Bonus colonnine, Stecca lancia un appello al Governo per sbloccare i fondi
di Giulia Favetti pubblicata il 06 Febbraio 2023, alle 18:03 nel canale Auto ElettricheIl bonus wallbox deve essere sbloccato immantinente, questo l’appello del CEO di Silla Industries al ministro Urso
L'interrogativo delle aziende produttrici di colonnine di ricarica per auto elettriche ad uso privato, raccolto da Alberto Stecca e rivolto al nuovo ministro delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), voluto dal Governo Meloni, riguarda che fine abbia fatto l'atteso bonus wallbox.
L'incentivo, finanziato con 40 milioni di euro, è stato introdotto il 5 Agosto 2022 con un Dpcm sotto il Governo Draghi, per poi venire pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 5 Ottobre: garantiva uno sconto pari all'80% sull'installazione dei punti di ricarica domestici, con un tetto massimo di 1.500 euro a famiglia o di 8.000 euro a condominio, valido fino al 31 Dicembre 2022.
Successivamente, all'interno del Decreto Milleproroghe (all'art. 12 comma 3) - approvato dal Governo Meloni e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 29 dicembre 2022 – il bonus è stato riproposto per sia tutto il biennio 2023-2024, con le medesime specifiche:
- Entità del contributo (80% delle spese);
- Tetto massimo di spesa (1.500 euro per abitazioni private, 8.000 euro per condomini);
- Fondo destinato alla misura (40 milioni di euro per il 2023, altrettanti per il 2024).
Ad oggi però l'incentivo è sospeso nel limbo normativo italiano, ancora in attesa del decreto attuativo; ed è in queste sabbie mobili che si inserisce l'appello di Stecca.
"Possibile che siano rimasti incagliati perché mancano i 'decreti direttoriali' del ministero dello Sviluppo economico (ora ministero delle Imprese e del Made in Italy) che individuino le disposizioni procedurali per l'erogazione dei benefici? Stiamo parlando di fondi essenziali…" ha proseguito il CEO di Silla "… soprattutto leggendo i dati di Motus-E, che attesta in Italia la ricarica domestica all’80% (per chi ha un garage), o la UE, che dichiara ‘Private charging represents more than 90% of charging. It will maintain a very high share in the future’. O ancora le stime Acea, che prevedono nelle case europee quasi 21 milioni di colonnine entro il 2030 per gli obiettivi Fit for 55".
Stecca non è nuovo ad azioni di questo tipo, spinte da una dinamicità intellettuale e imprenditoriale che si infrange contro l'immobilismo politico:
"Abbiamo centinaia di clienti che vorrebbero acquistare, ma aspettano gli incentivi. In questo modo si ferma il mercato e la gente non compra più", aveva dichiarato in occasione della fiera Key Energy del 2022.
A questo punto Stecca ha teso la mano al Governo Meloni per fissare un incontro "per capire come sbloccare una situazione apparentemente inspiegabile".
12 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIl dato sulla ricarica pubblica è impreciso. La ricarica costa anche 90 centesimi al KWh a consumo nelle colonnine DC ultraveloci. Le più diffuse AC arrivano intorno ai 50 centesimi. Fare un abbonamento è conveniente e comodo, non vedo dove sia il problema.
Ma infatti nei condomini di cui parli nessuno neanche si azzarda in riunione a parlare di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, l'ultima volta per aver detto di mettere i pannelli solari per alimentare la luce delle scale e l'ascensore è scoppiata una guerra...che poi la stessa notizia parla di "centinaia di possibili acquirenti", direi pochini per elargire fondi per un bonus...secondo me sono fermi al palo perché di scarso interesse generale.
Che spazio?? Sono stazioni che sporgono se va male 20 cm dal muro.. più che altro devono progettare adeguatamente l'impianto elettrico, tirando i cavi di sezione opportuna alle distanze e al carico.
Il massimo che puoi caricare in monofase è 7,4 kW che tenendo consumi elevati (185 Wh/km) corrisponde a circa 40 km aggiunti per ogni ora di carica (in trifase che un condominio potrebbe anche considerare arrivi al triplo), considerato che la percorrenza media italiana è inferiore lasciandola una sera e riprendendola al mattino seguente avresti 400 km di autonomia sufficienti per quasi due settimane in base alla percorrenza tipica di 30 km al giorno. Fai due conti e anche avessi una colonnina ogni 13 posti sarebbe più che sufficiente se tutte le auto del parcheggio fossero BEV.
Per i costi hai un pregiudizio ancora: 0.89 €/kWh li paga forse al supercaricatore chi ha un PHEV che carica una volta al mese, chi ha un BEV compra i pacchetti mensili di ricariche con cui spendi 0.31 €/kWh. Tradotto in costi col consumo precedente che è alto sarebbero 5,7 c€/km quando una segmento B diesel forse in questo periodo a malapena fa 13 c€/km!
Anche per un privato ora che la trifase è stata parificata alla monofase, se ad esempio fai un aumento da 3 a 6 kw, puoi chiederlo in trìfase allo stesso costo.
(l'ho fatto io...)
considerato che nei condomini specie se numerosi, si litiga per ogni più piccola cosa, ma neanche per tutto l'oro del mondo (come si dice), vorrei essere nei panni dell'amministratore che stabilisce i turni di ricarica per ogni condomino !
Che spazio?? Sono stazioni che sporgono se va male 20 cm dal muro.. più che altro devono progettare adeguatamente l'impianto elettrico, tirando i cavi di sezione opportuna alle distanze e al carico.
Il massimo che puoi caricare in monofase è 7,4 kW che tenendo consumi elevati (185 Wh/km) corrisponde a circa 40 km aggiunti per ogni ora di carica (in trifase che un condominio potrebbe anche considerare arrivi al triplo), considerato che la percorrenza media italiana è inferiore lasciandola una sera e riprendendola al mattino seguente avresti 400 km di autonomia sufficienti per quasi due settimane in base alla percorrenza tipica di 30 km al giorno. Fai due conti e anche avessi una colonnina ogni 13 posti sarebbe più che sufficiente se tutte le auto del parcheggio fossero BEV.
Per i costi hai un pregiudizio ancora: 0.89 €/kWh li paga forse al supercaricatore chi ha un PHEV che carica una volta al mese, chi ha un BEV compra i pacchetti mensili di ricariche con cui spendi 0.31 €/kWh. Tradotto in costi col consumo precedente che è alto sarebbero 5,7 c€/km quando una segmento B diesel forse in questo periodo a malapena fa 13 c€/km!
interessante
(l'ho fatto io...)
considerato che nei condomini specie se numerosi, si litiga per ogni più piccola cosa, ma neanche per tutto l'oro del mondo (come si dice), vorrei essere nei panni dell'amministratore che stabilisce i turni di ricarica per ogni condomino !
senza contare che le colonnine "domestiche" non sono pensate per lo sharing e quindi non hanno sistemi per lo split payment... poi ce lo voglio vedere l'amministratore di condominio gestire i vari pagamenti con kw consumati, fasce orarie e token di accesso
In condominio già immagino i litigi, perchè le solite persone lasciano la macchina perennemente collegata, anche se la batteria e carica....
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