Hyperion XP-1, auto ad idrogeno da 1.600 km di autonomia e oltre 350 km/h
di Carlo Pisani pubblicata il 27 Agosto 2020, alle 16:01 nel canale Auto ElettricheHyperion è una start-up americana con sede in California impegnata nel progetto di un'auto ad idrogeno in grado di offrire un'elevata autonomia in abbinamento a prestazioni ed un design molto interessanti
41 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIl rischio è direttamente correlato alla pericolosità intriseca di una determinata sostanza a causa delle sue caratteristriche.
Stai guardando il problema dal punto di vista sbagliato, a te non interessa quanto sia pericolosa una sostanza, ma quanto sia pericoloso l'utilizzo di questa sostanza nelle condizioni in cui dovrai usarla. In pratica non devi valutare solo la pericolosità intrinseca, ma quella risultante dalle misure di sicurezza in atto.
Per capirsi, l'aeroplano è intrinsecamente più pericoloso dell'auto, ma nella pratica gli incidenti mortali sono meno, perché il pacchetto di misure di sicurezza che si possono mettere in atto è più efficace che per l'automobile.
10 grammi di plutonio sono intrinsecamente più pericolosi di un litro di acido muriatico, ma se sono chiusi entrambi dentro una cassa di piombo con pareti da 40cm la loro pericolosità diventa equivalente se il mio obbiettivo è trasportarli in un magazzino.
La pericolosità dell'idrogeno rispetto alla benzina andrà valutata sul numero di incidenti mortali causati dall'una o dall'altra sostanza in quel campo. Visto che mettere in sicurezza un contenitore di idrogeno è possibile, le misure di sicurezza attuate saranno quelle necessarie a rendere i due casi almeno equivalenti.
Per capirsi, l'aeroplano è intrinsecamente più pericoloso dell'auto, ma nella pratica gli incidenti mortali sono meno, perché il pacchetto di misure di sicurezza che si possono mettere in atto è più efficace che per l'automobile.
10 grammi di plutonio sono intrinsecamente più pericolosi di un litro di acido muriatico, ma se sono chiusi entrambi dentro una cassa di piombo con pareti da 40cm la loro pericolosità diventa equivalente se il mio obbiettivo è trasportarli in un magazzino.
La pericolosità dell'idrogeno rispetto alla benzina andrà valutata sul numero di incidenti mortali causati dall'una o dall'altra sostanza in quel campo. Visto che mettere in sicurezza un contenitore di idrogeno è possibile, le misure di sicurezza attuate saranno quelle necessarie a rendere i due casi almeno equivalenti.
si ma il problema è che nel caso delle autovetture il discorso non regge.
l'aereoplano è gestito da esperti. l'auto no.
puoi mettere in sicurezza quanto vuoi, ma non sara' mai abbastanza, almeno nelle soluzioni esistenti. ergo, non è applicabile.
https://www.autoblog.it/post/984454...ore-in-norvegia
ed ad un anno di distanza ancora si latita...
Allora chiudiamo anche i distributori di benzina
https://www.tgcom24.mediaset.it/cro...6-201902a.shtml
(uno a caso, hai voglia quanti ne esplodono)
Quello in Norvegia non ha neppure causato morti, ma soprattutto non ha causato un fungo atomico. E' un gas che può incendiarsi, come tante altre sostanze. Io non ho detto che è a rischio zero, ma che i rischi sono (o meglio saranno, o sarebbero) equivalenti alla benzina.
L'auto è costruita da esperti, esattamente come l'aeroplano.
Ma che idea vi siete fatti di un'auto a idrogeno? Di una specie di bomba su ruote che se sbatte contro una casa esplode e la demolisce?
Toyota ha provato a far esplodere una bombola di idrogeno prendendola a fucilate, senza riuscirci.
Il rischio più comune legato all'idrogeno non è l'esplosione, molto rara e che ha bisogno di condizioni molto particolari, ma l'incendio. E un incendio di idrogeno si gestisce persino meglio di uno provocato dalla benzina, perché sarà molto più localizzato. Una bombola in cui si rompa la valvola e prenda fuoco disperderà il suo contenuto nell'aria molto più velocemente di una contenente GPL, perché molto più leggero. La combustione dell'idrogeno produce molto meno calore rispetto a quella di un idrocarburo.
http://www.linde-gas.it/it/industri...geno/index.html
cito: “l’idrogeno di per sé non è più pericoloso della benzina o di altri gas combustibili. Anche in caso di collisione i rischi non sono diversi da quelli di una vettura tradizionale o a metano”
https://www.osti.gov/biblio/1343975
la Mirai ne monta 2 per un totale di 5Kg.
Di Mirai ne vendono 1000-1500 l'anno.
Questo è il sistema per sostituire i serbatoi:
https://h2tools.org/sites/default/f...0AHJs_svtln.pdf
non è che non si possono fare i serbatoi in fibra di carbonio rinforzata, ma resta il problema del costo, che nemmeno un pezzo grosso come Toyota è riuscita a ridurre in 5 anni (ma i progetti e primi prototipi risalgono ad almeno 15 anni prima del debutto della Mirai)
Ma che idea vi siete fatti di un'auto a idrogeno? Di una specie di bomba su ruote che se sbatte contro una casa esplode e la demolisce?
Toyota ha provato a far esplodere una bombola di idrogeno prendendola a fucilate, senza riuscirci.
Il rischio più comune legato all'idrogeno non è l'esplosione, molto rara e che ha bisogno di condizioni molto particolari, ma l'incendio. E un incendio di idrogeno si gestisce persino meglio di uno provocato dalla benzina, perché sarà molto più localizzato. Una bombola in cui si rompa la valvola e prenda fuoco disperderà il suo contenuto nell'aria molto più velocemente di una contenente GPL, perché molto più leggero. La combustione dell'idrogeno produce molto meno calore rispetto a quella di un idrocarburo.
http://www.linde-gas.it/it/industri...geno/index.html
cito: “l’idrogeno di per sé non è più pericoloso della benzina o di altri gas combustibili. Anche in caso di collisione i rischi non sono diversi da quelli di una vettura tradizionale o a metano”
Più che una fucilata mi preoccuperei della compressione (ad esempio un urto) o una fuga di gas.
Comunque è Molto più complicato di quanto proponga oggi la benzina o l’elettrico.
https://www.vaielettrico.it/lauto-a...ne-in-norvegia/
Per capirsi, l'aeroplano è intrinsecamente più pericoloso dell'auto, ma nella pratica gli incidenti mortali sono meno, perché il pacchetto di misure di sicurezza che si possono mettere in atto è più efficace che per l'automobile.
10 grammi di plutonio sono intrinsecamente più pericolosi di un litro di acido muriatico, ma se sono chiusi entrambi dentro una cassa di piombo con pareti da 40cm la loro pericolosità diventa equivalente se il mio obbiettivo è trasportarli in un magazzino.
La pericolosità dell'idrogeno rispetto alla benzina andrà valutata sul numero di incidenti mortali causati dall'una o dall'altra sostanza in quel campo. Visto che mettere in sicurezza un contenitore di idrogeno è possibile, le misure di sicurezza attuate saranno quelle necessarie a rendere i due casi almeno equivalenti.
Ti sei risposto da solo.
L'aereo è potenzialmente più pericoloso dell'auto, vero.
Infatti per renderlo sicuro si spendono milioni per controlli continui, revisioni, ricambi e complesse e rigidissime procedure di sicurezza che richiedono il lavoro continuo di una enorme squadra di personale altamente specializzato.
Stessa identica cosa sarebbe da attuarsi nel realizzare una rete di distribuzione dell'idrogeno liquido, nonchè dei punti di rifornimento (TUTTI) e ovvimante di ogni singolo veicolo che lo utilizzi.
Tradotto nella vita reale? Semplice:
Costi di rifornimento STELLARI, e veicoli sottoposti necessariamente ad altrettanto costosi controlli e revisioni continue per accertarne la sicurezza.
In buona sostanza dovresi fare il tagliando della macchina ad idrogeno una volta ogni due mesi al massimo e il carburante lo pagheresti qualcosa tipo venti o trenta euro al litro.
Una figata insomma.
Per capirsi, l'aeroplano è intrinsecamente più pericoloso dell'auto, ma nella pratica gli incidenti mortali sono meno, perché il pacchetto di misure di sicurezza che si possono mettere in atto è più efficace che per l'automobile.
10 grammi di plutonio sono intrinsecamente più pericolosi di un litro di acido muriatico, ma se sono chiusi entrambi dentro una cassa di piombo con pareti da 40cm la loro pericolosità diventa equivalente se il mio obbiettivo è trasportarli in un magazzino.
La pericolosità dell'idrogeno rispetto alla benzina andrà valutata sul numero di incidenti mortali causati dall'una o dall'altra sostanza in quel campo. Visto che mettere in sicurezza un contenitore di idrogeno è possibile, le misure di sicurezza attuate saranno quelle necessarie a rendere i due casi almeno equivalenti.
E' bizzarro che fai una dialettica intelligente e puntuta e poi ti schianti nella considerazione finale.
L'H, oltre a costare 6 volte qualsiasi "carburante" per il salto chimico e la necessaria compressione, necessita di una serie di cosette che non sono proprio regalate.
Il contenitore, se non vogliamo che si grande come una bisarca, e' CRIOGENICO ovvero e' a temperature che infragiliscono i metalli: Devi avere un contenitore PESANTE e che va cambiato ogni 2 anni al massimo. Se lo fai in "plastica" avrai altri problemi.
Nonostante questo e' GROSSO
Per evitare che esploda veramente devi scaricare parte del gas in continuo in atmosfera: come si comporta la cosa quando milioni di vetture lo fanno?
I meccanici hanno problemi nella rurale italia con auto che appena appena sono fuori dalla panda e la punto (ok rappresentano iil 90% del venduto, ma sono anche molto "vecchie" prova immaginare se vanno in crisi con un motore normale cosa fanno con un impianto criogenico.
Il riforimento, piu' che bruciare come abbimo vista dai commentatori, ha il problema del frreddo: una perdite e ammazzi qualcuno per congelamento, il connettore va a temperature rigicole e infragilizzanti (devi controllare che venga cambieto ogni mese?)
eccetera....
Ora su un'aeromobile tutto questo e' facile (quasi ci sono stati casi eclatanti di pessime manutenzioni, crichton ci ha scritto un libro che le romanza in maniera semplificata) gli aerei sono fatti in pochi pezzi, la FAA e' praticamente un Dio, non esistono aerei suv, i problemi vengono analizzati da squadre e registrazioni post mortem... perche un aereo costa milioni e costa la manutenzione certificata.
Prova ad immaginare che la tua auto, oltre a costare una botta, debba andare dal meccanico per la revisione annuale da 3000E e ogni pezzo di ricambio e' certificato dal costruttore singolarmente con un registro di tuttti i pezzi su un registro (uno specchietto 6000E)...
Non e' il caso, no?
La discussione non è mai stata sulla convenienza dell'idrogeno, non è conveniente, infatti le auto a idrogeno sono poco più che prototipi o concept, mentre le auto elettriche sono in crescita costante.
La discussione era sulla sicurezza, e può essere portata allo stesso livello delle altre auto, dove l'incidente causato dal sistema di alimentazione è un evento molto raro.
Se oggi però non è conveniente, domani non si sa, per certo esistono dei vantaggi rispetto alle batterie ricaricabili, quindi perché non approfondirli? Un giorno quelli che vediamo come limiti economici potrebbero diventare affrontabilissimi grazie a nuove tecnologie, automazione ed economia di scala, per cui andremmo a ripescare quei vantaggi messi, per ora, da parte. Oppure anche no, ma le tecnologie interessanti meritano sempre di essere studiate e migliorate.
Ipotesi di pura fantasia: fra 70 anni la fusione nucleare è diventata la fonte di energia prevalente, con costi tali per cui con 1 euro di energia fai 500Km... A quel punto l'idrogeno ricavato per elettrolisi e le fuel-cell potrebbero essere molto più pratiche e convenienti delle batterie.
... eccetera. Ma questa roba non serve dimostrarla, è già dimostrata dal fatto che le auto a idrogeno non stanno sgomitando per battere le auto elettriche sul mercato consumer. L'idrogeno è una promettente tecnologia per il futuro, un potenziale da esplorare con vantaggi evidenti rispetto alle batterie, ma il futuro mica si fa nel futuro, il futuro si fa adesso, se un giorno ci saranno tecnologie in grado di rispondere alle tue obbiezioni sarà perché abbiamo iniziato a lavorarci adesso, non in futuro.
Oppure andrà a finire che non ne avremo mai realmente bisogno. Meglio così, non ci si lamenta mai di un'assicurazione scaduta senza averla utilizzata.
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