Corte dei Conti europea: il divieto alle auto a benzina e diesel dal 2035 espone l'Europa alla Cina
di Rosario Grasso pubblicata il 23 Aprile 2024, alle 11:31 nel canale Auto ElettricheIn un intervento inusuale, la Corte dei Conti europea ha apertamente criticato le decisioni europee circa il divieto alla vendita di veicoli a benzina e diesel a partire dal 2035. Non ci sarebbero ancora le condizioni industriali per poterlo realizzare senza esporsi troppo alla Cina.
233 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNon si può trasformare tutto in elettrico in 10 anni.
E chi ha detto di trasformare tutto in elettrico in 10 anni, calcolando il ciclo di vita di un'automobile, minimo sono altri 25/30 anni in cui circoleranno mezzi a motore a combustione, io non ci sarò nemmeno più in questo mondo.
dalle mie parti anche è pieno di persone che hanno fatto così, un mio amico ha convertito direttamente il garage di casa in taverna
Questo, molto più in grande, è accaduto a Roma - immagino, anche in qualunque altro luogo - ovvero, che i "casermoni popolari" costruiti decenni addietro, spesso hanno grandi locali pertinenziali nei piani seminterrato o interrato, ma ... per varie vicende, compresa la volontà degli scienziati che abitavano negli appartamenti dello stabile ... finivano per essere venduti e trasformati in palestre, garage a pagamento, etc. Poi i parcheggi su strada sono finiti ... e buona notte !
Personalmente, ho più volte valutato l'acquisto di un box; ma il box avrebbe dovuto avere un volume tale da consentirne l'uso per deposito oggetti, sala hobby, piccoli lavori sul veicolo etc. e con quello che costano là dove ho abitato in passato, ci avrei comprato un appartamento in provincia. Ad oggi problema risolto diversamente.
Su questo non sono d'accordo, l'energia elettrica è l'unica che può essere prodotta sfruttando diverse fonti, da quelle più inquinanti a quelle più ecologiche, sarebbe bastato pianificare per tempo senza ideologie folli.
è la motivazione per la quale il consumatore razionale sta scegliendo le auto termiche e non le elettriche..
Se lo dice uno che l'auto elettrica comunque la usa e ne evidenzia i limiti non va bene, se lo dice chi non ce l'ha non va bene....
Alla fine con tutte queste normative si sta distruggendo il mercato interno per una crociata che a mio avviso ha altri fini..
Nel mentre la cosa che più interessa agli acquirenti delle auto elettriche ( Musk comprende benissimo la mente umana) è in quanto tempo si fa lo 0-100 e quanti KW ha l'auto...Invece di pensare al fatto che siano ecologiche, durature e davvero a basso impatto..
la tecnologia c'è già (da secoli) e si chiama battery swap.
basta imporla per legge alle Case.
concordo con la prima parte, NON con la seconda.
il problema è che NON è un problema ideologico, ma ESISTENZIALE: o si fa una transizione il più rapida possibile, o CI ESTINGUIAMO.
NON
C'É
PIÙ
TEMPO.
Siamo sul Titanic e stiamo continuando ad ascoltare l'orchestra che suona...
basta imporla per legge alle Case.
concordo con la prima parte, NON con la seconda.
il problema è che NON è un problema ideologico, ma ESISTENZIALE: o si fa una transizione il più rapida possibile, o CI ESTINGUIAMO.
NON
C'É
PIÙ
TEMPO.
Siamo sul Titanic e stiamo continuando ad ascoltare l'orchestra che suona...
Ma basta con queste idiozie
La quale condizione, senza pretesa di generalizzazione, esclude categorie quali 1) gente che vive in periferie / borgate cittadine non ben collegate 2) gente che vive fuori città e/o ha motivo per recarsi con frequenza in aree agricole, montane, etc. 3) gente che lavora spesso di notte 4) gente che ha frequente necessità di trasportare pesi, attrezzi di lavoro, etc. 5) gente che vive o ha parenti a carico in condizioni di autonomia o mobilità limitata 6) "ibridi" tra le suddette categorie.
Volendo, c'è l'ipotesi che su questo forum non leggo mai presa in considerazione. Acquistare vettura vetusta, in buone condizioni, proporzionata alle reali necessità, tenerla in ordine, utilizzarla quando non se ne può fare a meno ... ma nel frattempo è disponibile.
Poi, vabbè, l'indurre la preferenza dell'uso al possesso, con le responsabilità, svantaggi ... e vantaggi che ne derivano, fa parte di una nuova concezione del rapporto verso ogni tipo di bene ... che ti conduce a pagare per una vita senza rimanere, poi, proprietario di un _!_ ... e non mi sembra una cosa positiva ... !
Inoltre l'abitudine a spendere un po' per tutto in abbonamento/servizio sta creando una serie di nuove generazioni che da per scontato avere spese fisse mensili costanti per una mirade di servizi che prima non si usavano/se ne faceva a meno, con una annessa capacità di risparmio erosa già prima di fare spese importanti. ovvio che in questi casi il mezzo privato venga messo da parte.
Anche qui non dimenticare che, tra queste nuove generazioni, quelle che non sono interessate all'auto sono quelle che nascono/crescono/abitano nelle città e nei pressi di zone ben servite dai mezzi.
Nel nostro paese però abbiamo una enorme quantità di popolazione che vive in luoghi "sparsi".
Li non c'è nessun tipo di servizio che tenga riguardo la mobilità privata, e hai 2 scelte:
1. o hai il tuo mezzo che puoi eventualmente affiancare ai mezzi pubblici (macchina/moto che usi per arrivare alla stazione del treno/interscambio bus)
2. non ti muovi dalla tua zona/fai l'agricoltore/apri un agriturismo
vedi quanto scritto sopra.
il car sharing andrebbe bene se non impostato come in tante città dove l'auto la devi rilasciare negli stralli dove l'hai ritirata e non dove ti serve andare in macchina (magari sotto casa tua se devi trasportare qualcosa).
i mezzi pubblici devono esserci dove vivi e devono poter esser vivibili, non un purgatorio.
di base le persone cercano sempre di migliorare la propria condizione di vita, normale che non sceglieranno mai di dar priorità ai mezzi pubblici se questi sono peggiori sotto tutti gli aspetti al mezzo proprio, fosse questo anche una bicicletta.
onestamente credo andrebbe superata la concenzione che la gente compra l'auto con in mente il viaggio annuale/sporadico di lunga percorrenza.
la maggiorparte delle persone ha l'auto per tutti i giorni, non quella per fare le vacanze, che magari già fa andando in aereo.
questo è corretto ma correggerei sul fatto che più di stabilire "cosa si vuol fare", dipende tantissimo da DOVE si vuole vivere.
non dimentichiamoci che l'automobile o la moto sono un mezzo di [U]libero spostamento[/U] prima di tutto, avere o non avere questo tipo di libertà decreta in automatico una serie di conseguenze e decisioni tra cui la più grande che esiste è la scelta del luogo in cui vivere.
ad esempio puoi scegliere di abitare 100km di distanza da dove lavori e impiegare 3 ore al giorno grazie all'auto/moto per spostarti, ma se per fare lo stesso tragitto con un mezzo pubblico le ore magari salgono a 5 tutti i giorni, significa che in un anno lavorativo di circa 200/210 giorni, hai speso 400 ore aggiuntive per muoverti con i mezzi, e non sono affatto poche, sono quasi 17 giorni di vita spesi sui mezzi ogni anno rispetto a muoversi con mezzo proprio.
le case automobilistiche avranno sempre enormi vantaggi a far pagare un servizio piuttosto che vendere un prodotto finito.
non vedo nulla di stupefacente nel sentire questi discorsi, considerando poi che già adesso l'NLT è usato da parecchi e molti semplicemente non comprano auto perchè, se hanno fatto abbastanza carriera, si ritrovano come benefit l'auto aziendale (che ovviamente è in leasing).
in tutto questo il consumismo è alla massima potenza considerato quante auto ogni pochi anni vengono sostituite con queste formule di leasing e, contemporaneamente, queste stesse auto finisco nel mercato dell'usato per esser comprati da privati.
quindi se in futuro siamo così tanto sicuri che nessuno vorrà comprare auto perchè le nuove gen non sono interessate, cosa ci faranno con queste auto che ogni pochi anni finiscono i loro leasing?
leasing a oltranza per tutta la vita utile dell'auto con rata fissa anche dopo 10 anni d'età del mezzo?
la tecnologia non c'entra molto con la necessità delle persone, vedi quanto scritto sopra.
il rent only è vincolato a dove vivi.
il buy+rent è sempre esistito e non c'è niente da rendere tecnologicamente compatibile. negli ultimi 30 anni se andavi in vacanza in aereo da qualche parte e volevi girare, noleggiavi già la macchina.
ma come ho scritto sopra, questa concenzione che la gente compri l'auto pensando alle vacanze, dovrebbe esser superata... se la necessità del viaggio lungo non è relativamente a scopi vacanzieri ed è ripetuta nell'anno, il noleggio non è viabile in quanto bagno di sangue economico.
tutto vero, quoto 100%
comunque per l'ipotesi della vettura vecchia che fai, secondo me in realtà è già quello che accade per molte persone oggi.
tanti muovono la macchina solo per commissioni settimanali e vanno a lavoro già con i mezzi.
ma il fatto è che si stanno demonizzando le vetture vecchie a prescindere dall'uso.
un po' come si sono sempre demonizzate le vetture "potenti" a prescindere dall'uso, scusa madre sempre l'ecologia affiancata a fattori politici per soddisfare l'invidia sociale che in questo paese tira tantissimo.
questa è l'evoluzione definitiva del consumismo.
già oggi con tanti prodotti sembrano dire al consumatore quali necessità lui [U]deve [/U]avere (che nulla c'entrano con quelle reali), e soprattutto inducono a inventare/creare necessità/problemi dove non ce ne sono, per soddisfare gli stessi con un servizio.
ma se un prodotto una tantum riesce a far sentire molto meno la necessità di cambiamento ed è più facile rinunciare a parte delle sue caratteristiche (ad esempio ti tieni un auto per 20 anni, e quando è vecchia e obsoleta tu non hai modo/interesse di cambiarla, te la tieni e continui ad usarla così com'è, di contro un servizio che ti porta a passare dall'avere tutto a poco costantemente, a non avere più nulla di nulla se non sborsi cifre enormi, come l'auto a noleggio, è ben più difficile da gestire a livello di rinuncia da parte del cliente.
Avete entrambi ragione, solo che la direzione intrapresa pare essere questa nel lungo periodo (2035-2040+) e non penso si possa tornare indietro purtroppo.
basta imporla per legge alle Case.
concordo con la prima parte, NON con la seconda.
il problema è che NON è un problema ideologico, ma ESISTENZIALE: [B][U]o si fa una transizione il più rapida possibile, o CI ESTINGUIAMO.
NON
C'É
PIÙ
TEMPO.
Siamo sul Titanic e stiamo continuando ad ascoltare l'orchestra che suona...[/U][/B]
Miseria se il "greenwashing" ha funzionato!
Si può, ma più di qualcuno ci farebbe una figura di m. Quindi si preferisce continuare per la strada sbagliata.
basta imporla per legge alle Case.
concordo con la prima parte, NON con la seconda.
il problema è che NON è un problema ideologico, ma ESISTENZIALE: o si fa una transizione il più rapida possibile, o CI ESTINGUIAMO.
NON
C'É
PIÙ
TEMPO.
Siamo sul Titanic e stiamo continuando ad ascoltare l'orchestra che suona...
D'accordissimo sullo spingere sull'acceleratore del cambiamento, ma FERMO, le cose non stanno cosí. Devi leggere il report del IPCC per capire com'é la situazione. Il tempo é già finito da un pezzo.
Il superamento delle soglie critiche é ormai inevitabile. Anche se diventassimo ad impatto zero già domani mattina, ci vorrebbero ALMENO 100-150 anni per ripristinare la situazione CO2 a livelli preindustriali, perché la CO2 emessa non sparisce per magia. Per dirla in parole semplici: Noi stiamo decidendo quanto vivrà bene o male, la popolazione del ~2150 o addirittura piú in la, a seconda di quando realizzeremo l'inversione di tendenza dell'aumento di CO2 (piú verosimile il 2200). Tutti gli altri, si beccheranno il riscaldamento globale in tutta la sua "potenza", che ancora deve manifestarsi perché siamo solo all'inizio.
Perció non credere che dal 2035, tutti in elettrico ed ecco spuntare fiorellini e margheritine ovunque perché il cambiamento climato é stato sconfitto. Proprio per niente, perché manca tutto il reparto produttivo e abitativo da rendere ad impatto zero e che rappresenta la quota maggioritaria delle emissioni di CO2, ed é da fare in tutte le parti del mondo, sottosviluppate comprese, per cui l'impatto zero, quello VERO, é una cosa che molto probabilmente, nemmeno chi nasce nel 2024 avrà l'onore di vedere nel corso della sua vita.
Grazie al nostro spirito di adattamento e alla tecnologia, siamo in grado di sopportare ogni scenario, anche estremo, perció non ci estingueremo. Non é l'Umanità a rischio, ma la Biodiversità, che é diverso. É un problema per moltissime specie (animali e piante) che non possono emigrare, o che richiedono moltissimo spazio e perció entrano in conflitto con altre specie, inclusa la nostra. Per quanto possibile, perché non tutte le specie sono salvabili (si pensi a molti insetti e invertebrati), alcune di queste specie andranno salvate foraggiandole grazie a santuari, zoo e centri di conservazione di vario tipo. In pratica ci toccherà fare i Mosé della situazione, ad esempio come quanto fatto con il Gipeto e l'Ibis Eremita, ma per un numero molto maggiore di specie.
Perció tranquillo e non farti prendere dal panico da cambiamento climatico. Qualsiasi cosa tu faccia, non sarai in grado di vederne il picco e l'inizio della discesa, forse, ma forse forse, i tuoi figli se ne hai o li avrai.
Growth in electric car sales remains robust as major markets progress and emerging economies ramp up
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