È già Bigster mania: Dacia entra nel segmento C. Video, dettagli e prezzi
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 14 Ottobre 2024, alle 14:59 nel canale Auto ElettricheBigster segna l'ingresso di Dacia nel segmento C, forte della sua filosofia con auto essenziali ma piacevoli e con prezzo imbattibile
Le vetture Dacia continuano ad essere al top delle classifica di vendita, in Italia e in Europa, ma sempre con un unico denominatore comune: l'appartenenza al segmento B. Da tempo sapevamo che il marchio del Gruppo Renault progettava il tanto atteso ingresso nel segmento C, ed ora è arrivato il momento, con il lancio di Dacia Bigster.
Come dice il nome stesso, big, grande, quasi un Duster agli steroidi, anche se in realtà è molto di più, dal punto di vista dello spazio a disposizione, ma anche per le tecnologie delle motorizzazioni. In questa vettura ritroviamo infatti tratti che sono ormai tipici del marchio, ma anche interessanti novità, quasi a segnare il definitivo passaggio a una nuova era, dove la percezione del marchio al pubblico è sostanzialmente diversa. Trovate tutti i dettagli, così come motori e prezzi, nel nostro video:
Parliamo di un SUV lungo 4,57 metri, largo 1,81 (esattamente come Duster) e alto 1,71, con un passo di 2,7 metri. Viste così, le dimensioni non sembrano essere tanto più grandi, ma il bagagliaio non mente: 667 litri, con cappelliera in posizione. La piattaforma è sempre la versatile CMF-B di Renault, e questo sicuramente aiuterà Dacia a tenere sotto controllo i costi, grazie alle economie di scala ed ai tanti componenti in comune con altre vetture.
Dacia continua a non proporre l'elettrico nella sua gamma principale, ma Bigster è un punto di svolta anche per le motorizzazioni, che saranno per la prima tutte elettrificate. Ritroviamo il full hybrid già visto in Jogger e Duster, con la potenza che però sale a 155 CV. Si tratta sempre di un ibrido con motore elettrico da 50 CV e starter elettrico, ma con la base termica che ora è un motore benzina 1,8 litri. Il tutto alimentato da una batteria da 1,4 kWh, con cambio multimodale senza frizione, con 4 rapporti per la parte termica e due per quella elettrica.
Non nuova anche la versione mild hybrid TCe, anche in questo caso con un pizzico di potenza in più, 140 CV. Qui la base non cambia, sempre con il 3 cilindri da 1,2 litri, abbinato all'elettrico da 48 volt e cambio manuale a 6 rapporti. Resta però anche la variante TCe 130, abbinata alla vettura 4x4. Infine un'altra novità, ovvero il motore ECO-G, bi-fuel benzina e GPL, però abbinato anch'esso al mild hybrid. Serbatoio da 50 litri di benzina, 49 litri di GPL, per un'autonomia stimata fino a 1.450 km. Inoltre il GPL è installato in fabbrica, sotto il pianale, per cui il vano di carico è invariato.
Anche su Bigster ritroviamo diverse cose che Dacia ha introdotto con il nuovo Duster e che gradualmente sta portando su tutta la gamma. Il design esterno ha la nuova firma frontale, ovviamente con nuovi loghi, e largo uso della plastica Starkle, che contiene plastica riciclata non verniciata. All'interno il cruscotto ha lo stile futuristico e outdoor del Duster, sempre con doppio display, e per l'abitacolo ci sono gli attacchi YouClip per i vari accessori proposti. Non cambia la filosofia dell'essenziale, per cui c'è tanta plastica semplice per i rivestimenti - ma con una resa molto efficace senza inutili fronzoli - e un uso sapiente dei tessuti, che spesso impreziosiscono le superfici.
Rispetto a Duster dietro si sta un po' più comodi, ed il tetto panoramico fa il suo effetto. Anche per Bigster Dacia proporrà il Pack Sleep, ovvero il letto quasi matrimoniale che si richiude nel bagagliaio, e la tenda da portellone. I due accessori insieme possono creare un vero e proprio campo base. Per chi ama le escursioni, la versione 4x4 è dotata di modalità specifiche, con funzioni Snow, Mud/Sand e Off-Road, inoltre in allestimento Extreme è presente anche il controllo della velocità in discesa.
È solo uno dei diversi ADAS proposti, come frenata automatica di emergenza (urbana/periurbana con riconoscimento di veicoli, pedoni, ciclisti e moto), riconoscimento della segnaletica stradale con avviso di eccesso di velocità, assistenza al parcheggio posteriore, stop d’emergenza, avviso di superamento della linea di carreggiata, assistenza al mantenimento nella corsia, sistema di monitoraggio dell’attenzione del conducente e chiamata d’emergenza (eCall).
Come orami tradizione, la gamma di Bigster avrà una entry level chiamata Essential, a seguire poi la Expression, per finire con due top di gamma, Extreme e Journey, una più votata all'avventura, e una più urbana e elegante. La vettura sarà disponibile entro il primo semestre 2025, a prezzi non ancora comunicati, ma sappiamo già che per il mild hybrid si partirà al di sotto dei 25.000 euro, e per il full hybrid al di sotto dei 30.000 euro. Prezzi quindi non in concorrenza diretta con il Duster, ma che comunque difficilmente si possono trovare in vetture dello stesso segmento.
25 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMa come? Non sono le vetture elettriche in testa alle classifiche di Italia e Europa?!
No no, non ci credo deve esserci qualche "gomplotto"....
Ma come? Non sono le vetture elettriche in testa alle classifiche di Italia e Europa?!
No no, non ci credo deve esserci qualche "gomplotto"....
In Italia credo che nessuno abbia mai detto che le elettriche sono al top delle classifiche. Per quanto riguarda l'Europa, la Tesla Model Y è sempre nei posti alti, prima assoluta lo scorso anno, ma la Dacia Sandero occupa stabilmente le prime posizioni, ed in alcuni mesi era prima (inteso ai privati). Vedremo nel 2024, dove stanno andando in modo più o meno simile.
Io sospetto che Model Y non vincerà perché molti attendono il restyle che è ormai certo non tarderà ad arrivare.
Di conseguenza non arriverà prima nel 2024, ed arriverà di nuovo prima nel 2025. Quello che lascia la Model Y, se lo prende la Sandero.
Ma una notiziola sull'audizione di Tavares di venerdì scorso pensate di pubblicarla ?
Mera curiosità !
Concordo, secondo me è anche carina se piace il genere.
Immagino però che per averla "così carina" non bastino i 25k della versione base.
Io sospetto che Model Y non vincerà perché molti attendono il restyle che è ormai certo non tarderà ad arrivare.
Di conseguenza non arriverà prima nel 2024, ed arriverà di nuovo prima nel 2025. Quello che lascia la Model Y, se lo prende la Sandero.
La mia considerazione era rivolta al fatto che normalmente l'accento è sulle vendite "straordinarie" dei veicoli elettrici. Mentre stavolta si parla di un'auto per le famiglie a prezzi quasi abbordabili, versatile e pratica.
Stranissimo!
Stranissimo!
Quotone...
Con le elettriche che ogni giorno polverizzano e stracciano record su record, anche in Italia, ma sono sempre al 3-4%
Mera curiosità !
Già!!
Aldilà delle opinioni e dei commenti politici, la cosa a dir poco preoccupante è che Tavares si è presentato all'audizione presso il Parlamento senza uno straccio di progetto. Nemmeno due stracci di numeri su cui poter ragionare su cosa voglia fare effettivamente in Italia.
L'unica cosa di concreto che ha detto, lasciando campo a fosche previsioni, è che in Italia per Stellantis sviluppare e costruire automobili e veicoli commerciali costa il 30% in più e se si vuole ridurre questo cuneo i soldi ce li deve mettere lo Stato, ovvero noi tutti!!
Altra notizia che mi sarei aspettato di trovare nella rubrica Greenmove è sulla lettera inviata alla Presidente della Commissione UE da parte dei dealer Stellantis dove si chiede a gran voce di rivedere le politiche sull'automotive rendendole più flessibili e compatibili con le condizioni di mercato.
Per normative e consumi soprattutto.
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