Parodosso incentivi: non ancora partiti, e il Governo taglia già i fondi

Per mesi il governo italiano ha sbandierato le cifre dei nuovi incentivi dedicati all'acquisto delle auto meno inquinanti, incentivi che sono pronti da alcuni mesi, ma che ancora non sono partiti, a causa delle diverse revisioni necessarie da parte degli organi competenti.

Nei giorni scorsi ha iniziato a farsi strada l'ipotesi che la partenza dei nuovi incentivi potrebbe avvenire intorno al 20 maggio, ma prima l'esecutivo ha riservato un'altra sorpresa inattesa. I fondi dei nuovi incentivi sono già stati tagliati rispetto allo stanziamento previsto.

Lo scopriamo con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del cosiddetto Decreto Coesione, una legge che apparentemente non ha nulla a che fare con il mercato delle auto, ma che in alcuni punti prevede il taglio dei fondi destinati agli incentivi per girarli ad altri scopi.

Nell'articolo 37 comma 1-bis il decreto taglia 60 milioni di euro dai fondi previsti, per il 2024, per l’acquisto di veicoli non inquinanti di categoria M1, N1 e N2, cioè auto e autocarri, passando quindi da 950 milioni complessivi, a 890 milioni. Inoltre al comma 1-ter vengono sottratti altri 20 milioni di euro destinati al bonus installazione wallbox e colonnine di ricarica.

La stangata arriva al comma 1-quater, che prevede un ulteriore taglio dai fondi stanziati per il 2025, per ben 250 milioni di euro. La cifra originariamente stanziata era di 1 miliardo di euro, e quindi diventerà di 750 milioni di euro. Non è dato sapere al momento se i tagli saranno ripartiti in parti uguali alle diverse categorie di auto, o se alcune soffriranno più di altre.