Ferrari
Ferrari, d'obbligo passare al full-electric? Probabilmente non un cattivo investimento
di Carlo Pisani pubblicata il 14 Ottobre 2020, alle 16:41 nel canale Auto ElettricheAdam Jonas della Morgan Stanley, economista specializzato nel mercato automobilistico, ha affermato che il passaggio all'elettrico per Ferrari potrebbe rappresentare comunque un vantaggio sul piano degli investimenti.
49 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoResta la questione pellet che sicuramente
L'unica cosa che in relata' serve e la coimbentazione.
Il problema e' che la gente vuole finestre grandi e le apre.
La mia ccasa e' del 1920 circa (non e' dato sapere) e non e' molto combentata, certo nei primi 60 hanno fatto cexxi mostrusi, ma non e' meglio di tante.
Una volta che spieghi che "la finestra di medda non va aperta" alla morosa ti assicuro che d'estate il condizionatore e' un optional. Basta una foxxuta volta e hai cambiato per giorni la T. Se durante il giorno hai il coraggio di tenere chiuse persino le persiane e aprire dopo le 22 hai fatto piu' di quei condizionatore sottodimensionati che andavano tanto nei 90.
D'inverno idem, se e' stata aperta 10 minuti due finestre alla mattina lo senti fino alla sera. La finestra opera da camino e fa un danno da 50KWh.
Pero' non si puo' dire che aprire le finestre d'inverno e' inquinante a bomba.
I pellet sono una questione politica, come la nafta da autotrazione, il solare, i forestali, gli ecobonus e tante stoltaggini nel nome del green.
Quando parlano di GREEN o ECO solitamente non e' altro che una fregatura.
In linea di massima sono d'accordo, ma l'impianto fotovoltaico deve essere eccellente (non buono, non ottimo), la casa essere predisposta (leggasi: avere il tetto orientato a dovere) e ovviamente avere abbastanza Sole che ti arriva (il che non vuol dire solo vivere in una zona soleggiata, ma anche non avere ostacoli fisici che possono bloccare l'irraggiamento, fosse anche solo per alcuni periodi del giorno).
E finchè la casa te la costruisci ad hoc per massimizzare la "tenuta energetica" è un conto, tutt'altro discorso se devi adattare l'impianto su una casa che già possiedi.
La resa pessima del fotovoltaico, unito ai costi, le problematiche tecniche e la superficie occupata dai pannelli non lo rendono una soluzione ideale per mandare avanti una pompa di calore, anche in relazione ai costi.
La gente si è fatta diversi impianti negli ultimi anni solo perchè sono arrivati incentivi a pioggia che non si sono limitati a farti risparmiare sull'impianto, ma perfino a guadagnarci.
E spera in Dio che le componenti più delicate dell'impianto non si rompano, altrimenti bestemmi in aramaico.
Ma no un attimo.
In primis non intendevo che la pompa di calore debba vivere solo di fotovoltaico.
E' un aiuto e chiaramente è legato alla situazione in copertura.
Fai conto che per le nuove costruzioni è obbligatorio e non ci sono incentivi.
Da esperienza diretta su nuova costruzione devo dire che il rendimento è buono, in questi anni i pannelli sono migliorati molto e soprattutto i costi sono scesi moltissimo.
Fai conto che un impianto da 4,8Kw nominali finito in opera (18 pannelli e inverter) è costato solo 7000 euro.
Poi è chiaro che per una ristrutturazione di un edificio esistnete le cose sono più complesse.
Se hai i termosifoni la pompa di calore viaggia in modo non ottimale, molto meglio una caldaia a condesazione.
Una volta che spieghi che "la finestra di medda non va aperta" alla morosa ti assicuro che d'estate il condizionatore e' un optional. Basta una foxxuta volta e hai cambiato per giorni la T. Se durante il giorno hai il coraggio di tenere chiuse persino le persiane e aprire dopo le 22 hai fatto piu' di quei condizionatore sottodimensionati che andavano tanto nei 90.
D'inverno idem, se e' stata aperta 10 minuti due finestre alla mattina lo senti fino alla sera. La finestra opera da camino e fa un danno da 50KWh.
Pero' non si puo' dire che aprire le finestre d'inverno e' inquinante a bomba.
Con una casa così vecchia sicuramente avrai murature tipo da 50cm piene che ti danno una inerzia termica spaventosa. Motivo per cui rieci a fare beatamente a meno del condizionatore.
Se gli fai cappotto esterno e serramenti hai vinto.. una volta scaldata la casa mantenrere la temperatura sarà uno scherzo.
Fai conto che un impianto da 4,8Kw nominali finito in opera (18 pannelli e inverter) è costato solo 7000 euro.
Anche se ci sarebbe da andare a vedere di quali pannelli e inverter parliamo.
Anche se ci sarebbe da andare a vedere di quali pannelli e inverter parliamo.
Ovviamente roba buona e certificata.
Anche perchè ci sono garanzie da parte del produttore e dell'installatore.
Pannelli Futurasun ed inverter Fronius se ben ricordo.
Tradizionalmente i pannelli migliori sono i giapponesi e gli americani. In Europa andavano forte quelli tedeschi (perchè il mercato in Germania è stato il primo in Europa a pensare alla diffusione dei pannelli solari) e a seguire mi pare anche gli italiani, che però all'epoca avevano un know-how più arretrato.
Fai però conto che all'epoca pagai l'impianto da 4,2 KW 24.200 euro, strumentazione tedesca (non ricordo la marca); impianto sovradimensionato volutamente perchè ho il tetto orientato esattamente Nord-Sud, cioè la situazione peggiore dai calcoli dell'ingegnere solo a causa di quello mi ritrovo con una resa inferiore del 15-20% di quello che potrei avere.
Ora sicuramente faranno pannelli più performanti (anche se non di molto... il fotovoltaico ha rese pessime, soprattutto confrontato alle altre energie rinnovabili) e comunque nel tempo cala; certo, io ho anche beneficiato del Conto Energia quando era al suo massimo valore.
La parte più delicata rimane l'inverter: si può rompere (tant'è che all'epoca li facevano con garanzia di 5 anni estendibile a 10, non so quale sia lo "standard" ora) e non costa certo due lire.
Cioè Tesla ha fatto auto elettriche per un discorso ecologico e tecnologico portato avanti dal suo fondatore e anche perché oggettivamente non sarebbe potuta entrare in maniera competitiva nel mercato della auto a combustione interna.
Ferrari a mio avviso deve presentare dei sogni, delle cose tecnicamente una spanna sopra a tutti e poco gli deve importare dell'elettrico o altro.
Cioè, l'ibrido va bene ma solo se funzionale alle prestazioni.
Sono auto sportive di lusso e il marchio richiama delle emozioni che non possono essere snaturate in nessun modo.
Supponiamo che Ferrari faccia un'auto solo benzina con un v12 e peso sotto i 900Kg. Senza elettrico o altre menate. Prestazioni 0-100 1,5s.
Le venderebbero tutte il giorno stesso della presentazione del concept
"Il team di Jonas ha sviluppato la propria argomentazione evidenziando come ad esempio Tesla sia in grado di ottenere prestazioni simili a quelle della Ferrari ma su veicoli molto più economici:"
E qui mi sono cascate le pal...
Prestazioni simili a quelle della Ferrari? Magari in accelerazione ma alla prima frenata una Ferrari straccia una Tesla grazie al minor peso. Idem nei cambi di direzione grazie alla minor inerzia. Per non parlare del piacere di guida che su un'auto più leggera è migliore rispetto a un'auto elettrica che è molto pesante a causa dei quintali della batteria. E infatti Ferrari ha affermato che l'attuale tecnologia delle batterie non è sufficientemente evoluta sottintendendo a riguardo del peso. Se non fosse per il peso Ferrari avrebbe già costruito una full electric: hanno la capacità di farlo come hanno dimostrato con la SF90 che ha 1 motore benzina e 3 motori elettrici plug-in. Progettare un'auto del genere è anche molto più complesso di una full electric perché far lavorare insieme col massimo delle prestazioni quei motori diversi è una sfida enorme.
Ma questo tizio ha mai guidato un'auto sportiva in vita sua? Anche qualcosa di più semplice di una Ferrari.
Ma si infatti Ferrari in generale non può essere riassunta solo con le prestazioni in accelerazione.
Ferrari è un marchio che fonda molto della sua fama leggendaria sull'esclusività dei prodotti e sulla mancanza di compromessi sia tecnici che emozionali.
Tesla semplicemente a confronto è come fosse una macchinina a pedali.
E in ogni caso l'oggetto dell'articolo è sbagliato di fondo, Tesla non è e non sarà mai un competitor di Ferrari, è come dire che IBM non deve più fare server perché iPad fa girare photoshop quasi allo stesso modo a un decimo del costo!
PUNTO UNO:
scaldare una casa richiede grosse quantità di energia, una caldaia a metano, per quel che inquina ha un rendimento della madonna.
NONOSTANTE QUESTO si spinge sulle caldaie a condensazione e nei nuovi edifici praticamente si OBBLIGA ad usare pompe di calore.
PUNTO DUE:
Il camino a legna o la stufa a pellet ce l'avrà uin italiano su dieci e non certo come riscladamento principale ma solo come integrazione occasionale.
Questo senza contare il fatto che la combustione della legna ha un impatto ambientale piuttosto basso.
PUNTO TRE:
La macchina ce l'hanno TUTTI e la usano OGNI SINGOLO GIORNO.
Quindi abbattere le emissioni dei motori a combustione la differenza la fa eccome.
Anche se ci sono le caldaie a gas e le stufe a pellet.
fonti? dati?
perché messa così il qualunquismo all'italiana sembrerebbe il tuo.
vari studi eseguiti durante i vari lockdown hanno dimostrato quanto l'inquinamento atmosferico determinato dalle auto sia risibile se paragonato a quello proveniente da altre fonti (e la maggior parte non è determinato dalla combustione.)
un esempio? le sole navi da crociera della carnival (e parliamo di una goccia nel mare delle grandi navi circolanti) inquinano 10 volte più di tutto il parco macchine circolante in europa (anno 2019) il che significa che basterebbe ridurre di 1/10 le emissioni della solo carnival per avere lo stesso impatto che avrebbe la dismissione di tutti i veicoli europei.
quello dell eletrico automobilistico è un business che avrà zero effetti sul clima (anzi è dimostrato che l'impatto ecologico di tutta la filiera di sia più alto di quello di un diesel efficiente), ma farà la felicità delle case produttrici
( https://www.inquinamento-italia.com...ci-biogas-navi/ )
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