Discutibili incentivi auto in Veneto: i contributi rischiano di andare tutti a benzina e diesel
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 16 Ottobre 2023, alle 14:30 nel canale Auto ElettricheLa regione Veneto ha varato nuovi incentivi per l'acquisto di auto a basse emissioni, ma i contributi rischiano di finire perlopiù in mano a chi comprerà auto termiche nemmeno ibride
La regione Veneto ha aperto un bando per nuovi incentivi per l'acquisto di auto a basse emissioni, con la possibilità di sommare l'agevolazione con il contributo statale.
La delibera n.1189 del 5 ottobre stabilisce che per questi incentivi vi siano a disposizione 7 milioni di euro, ripartiti tra i cittadini aventi diritto in base alle categorie di veicoli, con un eventuale plus dovuto al basso reddito ISEE.
La giunta ha però deciso di incentivare, con somme anche discrete, praticamente tutti i tipi di automobili, anche quelle endotermiche ibride, benzina o diesel che, come ovvio, sono quasi sempre la maggior parte del venduto in termini percentuali. I fondi così rischiano di esaurirsi in tempo record, oltre al fatto che verrebbero assegnati per una quota importante alle auto termiche e non a quelle a zero emissioni.
Secondo il bando, le auto a zero emissioni locali (quindi elettriche e a idrogeno) possono ottenere un incentivo di 7.000 euro, cifra che sale per ISEE basso. Per chi ha un ISEE inferiore a 25.000 euro la cifra si moltiplica per un coefficiente di 1,2 raggiungendo quindi 8.400 euro. Se l'ISEE è compreso tra 25.001 e 40.000 euro il coefficiente è 1,1 cioè 7.700 euro. C'è anche un tetto massimo all'ISEE di 50.000 euro.
Con lo stesso meccanismo sono incentivate le auto con emissioni inferiori a 60 g/km du CO2, con un minimo di 6.000 euro, eventualmente moltiplicati, per raggiungere le cifre di 7.200 euro o 6.600 euro. Se l'auto nuova ha emissioni comprese tra 61 e 100 g/km ci sono 5.000 euro per le ibride, 4.000 euro per le bi-fuel benzina/metano e benzina/GPL, e 3.000 euro per le semplici benzina e diesel.
Infine, e forse questa è la parte più errata del provvedimento, vengono incentivate anche le auto con emissioni tra 101 e 135 g/km, con 4.000 euro per le ibride, 3.000 euro per bi-fuel, e 2.000 euro per benzina o diesel. In particolare quest'ultima cifra può sembrare bassa, ma considerando il volume venduto di queste auto, il rischio è che gran parte dei 7 milioni vadano consumati per auto termiche nemmeno ibride, e con il più alto tasso di emissioni climalteranti.
In tutti i casi è comunque richiesta una rottamazione contestuale, fino a Euro 4 per veicoli alimentati a benzina o bi-fuel, e fino a Euro 5 se alimentati a gasolio. È fissato anche un costo massimo della nuova auto, che non deve superare i 40.000 euro più IVA.
88 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infopeccato non essere veneto !
Perlomeno, fino a quando l'offerta di elettriche non sará adeguata alle necessitá e possibilitá.
O, se almeno gli stipendi italiani fossero in linea con quelli europei.... ok che comunque la stragrande maggioranza non potrebbe comunque permettersi un'auto elettrica ai prezzi attuali, ma sarebbe già qualcosa.
Io in giro vedo tantissime euro 3 e 4...
Se gli dai un pò di soldi, magari riescono a prendere un euro 6 che dai, ha livelli di inquinamento accettabili.
Dimezziamo la soglia, poi discutiamo se incentivare auto elettriche, ICE, o entrambe.
Quanto più è vecchia l'auto che si rottama tanto maggiore sarà il miglioramento passando ad un auto moderna, anche a combustione.
Se parliamo di banale CO2, passare da 200g/km a 135 è un miglioramento di 65, e costa allo stato 2000€ (faccio l'esempio senza considerare i moltiplicatori ISEE) quindi con i 7000€ di bonus dell'elettrica riduco la CO2 di 65*3,5, cioè di 227,5g/km che quindi è meglio che passare da 200g/km a 0 di un'elettrica.
Certo se l'auto che si rottama è da 140g/km allora meglio puntare sull'elettrico, ma è il solito discorso, meglio far passare tutte le auto più vecchie a qualcosa di moderno, anche se a combustione, che poche auto recenti all'elettrico.
P.S. parlo solo di CO2 ma se si considera tutto il resto, probabilmente il discorso che è meglio eliminare le molte auto molto vecchie diventa ancora più vero.
Quanto più è vecchia l'auto che si rottama tanto maggiore sarà il miglioramento passando ad un auto moderna, anche a combustione.
Se parliamo di banale CO2, passare da 200g/km a 135 è un miglioramento di 65, e costa allo stato 2000€ (faccio l'esempio senza considerare i moltiplicatori ISEE) quindi con i 7000€ di bonus dell'elettrica riduco la CO2 di 65*3,5, cioè di 227,5g/km che quindi è meglio che passare da 200g/km a 0 di un'elettrica.
Certo se l'auto che si rottama è da 140g/km allora meglio puntare sull'elettrico, ma è il solito discorso, meglio far passare tutte le auto più vecchie a qualcosa di moderno, anche se a combustione, che poche auto recenti all'elettrico.
P.S. parlo solo di CO2 ma se si considera tutto il resto, probabilmente il discorso che è meglio eliminare le molte auto molto vecchie diventa ancora più vero.
Ciò che dici è giusto, ma qui il punto è un altro. Se un'auto costa 20.000 euro, non saranno certo 2.000 euro di incentivo a cambiare gli equilibri del mercato numericamente. Anzi, questo tipo di auto gode sempre di sconti vari per spingere le vendite, quello che accadrà è che i concessionari faranno meno sconto, venderanno lo stesso numero di auto, e si mangeranno i 2.000 euro regionali. Praticamente la regione regalerà 2.000 ai concessionari, che avrebbero comunque venduto lo stesso numero di auto.
Con le elettriche invece i listini sono molto meno flessibili, e gli incentivi sono reali e servono realmente ad aumentare i numeri di vendita.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".