Auto elettriche sotto la lente: producono quattro volte meno CO₂ di quelle a benzina. Ma solo in certi casi
di Rosario Grasso pubblicata il 09 Luglio 2025, alle 16:31 nel canale Auto Elettriche
Un nuovo studio aggiorna i dati sulle emissioni lungo l’intero ciclo di vita delle auto vendute in Europa: i veicoli elettrici battono tutti, ma il risultato cambia a seconda delle fonti di energia e dei metodi usati
119 Commenti
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Con il risultato che se big oil chiude il gas, crolla la società perchè tutti i sistemi critici si basano sulla capacità di centrali a gas e non esitono stoccaggi di rete stagionali.
Più rinnovabili metti e più si garantisce lunga vita alle energie fossili.
Anche per questo big oil investe nelle rinnovabili
Riduci tutto al fotovoltaico, ma è solo una delle tecnologie verdi. Ci sono anche Eolico, e in particolare dovremmo investire molto di più in Eolico Offshore (ma con questo governo dove vogliamo andare), e idroelettrico che possono sopperire alle alla mancanza del fotovoltaico di notte. Nel fine settimana utilizziamo i pompaggi a tutto cannone grazie agli eccessi di produzione fotovoltaica, dai grafici terna convogliamo fino a 3,5GW di potenza che è di tutto rispetto.
Ci sono anche Geotermia e altre ma sono marginali, anche se nutro speranze nei nuovo geotermico ma è ancora sperimentale.
Quindi no, installare più rinnovabili non garantisce lunga vita alle fossili ma ne diminuisce l'utilizzo. E' evidente che il Gas sarà ancora necessario per i prossimi anni, ma se riduciamo l'utilizzo della metà allora si genera un eccesso di domanda.
Il litio si può riciclare? Certo. Ma oggi non si fa su scala significativa perchè NON CONVIENE.
I costi del riciclo sono spesso superiori al valore dei materiali recuperati.
In molti Paesi (inclusi quelli europei), non esiste una filiera industriale pienamente attiva per il trattamento di fine vita delle batterie di massa. L’estrazione di litio resta idro-esigente e impattante per le comunità locali.
Molti progetti “free of rare earths” sono ancora sperimentali o limitati a pochi modelli.
La domanda di magneti permanenti è in forte crescita, non in calo: eolico offshore, auto, data center...
Cina, Myanmar e altri paesi con regole ambientali minime coprono il 90%+ della raffinazione mondiale. Questo crea dipendenza geopolitica e vulnerabilità strategica oltre ad essere poco etico perchè è un modo di delocalizzare l'inqunamneto prodotto da queste attività estrattive che è altamente impattante.
Le rinnovabili si spacciano come “circolari”, ma oggi la loro economia è ancora lineare.
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[*]il vero riciclo di moduli FV è agli inizi, con grossi problemi di redditività.
[*]Le batterie esauste vengono spesso accumulate o esportate in Paesi con meno controlli.
[*]L’idea di “riciclaggio totale” è ancora promessa futura, non realtà industriale.
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Il trattamento fine-vita delle batterie è ovviamente agli inizi, la creazione di una filiera puoi farla quando avrai del materiale da smaltire questo è evidente.
Ma c'è già il primo impianto da parte di Mercedes, tra l'altro con un processo poco impattante, ti metto il primo link che ho trovato:
https://www.truckitalia.com/mercede...delle-batterie/
Il problema semmai è che le batterie stanno durando molto più del previsto, le batterie tesla (le più vecchie in circolazione) durano senza problemi oltre i 200mila km e quelle di nuova generazione ancora di più.
Si sta sviluppando anche una nuova filiera della RIPARAZIONE delle batterie, sostituendo solo i componenti guasti e non tutto il pacco. Seguo https://evclinic.eu/ ma immagino ci siano altre realtà, il problema sono le auto europee elettriche fatte male ma voglio dire... Se fai delle termiche di me*** non ti puoi aspettare che sulle elettriche facciano meglio.
Parallelamente ci sono progetti di riutilizzo di batterie a fine vita, ADR ha recentemente installato 10MWh di batterie di seconda vita:
https://www.repubblica.it/green-and...sumo-424028936/
Quindi non conviene perché le batterie possono dare molto molto di più di quello che i noWatt pensano. Ma è inevitabile andare verso il riciclo, laddove non fosse possibile basta fare una legge e obbligare le aziende (così come oggi non puoi buttare i calcinacci dalla finestra in strada).
Sui motori senza terre rare gli sviluppi sono meno recenti, semplicemente perché prima che Trump facesse incazzare la Cina non c'era un'emergenza. Oggi c'è un'emergenza, e le soluzioni arriveranno in brevissimo tempo (come ha sempre fatto l'industria). Ho già letto di motori senza terre rare utilizzati come secondari, arriverà in breve anche per quello principale.
In ultimo meglio se non apri il capitolo dipendenze geopolitiche o delocalizzazione dell'inquinamento, altrimenti bisognerebbe tirar fuori tutte le guerre ed i morti fatti in nome del petrolio. L'ultima è in corso, con Israele che ha concesso diritti di estrazione di idrocarburi al largo di Gaza.
Link ad immagine (click per visualizzarla)
So sempre tasse, le puoi chiamare come ti pare.
Dell'inquinamento (non co2) e di quel grafico ne abbiamo già discusso allo sfinimento con kont3 nel thread originale (qui il rimando da cui arrivi all'origine), è inutile che leggi tutto il pappone, quel grafico è a pag.58 e c'è poco da dire, è lapidario. Confesso che sono rimasto stupito anche io, non avevo idea che fosse così nera la situazione, credevo come te che le bev fossero poco peggio e col tempo sarebbero migliorate, ma partendo da 3x ce ne vuole purtroppo... Se ne trovi uno nuovo ben venga.
Ma visto che non sei capace neanche di leggere quelli che posti tu ho poche speranze....
Linki uno studio fatto 7 anni fa su dati vecchi anche di 12, i dubbi te li ho già esposti prima ma te li ripeto.
- Uno studio come quello che stiamo commentando parla (nel secondo scenario, non il primo) di un inquinamento dimezzato rispetto alle Termiche, non del 3x
- Il tuo studio si basa su energy mix europeo vecchio di 10 anni, direi che non ha neanche senso discuterne
- L'impatto ambientale dell'estrazione di petrolio non è minore dei materiali per costruire le batterie, nello studio inoltre non specifica che tipo di batterie sono prese in considerazione. Ad oggi la quota di LFP (estremamente meno inquinanti e molto più duratura) è enorme, quindi di nuovo lo studio non è affidabile
- Nel 2018 i dati di durata e usura delle batterie erano limitati e relativi a tecnologie obsolete, oggi si è "scoperto" che le batterie arrivano senza problemi ai 10-15 anni e 200mila km
Linka se c'è quello nuovo e lo leggo.
Sia bene inteso, sostituire un'auto di 3 anni per una BEV in nome dell'ecologia è un'evidente cavolata. E' l'industria dell'auto che vuole rendere obsolete auto perfettamente in grado di lavorare 15 anni in nome del profitto, cambiando la forma dei fari BMW e compagnia vendono la stessa auto da 30 anni.
Per ora mi sforzo di credere che sia in buona fede, è uscito dal coma
Questa settimana sono in ferie con un po' di tempo, quello di cui mi sorprendo io invece è la sindrome di Stoccolma che vi porta a difendere un'industria (ndr: big oil) che ci sfrutta tutti i giorni con guadagni di 1 miliardo al giorno.
Per carità, magari lavorate per ENI o simili allora ci credo che difendete a spada tratta le auto termiche.. Pure il mio benzinaio mi ha attaccato una pippa sulle auto elettriche, ma lo capisco, cerca di arrivare alla pensione prima di chiudere.
Dal canto mio le auto elettriche le amo per il semplice fatto che sono silenziose e non fanno puzza, purtroppo al momento sono obbligato all'utilizzo di un cassone diesel fino a scadenza contratto altrimenti sarei andato immediatamente su una tesla.
Ci sono anche Geotermia e altre ma sono marginali, anche se nutro speranze nei nuovo geotermico ma è ancora sperimentale.
Quindi no, installare più rinnovabili non garantisce lunga vita alle fossili ma ne diminuisce l'utilizzo. E' evidente che il Gas sarà ancora necessario per i prossimi anni, ma se riduciamo l'utilizzo della metà allora si genera un eccesso di domanda.
Si parlava di fotovoltaico.
Riguardo all'eolico: si va meglio come capacity factor ma siamo ancora ben lontani da avere una forma di energia sostitutiva delle fonti fossili o del nucleare. Poi l'italia non è la Danimarca, la potenzialità dell'eolico sulla terraferma in Italia è limitato e quello offshore oltre ad essere limitato ad alcune zone nel sud Italia con tutti gli oneri connessi necessari alla costruzione dei cavidotti per portare l'energia dove si consuma è molto costoso. E poi l'eolico ha anche una vita limitata ogni venti- trent'anni va sostituito. Ci sono delle gare che stanno andando deserte persino dove c'è moltissimo vento figuriamoci in Italia.
L'unica rinnovabile rispettabile e paragonabile alle fonti fossili come capacity factor è l'idroelettrico, ma siamo già al massimo della capacità. E anche lo spazio realizzare pompaggi per gli accumuli oltre ad essere limitato è molto costoso.
Geotermia non ne parliamo percè anche qui si tratta di poca cosa rispetto a quello che servirebbe e costi elevati.
Il gas avrà vita lunghissima e le rinnovabili non risplvono il problema.
Prima fate n bagno di realtà e prima si potrà parlare di soluzioni.
Ma c'è già il primo impianto da parte di Mercedes, tra l'altro con un processo poco impattante, ti metto il primo link che ho trovato:
https://www.truckitalia.com/mercede...delle-batterie/
e' tutto da dimostrare se sarà economicamente sostenibile su larga scala, anche perchè il processo non è semplice come il recupero delle batterie a piombo acido
Si sta sviluppando anche una nuova filiera della RIPARAZIONE delle batterie, sostituendo solo i componenti guasti e non tutto il pacco. Seguo https://evclinic.eu/ ma immagino ci siano altre realtà, il problema sono le auto europee elettriche fatte male ma voglio dire... Se fai delle termiche di me*** non ti puoi aspettare che sulle elettriche facciano meglio.
Parallelamente ci sono progetti di riutilizzo di batterie a fine vita, ADR ha recentemente installato 10MWh di batterie di seconda vita:
https://www.repubblica.it/green-and...sumo-424028936/
Quindi non conviene perché le batterie possono dare molto molto di più di quello che i noWatt pensano. Ma è inevitabile andare verso il riciclo, laddove non fosse possibile basta fare una legge e obbligare le aziende così come oggi non puoi buttare i calcinacci dalla finestra in strada.
e' tutto da dimostrare se sarà economicamente sostenibile la filiera, rispetto al nuovo, non è scontato
Visto che imaggiori player sono cinesi, non condivido il tuo ottimismo.
Non sono masochisti.
Si ma l rinnovabili non sono risolutive e non lo saranno per un pezzo.
@azi_muth: grazie alle rinnovabili abbiamo benefici e grazie alle elettriche abbiamo benefici, non abbiamo ancora certezze su quali siano i risultati finali ma fortunatamente stiamo spingendo a mille (mondialmente) in questa direzione
Va che le batterie al litio essitevano già 10 anni fà, la tecnologia è quella mica ci sono state rivoluzioni. Non le hanno inventate ieri le pile al litio, e acnhe se fosse ci vogliono anni e anni di test prima della industrializzazione.
Come la storia dei gas di scarico del tuo sosia, se non sapete di cosa parlate prima informatevi altrimenti diventa una barzelletta
Quindi ci stai dicendo che hai un auto a benzina o nafta ma che vorresti cambiare ma non puoi dopo che il contratto 20ennale
[I]"Le ricerche sull'elettrico sono di parte"
Mentre si moltiplicano gli studi sull’auto elettrica effettuati da enti europei, che evidenziano come sia necessario abbandonare il termico per proteggere l’ambiente, da Federauto arriva un altolà: l'associazione dei concessionari parla infatti di indagini che “si vestono dei panni della scienza per simulare obiettività, ma che rivelano solo mezze verità nascondendone altre”.
Consumatori disorientati. Questa “confusione sui dati del Green Deal disorienta i consumatori”, spiega l’associazione in una nota. I concessionari, pertanto ,accolgono “con favore la creazione di un organo di controllo, come richiesto dal Parlamento europeo, per fare chiarezza sulla modalità di finanziamento a favore delle organizzazioni autrici di tali ricerche”.[/I]
Riguardo all'eolico: si va meglio come capacity factor ma siamo ancora ben lontani da avere una forma di energia sostitutiva delle fonti fossili o del nucleare. Poi l'italia non è la Danimarca, la potenzialità dell'eolico sulla terraferma in Italia è limitato e quello offshore oltre ad essere limitato ad alcune zone nel sud Italia con tutti gli oneri connessi necessari alla costruzione dei cavidotti per portare l'energia dove si consuma è molto costoso. E poi l'eolico ha anche una vita limitata ogni venti- trent'anni va sostituito. Ci sono delle gare che stanno andando deserte persino dove c'è moltissimo vento figuriamoci in Italia.
L'unica rinnovabile rispettabile e paragonabile alle fonti fossili come capacity factor è l'idroelettrico, ma siamo già al massimo della capacità. E anche lo spazio realizzare pompaggi per gli accumuli oltre ad essere limitato è molto costoso.
Geotermia non ne parliamo percè anche qui si tratta di poca cosa rispetto a quello che servirebbe e costi elevati.
Il gas avrà vita lunghissima e le rinnovabili non risplvono il problema.
Prima fate n bagno di realtà e prima si potrà parlare di soluzioni.
Ci sono numerosi progetti eolici offshore pronti in attesa delle aste del governo, vedi Barium Bay 1,1GW, Agnes 990MW di fronte Ravenna che hanno già la VIA mentre altri come il Med Wind in Sicilia 2.8GW ci stanno lavorando. I cavi Tyrrhenian Link insieme agli altri investimenti di Terna porteranno energia su campania e sardegna a rinforzo delle reti esistenti.
L'ultimo è promosso da Renexia che si sta impegnando per aprire una fabbrica di turbine in abruzzo.
Secondo te sarebbero arrivati così avanti senza la certezza di un ritorno economico? Poi dove sono queste gare deserte in italia, non è mai stata lanciata una gara per eolico offshore.
Med Wind da solo porterebbe più Eolico di tutto l'installato della puglia e con un capacity factor nettamente superiore grazie a turbine da 18MW.
Ritardare su questi progetti aumenta i consumi di gas in Italia, a beneficio dei produttori di Gas.
Anche sull'idroelettrico e i pompaggi c'è ancora molto da fare, ci sono progetti in corso anche nel centro-sud.
https://www.qualenergia.it/articoli...-solo-progetto/
Altra variabile che non consideri sono aziende e privati, ho fatto l'esempio di ADR che ha installato da sola 10MWh di accumulo ma è solo una delle tante. Se al mio impianto Fotovoltaico aggiungessi un accumulo sarei in grado di passare dal 50% di autoconsumo annuale all'80/85 non ho mai fatto i conteggi. Non lo faccio per pura convenienza economica, anche se mi è stato proposto un retrofit con inverter e accumulo da 16kWh a 8000€ che mi ha tentato abbastanza.
Ripeto, non serve arrivare al 100% rinnovabili, basta riuscire a ridurre i consumi di GAS per dare un messaggio forte ai produttori.
Qui il bagno di realtà dovresti farlo tu, cominciando a guardare i tetti delle aziende e dei privati intorno a te.
e' tutto da dimostrare se sarà economicamente sostenibile su larga scala, anche perchè il processo non è semplice come il recupero delle batterie a piombo acido
e' tutto da dimostrare se sarà economicamente sostenibile la filiera, rispetto al nuovo, non è scontato
Visto che imaggiori player sono cinesi, non condivido il tuo ottimismo.
Non sono masochisti.
Quindi Mercedes ha fatto un impianto senza un piano di rientro?
Quindi il progetto di accumulo con batterie di seconda vita di ADR è falso?
La Cina ha bloccato l'export di terre rare in risposta alle azioni fuori di testa di Trump, quindi SI sarà economicamente conveniente. I processi stanno migliorando, quando c'è necessità la ricerca si mette in moto.
La ricerca sui motori senza terre rare la stanno facendo le aziende occidentali, proprio per cercare di evitare l'utilizzo di tecnologia cinese che è purtroppo anni avanti alla nostra.
Ribadisco, non serve il 100% rinnovabili ma una riduzione sistematica della produzione di energia tramite GAS. Questo ridurrebbe la pressione sul mercato per l'approvvigionamento e di conseguenza i prezzi.
Il problema principale è che il governo attuale sta andando nella direzione opposta, ha fatto installare l'inutile rigassificatore di Piombino e già pagato il secondo per una risorsa che NON CI SERVE!!!!
https://www.qualenergia.it/articoli...lo-12-percento/
Ecco perché rallentano sulle rinnovabili, perché altrimenti si vedrebbe l'enorme spreco di soldi pubblici di questi inutili progetti. Lo stesso ministro dice che dobbiamo comprare più GNL dagli stati uniti, che costa 5 volte quello che arriva tramite Pipeline. Ma perché?
Follow. The. Money.
Va che le batterie al litio essitevano già 10 anni fà, la tecnologia è quella mica ci sono state rivoluzioni. Non le hanno inventate ieri le pile al litio, e acnhe se fosse ci vogliono anni e anni di test prima della industrializzazione.
Come la storia dei gas di scarico del tuo sosia, se non sapete di cosa parlate prima informatevi altrimenti diventa una barzelletta
Questa è purtroppo grave ignoranza, le batterie LFP sono sempre state snobbate dai produttori occidentali. La Cina invece ci ha investito in modo spropositato aumentando il valore di wh/kg in questi 10 anni, tanto che ora le migliori si avvicinano alle NCM. CATL produce batterie LFP da 200wh/kg mentre BYD con le sue Blade 160 wh/kg (ma aspetto i dati della nuova generazione), le NCM migliori sono sui 250 wh/kg.
Il prezzo è sceso in modo brutale, il prezzo al kWh delle LFP è sotto i 60$.
Quindi tecnicamente SI esisteva la tecnologia, nella pratica stai paragonando una panda degli anni '70 ad una panda uscita ieri dalla linea di produzione e ne condivide giusto il nome.
Se Tesla, Ford e tutte le case occidentali si stanno ri-orientando su questa chimica il motivo è questo.
Trattasi di contratti NLT o noleggio lungo termine, te lo spiego perché evidentemente non li conosci: le aziende prendono auto a noleggio che assegnano ai dipendenti, nel mio caso mi è stata assegnata un'auto diesel lasciata da un collega e me la debbo tenere per altri 2 anni e mezzo. I 20 anni dove li hai letti?
[I]"Le ricerche sull'elettrico sono di parte"
Mentre si moltiplicano gli studi sull’auto elettrica effettuati da enti europei, che evidenziano come sia necessario abbandonare il termico per proteggere l’ambiente, da Federauto arriva un altolà: l'associazione dei concessionari parla infatti di indagini che “si vestono dei panni della scienza per simulare obiettività, ma che rivelano solo mezze verità nascondendone altre”.
Consumatori disorientati. Questa “confusione sui dati del Green Deal disorienta i consumatori”, spiega l’associazione in una nota. I concessionari, pertanto ,accolgono “con favore la creazione di un organo di controllo, come richiesto dal Parlamento europeo, per fare chiarezza sulla modalità di finanziamento a favore delle organizzazioni autrici di tali ricerche”.[/I]
Le auto elettriche non hanno bisogno di manutenzione programmata, Tesla ti fa cambiare il filtro abitacolo con un video su YouTube, si rompono molto molto meno e richiedono di riformare tutto il personale.
Quindi non puoi lucrare sulle manutenzioni, devi spendere per riformare le persone (se ci riesci) e perdi gli interventi in officina.
Secondo te federauto potrebbe MAI essere pro elettrico?
se ti sente Notturnia ti sbrana
Gli oneri di sistema sono tutte quelle spese che servono per reggere i sistemi di distribuzione, bilanciamento, ecc. e per non far crollare la rete come in spagna grazie alle fer senza adeguati "contrappesi". Più aumentano le fer non programmabili più aumentano gli oneri di sistema, ma voi Wattari vivete nel mondo dei sogni, come si evince dalla frase sopra che denota comprensione zero della realtà.
-lo studio della news parla di CO2, gas a effetto serra (GreenHouse Gas=ghg), che è un clima-alterante cioè aumenta la temperatura terrestre e impedisce di restare nei parametri di +1.5° e del Fit for 55, ma NON è considerato inquinate cioè tossico/velenoso.
- il grafico che ti ho messo parla invece degli inquinanti/veleni (human toxicity) che sono cosa bendiversa dalla CO2, l'avevo anche specificato.
Sono due cose totalmente diverse, se ne parla da anni, ma tu dov'eri?
Sono proprio le basi, se confondi le due cosa è inutile andare avanti.
Lo dico senza cattiveria, quando si iniziò a parlarne anche qui circa 5 anni fa anche io li confondevo, ma ormai se ne è parlato per anni e sono cose assodate, non si può ricominciare per te che ti svegli dal coma.
Visto il livello non dovrei andare avanti a rispondere, ma lo faccio per metterti sulla buone strada. Ti consiglio di leggere il forum per qualche mese per rimetterti in pari, poi in autunno ti leggi quello che ti ho mandato in pvt, adesso ti confonderebbe soltanto, poi a gennaio ricominci a postare.
Ora continuiamo a rispondere alle tue sparate a caso:
- L'impatto ambientale dell'estrazione di petrolio non è minore dei materiali per costruire le batterie, nello studio inoltre non specifica che tipo di batterie sono prese in considerazione. Ad oggi la quota di LFP (estremamente meno inquinanti e molto più duratura) è enorme, quindi di nuovo lo studio non è affidabile
- Nel 2018 i dati di durata e usura delle batterie erano limitati e relativi a tecnologie obsolete, oggi si è "scoperto" che le batterie arrivano senza problemi ai 10-15 anni e 200mila km
l'impatto dell'estrazione del petrolio ne parla da qualche parte (già discusso con kont3 ), che sia uguale lo dici solo tu, e anche il resto sono tue illazioni come al solito, e nemmeno pertinenti (fai la solita confusione).
Sei tu che devi trovarlo per contestare questo.
Per carità, magari lavorate per ENI o simili allora ci credo che difendete a spada tratta le auto termiche...
Mi sa che ti sei perso questa notizia fresca fresca
"Il prezzo dell’energia è stato manipolato per due anni: stangate alle famiglie, 5 miliardi di utili per i produttori"
https://www.dday.it/redazione/53573...er-i-produttori
mi sa che quello che lavora per gli inFERvorati sei tu...
[I]"Le ricerche sull'elettrico sono di parte"
Mentre si moltiplicano gli studi sull’auto elettrica effettuati da enti europei, che evidenziano come sia necessario abbandonare il termico per proteggere l’ambiente, da Federauto arriva un altolà: l'associazione dei concessionari parla infatti di indagini che “si vestono dei panni della scienza per simulare obiettività, ma che rivelano solo mezze verità nascondendone altre”.
Consumatori disorientati. Questa “confusione sui dati del Green Deal disorienta i consumatori”, spiega l’associazione in una nota. I concessionari, pertanto ,accolgono “con favore la creazione di un organo di controllo, come richiesto dal Parlamento europeo, per fare chiarezza sulla modalità di finanziamento a favore delle organizzazioni autrici di tali ricerche”.[/I]
Guardacaso erano tutti fatti da organizzazioni con nomi pomposi e no-profit, ma con stipendi a 5 zeri
sui finanziamenti il metodo Timmermans docet
Quindi non puoi lucrare sulle manutenzioni, devi spendere per riformare le persone (se ci riesci) e perdi gli interventi in officina.
Secondo te federauto potrebbe MAI essere pro elettrico?
Ora basta sparate per favore, io non sono in vacanza e vorrei godermi il weekend.
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