Fisker, il tracollo è vicino: la filiale austriaca ha presentato istanza di fallimento
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 09 Maggio 2024, alle 15:11 nel canale Auto ElettricheSembra che le tante voci degli scorsi mesi stiano per concretizzarsi. Una filiale di Fisker entra in amministrazione controllata, ed è quella che gestisce la produzione delle auto Ocean
Sono ormai mesi che Fisker naviga in cattive acque, dopo che le consegne dell'auto elettrica Ocean hanno deluso, e di conseguenza l'azienda ha iniziato ad avere carenze di capitali.
In un colpo di reni dell'ultimo momento, Fisker ha provato a scontare moltissimo le auto rimaste in inventario, per tentare di accumulare quanto più capitale possibile, ma la fiducia dei clienti è scemata, soprattutto con le voci di una possibile chiusura dell'azienda. Nelle ultime settimane ci sono state molte voci su un imminente fallimento, e quello di oggi forse è un ennesimo tassello in questa direzione.
La filiale Austriaca di Fisker ha presentato istanza di fallimento in amministrazione autonoma. Precisamente, secondo il comunicato, Fisker ha "presentato una domanda per l'apertura di una procedura di riorganizzazione con autoamministrazione ai sensi del codice fallimentare austriaco".
Secondo quanto previsto dal codice austriaco, in caso di insolvenza in autoamministrazione, i debitori devono presentare domanda al tribunale per l'adozione di un piano di risanamento, conservando la disponibilità del patrimonio sotto la supervisione del tribunale e di un amministratore della riorganizzazione nominato dal tribunale e può riorganizzare la società stessa.
Per questi motivi Fisker Austria continuerà a vendere (o tentare di vendere) le auto, e continuerà a pagare i dipendenti rimasti. Tuttavia questa filiale è quella che cura il rapporto tra Fisker e il contractor di produzione dei veicoli Magna Steyr. La produzione è bloccata da ormai 2 mesi, e sembra lo sarà per altri 60 giorno, e visti i problemi della filiale la sensazione è che possa non ripartire più. In effetti, nel suo comunicato, Fisker dice che intende continuare a vendere e consegnare automobili. Non si parla di produzione. Le altre filiali, come quella americana, non sono coinvolte nella procedura, e continueranno le operazioni normalmente, anche se da oltreoceano sono già arrivate voci sulla chiusura della sede in California. La seconda avventura automotive di Henrik Fisker è davvero al capolinea?
11 Commenti
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Nazioni che tolgono gli incentivi per le auto elettriche.
Tutte ottime notizie.
NON puoi IMPORRE un mercato, nemmeno se è la cosa migliore del mondo.
Fallimenti fisiologici
fallimneti ce ne sono e ce ne sarano semplicemente perchè è una industria molto giovane e i brand meglio attrezzati incominciano a tagliare i prezzi e chi non ce la fa esce. Purtroppo in europa siamo messi male e se non fosse stato per l'Europa che ha imposto un piano industriale a questo punto potremmo dire ciao ciao a tutta la nostra industria automobilistica, un po' come sta accadendo in Italia. Nonostante tutto in europa e nel mondo il proresso delle BEV è chiaro e netto e anche voi che la denigrate quando la proverete ne vorrete una.sicuro... Quando Ursula si presentera' sotto casa con una pistola...
Se me la compri (e me la mantieni) tu, volentieri.
Tra xxx anni andremo sempre a benzina perché l'elettrico oggi é fallito esattamente come nel 1900 .
Il motore Termico é stata la svolta ieri oggi e nel futuro.
Ancora che credete al ban del 2035 hahaha illusi .
Comunque brava Fisker che fallisce per la seconda volta.
Ogni volta che sento questa frase ma non perché riferita all'elettrico eh... l'ho sentita centinaia di volte riferita anche al termico anni fa penso sempre che sarebbe l'ora che più di qualcuno fosse la volta buona che finalmente viaggiasse a piedi.
Comunque brava Fisker che fallisce per la seconda volta.
Semplicemente per la maggior parte sono dei meri troll. L'altro giorno uno di essi sosteneva che poteva smontare completamente il cambio dell'audi, rimapparlo bada bene non la centralina ma tutta la meccatronica e il tutto comodamente nel garage di casa sua. Non c'è nemmeno da prenderli sul serio.
Per il resto è palese che ci saranno fallimenti specialmente di marchi sostanzialmente nuovi che tentano la fortuna e come tali sono aziende che di base hanno un rischio d'impresa elevatissimo. Se pensiamo che Nokia da essere leader del mercato è quasi completamente sparita e si parla di un mercato miliardario come si può pensare che il fatto che delle marche sostanzialmente sconosciute che spariscano siano il segnale che non c'è speranza per l'elettrico.
Tanto più la riprova che si tratta di meri troll è che se vedi non argomentano niente... poche righe spesso anche solo una, estremamente provocatoria e priva di qualsiasi approfondimento od opinione.
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