Dipendente Tesla morto usando Full Self Driving, era ubriaco e conosceva bene i limiti del sistema
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 14 Febbraio 2024, alle 12:55 nel canale Auto ElettricheEmergono i dettagli di un incidente avvenuto nel 2022, in cui ha perso la vita un dipendente Tesla, mentre era al volante ubriaco lasciando a FSD il controllo della vettura
Per via di un nuovo report pubblicato oggi dal Washington Post, è tornata l'attenzione su un incidente stradale avvenuto nel 2022. In quell'occasione perse la vita Hans von Ohain, un reclutatore di Tesla, che era al volante della sua Tesla Model 3, abilitata alla prova in Beta della funzionalità Full Self Driving.
All'epoca il sistema era molto più acerbo di come è oggi, ma certamente gli utenti beta erano consapevoli dei limiti, e del fatto di dover mantenere l'attenzione sempre ed in ogni circostanza. Questo non può non essere vero soprattutto per i dipendenti, che ben conoscono e conoscevano il prodotto.
Tramite le parole di Erik Rossiter, amico della vittima, sopravvissuto, la testata ha ricostruito quanto accaduto. Dopo una giornata passata in un campo da golf, consumando diversi alcolici, i due si erano diretti verso casa, finché l'auto non è uscita di strada, andando a sbattere contro alcuni alberi, per poi prendere fuoco.
Rossiter era riuscito ad uscire più o meno illeso, cosa che forse avrebbe potuto fare anche von Ohain, se non fosse per la portiera rimasta bloccata da un albero caduto, motivo per cui morì avvolto dalle fiamme. La successiva autopsia stabilì che il guidatore aveva nel sangue una quantità di alcol circa tre volte superiore al consentito.
L'amico ritiene che stesse utilizzando la funzionalità Full Self Driving, già provata nel viaggio di andata, ma in realtà non vi sono prove a confermarlo, in quanto le centraline dei dati sono andate distrutte nel rogo. La Polizia di Stato del Colorado ha stabilito che l'intossicazione è stata il fattore principale dietro l'incidente.
Tuttavia la vedova Nora Bass sta lottando poiché pretende che Tesla si assuma la responsabilità di quanto accaduto, accusando l'azienda di Elon Musk di aver venduto una "falsa sicurezza", utilizzando il nome improprio di Full Self Driving. Non è però riuscita a trovare un avvocato disposto ad occuparsi del suo caso, proprio per l'esito delle analisi sull'alcol, e probabilmente anche per il fatto che il marito era dipendente Tesla, e devoto fan di Musk, e conosceva sicuramente le procedure di utilizzo delle funzioni avanzate della vettura.
Secondo alcuni reporter oltreoceano, lo stato di alterazione dato dall'alcol potrebbe averlo indotto al rischio, utilizzando FSD come non avrebbe dovuto. Tuttavia le conclusioni sono speculazioni, in quanto non vi è nemmeno certezza che il sistema fosse in uso durante l'incidente. Il Sergente della pattuglia dello stato del Colorado, Robert Madden, che si è occupato delle indagini, ha in ogni caso trovato un indizio importante: segni di rotolamento di pneumatici, come se il motore avesse continuato a fornire potenza dopo l'impatto.
Da allora FSD ha ricevuto diversi aggiornamenti, l'ultimo dei quali ha introdotto le reti neurali, che pare abbiano migliorato parecchio l'abilità delle vetture anche in situazioni più intricate. Resta comunque un sistema classificato al livello 2 della scala SAE, e richiede attenzione da parte del conducente e mani sul volante. In Europa continua a non essere attivo, anche per chi lo ha profumatamente pagato.
5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIo manco se mi pagano !
Sinceramente faccio fatica a capire quelli che pagano sulla base di promesse del venditore, specialmente se tale venditore è famoso per promettere mari e monti senza mantenere quasi niente
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