli occidentali ,che hanno sfruttato la manodopera a basso costo e le favorevoli norme ( leggasi quasi inesistenti fino a poco fa) ambientali per ricavarne dei profitti irrealizzabili nei Paesi occidentali.. Quindi si potrà avere anche l'orgoglio ferito, ma di fatto hanno copiato modelli occidentali per prosperare, prima riso o fame e fine.
Indignazione per l'ambiente? Sì molta, perchè il ministro dell'economia ha dichiarato più volte che se l'occidente ha inquinato per 100 anni per fiorire non vede per quale ragione non possa fare altrettanto l'oriente... In un gioco di "ecologia" in salsa "gretina", per quale ragione non ci si dovrebbe indignare di fronte a queste dichiarazioni? Quando stiamo rinunciando ai nostri modelli produttivi per un futuro "green" che " casualmente" favorisce la loro economia e lasciano noi nell'inverno industriale?! E c'è chi giubila per questo..
Bentornato Azimuth!
Quello si, devono anche aver preso una multa per questo falso, ma il pubblico lo freghi più facilmente rispetto alla Dogana
@ Micene
ma ti metti a discutere con toretto? non capisce nulla di auto, figurati di economia... non perderci tempo.
Io gli rispondo per gli altri, tanto lui mi ha messo in blacklist.
ma te le sogni di notte le boiate che scrivi o le inventi di sana pianta? una per tutte:
Link ad immagine (click per visualizzarla)
List of countries by GDP (PPP)
Per comodità riporto le stime IMF (al 2024), WB (al 2023) e CIA (al 2020) per mondo, Cina, USA (e Italia, visto chi ci siamo); nota che tutte le organizzazioni citate sono occidentali.
World . 185,677,122 . 184,653,697 . 127,800,000
China ... 35,291,015 ... 34,643,706 ... 23,009,780
USA ..... 28,781,083 ... 27,360,935 ... 19,846,720
Italy ...... 3,347,103 ..... 3,452,505 ..... 2,322,140
(Il riferimento è al PIL a parità di potere d'acquisto; quello nominale esagera l'importanza del dollaro come valuta corrente)
Per l'Europa puoi vedere il PIL (2019) secondo il FMI: EU 18.495.349
Per la crescita del PIL puoi vedere, tanto per cominciare, la stima seguente (fatta dall'UK) relativa alla crescita attesa fino al 2050.
China: 64.2
India: 46.3
USA: 31.0
Indonesia: 14.1
Brazil: 12.6
Turkey: 9.1
Egypt: 8.2
Russia: 7.9
Japan: 7.2
Germany: 6.9
Ma si tratta di una stima abbastanza superata da quello che sta succedendo, soprattutto considerando i dazi e le sanzioni meglio questa dell'IMF (2024):
China: 4.8
Russia: 3.6
USA: 2.8
Italy: 0.7
Germany: 0.0
Se vuoi, aggiungo le stime di crescita dei BRICS:
Brasile: 3.0
Russia: 3.6
India: 7.0
Cina: 4.8
S.Africa: 1.1
Puoi notare che i paesi sanzionati e con dazi dall'occidente hanno crescite migliori di quelle nostre.
Ripeto, NON è possibile fare quello che dite voi, bisogna rispettare un livello minimo di produzione in europa per dire che sono state prodotte in europa, mi pare che sia il 55%.
Ora siamo in ritardo fosse TROPPO in ritardo e con una strategia di outsourcing che ha mostrato tutti i suoi limiti dal Covid 19 in poi, quando abbiamo visto che manco mascherine e camici a sufficienza producevamo.
Abbiamo visto lo stesso schema ripetersi con la guerra in Ucraina dove i costi energetici ed il sabotaggio di due tubi ha mandato in crisi un continente intero... cioè ma puoi trovarti impantanato perché due a migliaia di Km si fanno la guerra? Poi è partita la crisi del medio-oriente e solo perché gli Houti attaccavano qualche petroliera altro ca***no.
Può un continente dipendere da tutti questi fattori? È normale? È accettabile?
È dal 2020, dalla crisi pandemia che bisognava semplicemente creare una roadmap di uscita dai combustibili fossili e produrre in casa accumuli, pale eoliche e pannelli FV, sostituire quanto più velocemente possibile i consumi di gas e petrolio con elettricità autoprodotta da FER.
Dall'altra si poteva iniziare una politica di medio periodo con investimenti nel nucleare. Da fare con calma ma da fare.
In questo modo anche se non il 100% avresti cominciato a far calare i consumi di fossili e le scorte sarebbero state sempre più "comode".
La Cina investe fiumi di denaro e quest'anno dovrebbe toccare il picco del petrolio. Continua a sostituire consumi petroliferi consumi elettrici ed a switchare in questo modo su valuta energetica proprietaria.
OK gli amici, ma se poi sono meno amici di come si pensava meglio far da sé. La cosa ha una sua logica.
In EU siamo ancora lontanissimi da entrare in una fase SERIA E CONVINTA della transizione.
Si pensa sempre di essere dei furbacchioni, come quando compravano mascherine e camici dai cinesi, tanto costavano meno... siamo finiti a farci le mascherine con la carta forno.
Vediamo alla prox crisi energetica quanto è la fattura così scopriamo quanto siamo stati furbacchioni.
Sarà per questo che il coefficiente di Gini sta calando in Cina, mentre sta aumentando in USA?
Per chi fosse interessato, l'aumento (USA) del coefficiente di Gini (da Corrado Gini, statistico italiano) indica un aumento della disuguaglianza. Davvero ritieni che una più equa distribuzione della ricchezza impedisca di «trovarsi una classe borghese che storicamente poi reclama certi diritti e certe tutele»?
Mi sembra allora che il problema sia più grave negli USA, che avendo una classe borghese, la stanno distruggendo con le politiche post reaganiane.
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