Auto elettriche, ecco quanto le case devono aumentare le vendite per rispettare la normativa

di pubblicata il , alle 18:52 nel canale Auto Elettriche Auto elettriche, ecco quanto le case devono aumentare le vendite per rispettare la normativa

Lo studio dell'ICCT calcola quanto i costruttori dovranno aumentare le vendite di auto elettriche per rispettare i nuovi limiti di emissioni del 2025. Solo Volvo è già al sicuro

 
100 Commenti
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Ratavuloira16 Ottobre 2024, 16:19 #81
Originariamente inviato da: Darkon
Capisco quello che mi vuoi dire e lo condivido per questo dico che la vita è fatta di finestre. Tra 20 e 30 anni puoi giocare carte che probabilmente non puoi più giocarti tra 30 e 40 e così via.

Quindi sì... non è che la mia ricetta puoi applicarla a qualsiasi situazione ma al tempo stesso voglio dire con forza specialmente a chi ha 20 anni che deve rischiare perché se rimani fermo quando puoi muoverti hai già perso.

Quello che a me dispiace è che vedo una forte mentalità di non giocarsela nemmeno quando uno ha tutte le possibilità per farlo e credimi non è sempre un discorso di famiglie indigenti anzi... io vedo anche giovani di famiglie magari non ricche ma che potrebbero tranquillamente anche finanziare le esperienze dei figli che invece non vogliono nemmeno uscire dalla casa dei genitori.

Ho alcuni clienti che hanno ancora a vivere in casa con loro figli quasi 40enni e a cui ti assicuro non mancano i guadagni per potersi permettere non dico un affitto ma proprio una casa di proprietà.

Senza divagare troppo secondo me serve che l'Italia e forse l'Europa cambino di mentalità. Serve spingere i giovani a rischiare, serve fare impresa e mettere in conto che si può anche fallire ma si riparte, serve uscire dalla mentalità dell'orticello con la micro-attività ma piuttosto puntare a creare la prossima Amazon, Microsoft, AMD o chissà cosa ma che sia di rilevanza mondiale.

Il punto è che o cambiamo e ci adattiamo a essere competitivi oppure non per colpa delle BEV o di altro ma per colpa nostra prima o poi finiremo noi a essere il terzo mondo o il villaggio vacanze di altri.


Guarda, ti rispondo a questo che inglobiamo anche quello che mi hai scritto prima. In parte hai ragione da vendere. Dall'altra parte, l'hai scritto anche tu. Serve spingere i giovani a rischiare. Ma chi c'è di giovane che scrive qui dentro? Ecco, noi magari non saremo di certi vecchi (credo di avere suppergiù la tua stessa età, ma per molte cose quello che abbiamo adesso ormai l'abbiamo e cambiare è difficile (figli, genitori, cazzi e mazzi vari...)
Strato154116 Ottobre 2024, 16:22 #82
Originariamente inviato da: Darkon
Sono solo variabili ambientali... lo stato o chiamala apertamente mafia ti ostacola? Ok... ne tieni conto e crei la tua strategia.

Parliamoci chiaro ci sarà sempre qualcosa che non va, qualcuno che ti vuole affossare a volte grande come uno stato a volte piccolo come uno che vuole il tuo posto. Il punto è saper prendere atto di queste variabili e adattare il tuo gioco cercando di ottenere il massimo possibile.

Tanto più che parliamoci chiaro... se anche io, te, tutti nel forum la pensassimo allo stesso modo e dicessimo che lo stato è pessimo potremmo cambiare qualcosa? No. Finiremmo solo per giustificarci a vicenda l'uno con l'altro che non avremo successo per colpa di ........

Io invece ti dico... non cercare scuse, lo stato o qualunque altra cosa ti ostacoli fa parte della partita ma te devi puntare a vincere e non con l'aiuto o l'intercessione di qualcuno ma prendendoti quello che puoi contando solo su di te. Sia chiaro ci sta anche che non ce la farai come anche io non le ho certe vinte tutte ma diamine almeno puoi dire di aver giocato invece di esserti arreso agli eventi.


Il tuo discorso ha senso SE si potesse vivere senza essere parte del sistema, nel momento in cui si accetta di vivere in una società e farne parte, volenti o nolenti si deve sottostare alle sue regole, che cambiano.
Poco ci si può fare ( chi si è beccato 7 anni in più di lavoro grazie scelte del governo monti per intercessione della fornero), cosa avrebbe dovuto fare scappare? O prima ancora durante gli anni 90 quando si passò dal regime retributivo al contributivo con evidenti perdite future nel computo pensionistico cosa si doveva fare? Una integrativa? Certo ma se prima non serviva significa che bisogna guadagnare di più.. Se si è malati però un ospedale in cui andare o un medico da consultare lo vogliamo immantinente!
Quindi lo Stato, l'aggregazione, condiziona ogni aspetto della nostra vita, ogni giorno, sia negli aspetti negativi che positivi.. Essere un "superuomo" in stile Nietzsche non è praticabile per la maggior parte delle persone, è l'eccezione e non la regola. Dato che il governo a livello nazionale e le varie amministrazioni regionali, comunali sono emanazioni del mandato elettorale sta a noi decidere chi vogliamo ci rappresenti e cosa vogliamo si faccia. è un metodo imperfetto e lo è diventato ancor di più da quando a decidere per tutta l'europa c'è una commissione che decide tutto grazie ad accordi di compromesso , ecco che "quello che vogliamo fare" possiamo deciderlo molto meno rispetto al passato. Al netto di tutto ciò è come voler scegliere la migliore tariffa energetica , per ottenere il massimo risparmio bisogna districarsi ogni mese con l'offerta migliore, ma non è affare per tutti. Lo stesso è scegliere il luogo dove risiedere , lavorare e i compromessi per viverci. Non tutti possono spostare baracca e burattini ogni 1-2 anni, perchè poi bisogna anche vivere. Lo si può fare a certe condizioni, ma quante volte in una vita? Dai stiamo parlando dell'eccezione e non della regola. Tra l'altro essere "erranti" è tra i problemi che portano alla spersonalizzazione e all'incuria dei luoghi in cui si vive, perchè diventa solo un mezzo per raggiungere un fine ( quale essere ricchi? Stare bene? Essere in pace con sé stessi?). Quindi ad ognuno le proprie considerazioni, io per esempio in una città non ci vivrei mai e poi mai, consapevole che avrei più opportunità di guadagno e carriera, ma il mio trade off mi dice che è meglio avere più tempo e spazio anche per la mia vita e famiglia. Altri non la pensano così e di certo non li metterò alla gogna per il loro pensiero.
Ratavuloira16 Ottobre 2024, 16:23 #83
Originariamente inviato da: Strato1541
Il tuo discorso ha senso SE si potesse vivere senza essere parte del sistema, nel momento in cui si accetta di vivere in una società e farne parte, volenti o nolenti si deve sottostare alle sue regole, che cambiano.
Poco ci si può fare ( chi si è beccato 7 anni in più di lavoro grazie scelte del governo monti per intercessione della fornero), cosa avrebbe dovuto fare scappare? O prima ancora durante gli anni 90 quando si passò dal regime retributivo al contributivo con evidenti perdite future nel computo pensionistico cosa si doveva fare? Una integrativa? Certo ma se prima non serviva significa che bisogna guadagnare di più.. Se si è malati però un ospedale in cui andare o un medico da consultare lo vogliamo immantinente!
Quindi lo Stato, l'aggregazione, condiziona ogni aspetto della nostra vita, ogni giorno, sia negli aspetti negativi che positivi.. Essere un "superuomo" in stile Nietzsche non è praticabile per la maggior parte delle persone, è l'eccezione e non la regola. Dato che il governo a livello nazionale e le varie amministrazioni regionali, comunali sono emanazioni del mandato elettorale sta a noi decidere chi vogliamo ci rappresenti e cosa vogliamo si faccia. è un metodo imperfetto e lo è diventato ancor di più da quando a decidere per tutta l'europa c'è una commissione che decide tutto grazie ad accordi di compromesso , ecco che "quello che vogliamo fare" possiamo deciderlo molto meno rispetto al passato. Al netto di tutto ciò è come voler scegliere la migliore tariffa energetica , per ottenere il massimo risparmio bisogna districarsi ogni mese con l'offerta migliore, ma non è affare per tutti. Lo stesso è scegliere il luogo dove risiedere , lavorare e i compromessi per viverci. Non tutti possono spostare baracca e burattini ogni 1-2 anni, perchè poi bisogna anche vivere. Lo si può fare a certe condizioni, ma quante volte in una vita? Dai stiamo parlando dell'eccezione e non della regola. Tra l'altro essere "erranti" è tra i problemi che portano alla spersonalizzazione e all'incuria dei luoghi in cui si vive, perchè diventa solo un mezzo per raggiungere un fine ( quale essere ricchi? Stare bene? Essere in pace con sé stessi?). Quindi ad ognuno le proprie considerazioni, io per esempio in una città non ci vivrei mai e poi mai, consapevole che avrei più opportunità di guadagno e carriera, ma il mio trade off mi dice che è meglio avere più tempo e spazio anche per la mia vita e famiglia. Altri non la pensano così e di certo non li metterò alla gogna per il loro pensiero.


Concordo completamente
Goofy Goober17 Ottobre 2024, 06:47 #84
Originariamente inviato da: Darkon
Da qui a 10 anni ci sarà la revisione dell'abitabilità e della vendibilità di tutti gli immobili. Se per tale data non sei almeno in classe ..... perdi abitabilità e vendibilità.


darkon non puoi levare l'abitabilità se la schiacciante maggioranza del patrimonio immobiliare è nella categoria che perderebbe l'abilitabilità.

significa che tutto il resto delle abitazioni, anche le più scadenti, avrebbe un 10x al valore rendendo le abitazioni non più acquistabili dai più.

lo stato se vuole fare rivoluzioni deve prima rivoluzionare se stesso, immobili inclusi.
se chi li possiede non ha i soldi, lo stato compra gli immobili e li rifà, assegnandoli poi come case popolari a chi ci abitava prima e non avrebbe avuto denaro per rifarle.

Originariamente inviato da: Darkon

Userà i mezzi pubblici o starà a casa e finalmente non vivremo più strangolati dalle auto. Molte città italiane sembrano più dei garage a cielo aperto che dei luoghi per far vivere le persone.

Sono anni che dico che se non hai posto auto o garage non dovresti avere auto né elettrica, né altro.


Originariamente inviato da: Darkon
Cambi zona d'Italia in cui vivere. Io per primo ho vissuto in diverse regioni prima di stabilizzarmi in Toscana e non è che al tempo avevo chissà che agevolazioni eh... c'era l'affitto da pagare, mediamente mi spostavo ogni anno e mezzo massimo due ecc... ecc... con spostamenti che quando andava bene erano di 200km.

Piuttosto anche qua il punto è che la gente non vuole muoversi. Vogliono il lavoro perfetto e sotto casa che sarebbe idilliaco non lo metto in dubbio ma il mondo non funziona così.


non ha senso quello che dici, per poche ragioni:

già oggi chi ha il posto auto non è detto possa usarlo per caricare, box o scoperto che sia. esitono i non pertinenziali e i non adeguabili.

chi è già nella fascia mediana della popolazione si è adattato a vivere nelle zone meno comode del paese, che normalmente sono anche le più economiche del paese.
in queste zone, però, se non hai un auto non puoi uscire a piedi e sperare di cavartela facendo 2 passi, perchè i 2 passi magari sono 20.000 e al ritorno magari in salita, se vivi in collina/apennino.

chi non è dotato di capacità lavorative particolari non farà job hop e non si sposterà per varie zone d'italia cercando quella che gli permette di vivere al meglio senza avere accesso alla ruota.

che ci siano persone che non vogliono muoversi per mentalità, lo capisco e sono d'accordo.
ma la maggioparte delle persone non lo fa per mancanza di possibilità, o mancanza anche solo di capacità di riconoscere le occasioni che glielo avrebbero permesso, e di questo non puoi farne una colpa.

altrimenti crocifiggiamo i lavorati a bassa specializzazione che vivono in ciulo alla provincia e hanno bisogno della panda di 15 anni scassata per arrivare in paese a 20km, perchè non sono all'altezza e non possono permettersi l'affitto o di comprare casa in paese stesso per non parlare della città.
aqua8417 Ottobre 2024, 07:44 #85
Non mi sono letto tutti i messaggi quindi non so se è già stato detto, ma ce l’ ho io la soluzione per aumentare le vendite: dimezzare il costo di acquisto

Una macchinina elettrica come può essere la 500, invece che 30k la vendi a 15k, vedi che aumentano subito le vendite

Facile
Darkon17 Ottobre 2024, 08:53 #86
Originariamente inviato da: Goofy Goober
darkon non puoi levare l'abitabilità se la schiacciante maggioranza del patrimonio immobiliare è nella categoria che perderebbe l'abilitabilità.

significa che tutto il resto delle abitazioni, anche le più scadenti, avrebbe un 10x al valore rendendo le abitazioni non più acquistabili dai più.

lo stato se vuole fare rivoluzioni deve prima rivoluzionare se stesso, immobili inclusi.
se chi li possiede non ha i soldi, lo stato compra gli immobili e li rifà, assegnandoli poi come case popolari a chi ci abitava prima e non avrebbe avuto denaro per rifarle.


È un problema infinito perché se aspetti che abbiano i soldi per ristrutturare nemmeno nel 2100 avrai gli immobili a norma e non parlo di quella che sarà la normativa del 2100 ma quella che è la normativa di oggi.
A tutt'oggi ci sono immobili non a norma per norme che risalgono al 1950 fai te.

Negli USA ad esempio esistono le ispezioni e non è che vanno tanto per il sottile... sei a norma? Ok. Non sei a norma? In certi stati rischi la demolizione senza se e senza ma.

Anche perché in tanti casi qua non si parla semplicemente di fare un cappotto ma di metterle a norma per sismicità, impianti come gas ed elettrico e così via... roba che quando non è a norma non mette in pericolo solo il proprietario di casa ma anche i vicini di casa.

Ora come ti sentiresti se per colpa del vicino che non ha messo a norma l'impianto del gas ti salta per aria mezza casa tua e qualche familiare? Io non penso che saresti felice e che faresti il giorno dopo una normativa per buttarlo fuori a calci nel sedere se non si mette a norma. Invece in Italia si fa finta di niente.

non ha senso quello che dici, per poche ragioni:

già oggi chi ha il posto auto non è detto possa usarlo per caricare, box o scoperto che sia. esitono i non pertinenziali e i non adeguabili.


Hai ragione ma almeno non lascerebbe l'auto in strada e si recupererebbero spazi per le persone.

chi è già nella fascia mediana della popolazione si è adattato a vivere nelle zone meno comode del paese, che normalmente sono anche le più economiche del paese.
in queste zone, però, se non hai un auto non puoi uscire a piedi e sperare di cavartela facendo 2 passi, perchè i 2 passi magari sono 20.000 e al ritorno magari in salita, se vivi in collina/apennino.


Perdonami ma se vivi in campagna mi rimane molto difficile pensare che avresti problemi a ricaricare una elettrica. Io vivo in piena campagna ma letteralmente e non avrei problemi non solo a trovare colonnine ma anche a trovare spazi dove mettere wallbox e simili. Semmai secondo me il problema è opposto e cioè per chi vive in piena città.

chi non è dotato di capacità lavorative particolari non farà job hop e non si sposterà per varie zone d'italia cercando quella che gli permette di vivere al meglio senza avere accesso alla ruota.


Perdonami ma qua di chi è colpa? Questo mi suona tanto come il discorso di chi a scuola non ha mai aperto libro però poi va a pigolare in comune "dovete aiutarmi"... perché? Hai avuto le tue chance come tutti ma te le sei giocate male, non ti distingui in niente, non hai coltivato una passione e ora in qualche modo risulta che è il pubblico a doverti salvare? Ma perché?
Sia chiaro io sono pronto a mettere la mano sul fuoco che non esiste, ripeto non ESISTE un essere umano che non abbia talento per qualcosa. La differenza per me sta tra chi cerca quel talento e tramite impegno, fatica, sacrifici lo fa fruttare e chi si lascia trasportare dalla corrente dove si va, si va.

ma la maggioparte delle persone non lo fa per mancanza di possibilità, o mancanza anche solo di capacità di riconoscere le occasioni che glielo avrebbero permesso, e di questo non puoi farne una colpa.


Tralasciando il discorso possibilità che secondo me andrebbe approfondito a parte. Se non sai riconoscere le occasioni scusa se lo dico, magari sono io stronzo, ma per me è una colpa eccome. Dipende da "te" e nessun'altro.

altrimenti crocifiggiamo i lavorati a bassa specializzazione che vivono in ciulo alla provincia e hanno bisogno della panda di 15 anni scassata per arrivare in paese a 20km, perchè non sono all'altezza e non possono permettersi l'affitto o di comprare casa in paese stesso per non parlare della città.


Perché non è così già oggi? Gente che passa la vita, 40 anni, senza una reale prospettiva. Ammazzandosi di lavoro per superiori spesso ingrati e che non si ricorderanno nemmeno come si chiamano, talvolta rischiando la vita e a volte rimettendocela pure per uno stipendio che non gli permette nemmeno di vivere serenamente.
Sono persone che sono crocifisse a prescindere dalla mia opinione in merito. Se mi passi la frase che riconosco forte ma che rende l'idea "sono crocifissi dalla vita".
Strato154117 Ottobre 2024, 12:38 #87
Originariamente inviato da: Darkon
È un problema infinito perché se aspetti che abbiano i soldi per ristrutturare nemmeno nel 2100 avrai gli immobili a norma e non parlo di quella che sarà la normativa del 2100 ma quella che è la normativa di oggi.
A tutt'oggi ci sono immobili non a norma per norme che risalgono al 1950 fai te.

Negli USA ad esempio esistono le ispezioni e non è che vanno tanto per il sottile... sei a norma? Ok. Non sei a norma? In certi stati rischi la demolizione senza se e senza ma.

Anche perché in tanti casi qua non si parla semplicemente di fare un cappotto ma di metterle a norma per sismicità, impianti come gas ed elettrico e così via... roba che quando non è a norma non mette in pericolo solo il proprietario di casa ma anche i vicini di casa.

Ora come ti sentiresti se per colpa del vicino che non ha messo a norma l'impianto del gas ti salta per aria mezza casa tua e qualche familiare? Io non penso che saresti felice e che faresti il giorno dopo una normativa per buttarlo fuori a calci nel sedere se non si mette a norma. Invece in Italia si fa finta di niente.



Hai ragione ma almeno non lascerebbe l'auto in strada e si recupererebbero spazi per le persone.



Perdonami ma se vivi in campagna mi rimane molto difficile pensare che avresti problemi a ricaricare una elettrica. Io vivo in piena campagna ma letteralmente e non avrei problemi non solo a trovare colonnine ma anche a trovare spazi dove mettere wallbox e simili. Semmai secondo me il problema è opposto e cioè per chi vive in piena città.



[U]Perdonami ma qua di chi è colpa? Questo mi suona tanto come il discorso di chi a scuola non ha mai aperto libro però poi va a pigolare in comune "dovete aiutarmi"... perché? Hai avuto le tue chance come tutti ma te le sei giocate male, non ti distingui in niente, non hai coltivato una passione e ora in qualche modo risulta che è il pubblico a doverti salvare? Ma perché?[/U]
Sia chiaro io sono pronto a mettere la mano sul fuoco che non esiste, ripeto non ESISTE un essere umano che non abbia talento per qualcosa. La differenza per me sta tra chi cerca quel talento e tramite impegno, fatica, sacrifici lo fa fruttare e chi si lascia trasportare dalla corrente dove si va, si va.



Tralasciando il discorso possibilità che secondo me andrebbe approfondito a parte. Se non sai riconoscere le occasioni scusa se lo dico, magari sono io stronzo, ma per me è una colpa eccome. [B][U]Dipende da "te" e nessun'altro.[/U][/B]



Perché non è così già oggi? Gente che passa la vita, 40 anni, senza una reale prospettiva. Ammazzandosi di lavoro per superiori spesso ingrati e che non si ricorderanno nemmeno come si chiamano, talvolta rischiando la vita e a volte rimettendocela pure per uno stipendio che non gli permette nemmeno di vivere serenamente.
Sono persone che sono crocifisse a prescindere dalla mia opinione in merito. Se mi passi la frase che riconosco forte ma che rende l'idea [B][U]"sono crocifissi dalla vita"[/U][/B].


Ecco perchè era meglio non discutere, la visione del "superuomo" va bene per l'eccezione, se tutti fossimo autarchici a 360° allora ognuno di noi avrebbe il suo universo in cui soddisfa tutti i bisogni e le aspettative...
Si lasciano da parte anche le debolezze umane, le difficoltà e la storia diversa di ognuno di noi, come le capacità intellettive.
Lungi da me essere vicino a movimenti di stampo "comunista" semmai l'opposto, ma è una visione miope e distopica della condizione umana.
WOPR@Norad17 Ottobre 2024, 12:45 #88
Originariamente inviato da: tommy781
Semplicemente chiuderanno le fabbriche,caleranno la produzione totale e così abbasseranno le percentuali necessarie. Il risultato sarà il crollo del settore, dell'indotto e di conseguenza un aumento esponenziale di disoccupati e relativa crisi sociale. Tutto questo per non ammettere a livello europeo che l'elettrico è un fallimento, che l'utente normale non può permettersela,non ha il posto dove ricaricarla e a livello di infrastrutture è insostenibile. O faranno un passo indietro riaprendo all'endotermico o sarà la peggiore crisi economico-sociale dopo quella del '29.


Memoria corta eh... Non credo supererà la crisi delle banche di investimento di quindici anni fa...
Darkon17 Ottobre 2024, 13:14 #89
Originariamente inviato da: Strato1541
Ecco perchè era meglio non discutere, la visione del "superuomo" va bene per l'eccezione, se tutti fossimo autarchici a 360° allora ognuno di noi avrebbe il suo universo in cui soddisfa tutti i bisogni e le aspettative...
Si lasciano da parte anche le debolezze umane, le difficoltà e la storia diversa di ognuno di noi, come le capacità intellettive.
Lungi da me essere vicino a movimenti di stampo "comunista" semmai l'opposto, ma è una visione miope e distopica della condizione umana.


E che alternativa hai? Vivere in balia di uno stato che per 40 anni ti fa versare i contributi ma che all'ultimo potrebbe dirti "eh... è andata male" oppure che hai diritto a una mancetta che non ti permette di vivere dignitosamente?

Oppure vuoi vivere con l'angoscia di non poter fare la risonanza se non fra mesi quando potrebbe essere tardi?

Perché aspettarsi soluzioni dallo stato significa questo... quando va bene viene meno ai patti e sopravvivi con quello che ti da e quando va male ti fa aspettare talmente tanto che semplicemente è tardi e muori... letteralmente.

Poi possiamo anche prenderci per i fondelli e dire che faremo uno stato giusto che fornisce la sanità a tutti e in tempo utile ecc... ecc... ecc... ma ancora devo vederlo accadere UNA volta tutto questo.

Se pensarla così è da "superuomo" sinceramente non lo so. Io attualmente oltre a me stesso ho una figlia a cui dover garantire il massimo possibile e se aspetto lo stato siamo fritti entrambi.
abbatheking17 Ottobre 2024, 13:30 #90
Originariamente inviato da: tommy781
Semplicemente chiuderanno le fabbriche,caleranno la produzione totale e così abbasseranno le percentuali necessarie. Il risultato sarà il crollo del settore, dell'indotto e di conseguenza un aumento esponenziale di disoccupati e relativa crisi sociale. Tutto questo per non ammettere a livello europeo che l'elettrico è un fallimento, che l'utente normale non può permettersela,non ha il posto dove ricaricarla e a livello di infrastrutture è insostenibile. O faranno un passo indietro riaprendo all'endotermico o sarà la peggiore crisi economico-sociale dopo quella del '29.


... disoccupati che avranno bisogno di assistenza e che acquisteranno prodotti sempre più economici e dannosi per l'ambiente.
... assistenza che toglierà fondi a possibili investimenti in "altro"...
...ecc ecc...

Originariamente inviato da: Strato1541
Il motivo è presto detto qualche "talpa cinese" influenza le decisioni nel parlamento e in commissione europea, unita all'incapacità politica di analizzare il mercato.. Se aggiungiamo la nuova "pulzella d'Orléans" in salsa green il quadro è completo.


Sempre detto che come sono usciti Quatar-gate e Russia-gate, usciranno China-gate e Russia-gate pt2.

Originariamente inviato da: r1348
Poche storie: l'Europa ha dormito sugli allori mentre i cinesi si davano da fare, ed ora piange lacrime di coccodrillo ed invoca il protezionismo che ha sempre dichiarato di detestare.
Si sapeva da decenni che le normative ambientali sempre più stringenti avrebbero per forza spinto verso l'elettrico, prima ancora che Tesla lo facesse effettivamente funzionare. Non hanno fatto nulla, confidenti che i propri lobbisti a Bruxelles (e quelli dell'industria petrolifera) avrebbero oliato abbastanza ruote per bloccare le normative ambientali. Non ci sono riusciti, ed ora piangono miseria. Il tutto mentre sprecavano risorse in dividendi e maxi-stipendi, invece di investire in ricerca.


Se così fosse, ora dove sono tutti quei lobbisti del petrolio? Perché non si battono per il termico ovunque?
Forse perché in assenza di nucleare (cosa, questa sì, ostacolata dalle lobby petrolifere) il futuro delle BEV è comunque legato al petrolio?

Originariamente inviato da: Darkon
Non concordo per niente. Non lo facciamo per l'ambiente o per ragioni ambientali ma perché se non l'avessimo fatto tra 20 anni? o 30 o quello che era ci saremmo ritrovati a uno shock tecnologico in cui noi non potevamo più sviluppare l'ICE perché ormai era arrivato a un punto per il quale qualsiasi ulteriore sviluppo era minimo o inesistente mentre la Cina e X altre nazioni ti buttavano a quel punto auto con tecnologie talmente innovative da schiaffarti fuori dal mercato.

Ha senso tirare a campare per 20/30 anni per poi avere una crisi improvvisa e verticale?

Non discuto che ci saranno assestamenti ma oggi puoi pilotare la crisi del settore in decenni e in qualche modo atterrare mentre nell'altro sarebbe qualcosa di catastrofico.

Quindi non c'entra niente che lo facciamo per l'inquinamento o per ragioni ambientali... lo facciamo per poter restare a bordo anche se non più come i primi della classe.

Tra l'altro anche il 110% non era filosoficamente sbagliato il problema è stato che lo hanno attuato da cani. La questione andava posta in questo modo:

Da qui a 10 anni ci sarà la revisione dell'abitabilità e della vendibilità di tutti gli immobili. Se per tale data non sei almeno in classe ..... perdi abitabilità e vendibilità.

Mantieni il 50% di detrazione in 10 anni delle spese di ristrutturazione e fine.


Scusa eh...nel post precedente scrivi che non hai la palla di vetro ma qui prevedi che in assenza di coercizione fra 20 anni il settore sarà soggetto a tracollo.
Quale sarebbe il problema di continuare a far esistere termico ed EV?
La Cina fa meglio l'elettrico? E che venda elettrico. A noi riesce meglio il termico e venderemo quello finché ce ne sarà domanda.
Man mano che la gente dovesse decidere di aumentare la percentuale di EV, i costruttori EU si adeguerebbero di conseguenza ad offrire entrambe le motorizzazioni (pagando eventualmente litio e batterie coi soldi risparmiati da stupide sanzioni sulle emissioni medie).
E se i CEO non sono abbastanza lungimiranti? Allora son d'accordo con te: ca**i loro; chiuderanno. Attenzione però. In tal caso, chiudere un'azienda con un x% di market share sarebbe una manna dal cielo per il costruttore cinese che volesse occupare quello spazio. E potrebbe reintegrare il grosso degli esuberi laddove lo Stato sia abbastanza intelligente da rendere conveniente questo passaggio; cosa che in Italia non è vera in alcuno scenario purtroppo.
Quindi, di fatto, stiamo uccidendo un settore senza neanche dargli la possibilità di attuare strategie alternative perché abbiamo deciso che ciò che produce fa male SEMPRE ed OVUNQUE e che l'alternativa è SICURAMENTE MEGLIO SEMPRE ed OVUNQUE.

Originariamente inviato da: Darkon
A maggior ragione mi verrebbe da dire che se non abbiamo ormai futuro in questo settore tanto vale cercare di capire dove possiamo avere un futuro e iniziare subito a investire in tal senso e spostare risorse nel nuovo settore.

Tanto ribadisco se si mantenevano le ICE quanto realisticamente potevano andare avanti? Ammettiamo anche 20 anni. Poi? Poi ti ritrovi improvvisamente col crollo del mercato e una situazione a quel punto realmente esplosiva.

Semmai, ed esula dal discorso BEV/ICE, il vero problema è che in Europa non stiamo scommettendo su praticamente niente e il tuo discorso lo condivido pienamente... mentre il mondo si muove su risorse, tecnologie e così via noi siamo fermi al palo.

Però questo non è colpa delle BEV, della Cina o di chissà chi... è colpa, e in Italia specialmente, che siamo rimasti a una mentalità da bottegai degli anni '50.

Basti pensare che ad oggi in Italia si continua con le società di persone invece di fare impresa con società di capitali, che la maggior parte delle imprese continua a essere micro-impresa invece di creare gruppi e consorzi per competere veramente ecc... ecc...

Il problema è quindi generale e non potremo che perdere ogni settore finché continuiamo con una mentalità antidiluviana che non guarda alla competitività e alla crescita ma al gestirsi il piccolo orticello facendo finta che nel frattempo il resto del mondo non si stia muovendo.


Ribadisco: non credo che un settore possa crollare irrimediabilmente dall'oggi al domani. Una crisi di vendite di un prodotto si nota con gli anni (come infatti sta accadendo) ma va lasciata libertà di azione per le strategie di controllo.
Oggi succede che io costruttore EU ho investito mld € per rispettare le varie normative Euro e tu Europa mi chiedi di sottostare ed emissioni di 94 g/km (per quale utilità poi? ma vabbé, solo che la mia flotta si basa anche su SUV e grosse berline e non posso in alcun modo rispettare quel limite.
Quindi o acquisto crediti da chi ha scelto un'altra via (solo elettriche, principalmente city car...) o investo io stesso in altre tecnologie.
Nel primo caso finanzio la ricerca dei miei competitors (ma, ahimé, lo faccio perché sono obbligato dall'EU), nel secondo caso, e comunque parallelamente al primo, investo in nuove tecnologie (Euro6d,e,f..., Euro7, EV, H2...).
Adesso tu Europa te ne esci dicendomi: "Ah ma guarda che fra 15 anni potrai vendere solo ad emissioni 0".
E io mi ritrovo ad aver buttato inutilmente soldi in qualcosa che non vedrà la luce e parallelamente aver foraggiato costruttori che hanno scelto di costruire auto elettriche.

Di fatto stai punendo una tecnologia su base ideologica colorandola di greenwashing.
Se invece avessi imposto un limite di area frontale o di massa consona (ad esempio), tutti i costruttori avrebbero probabilmente rispettato i limiti di emissioni.

Poi sul discorso che noi europei non sappiamo più fare investimenti e siamo rimasti dei cantinari ti do perfettamente ragione.
Anzi, metto il carico da 90. Indipendentemente dal tipo di motorizzazione, oggi i costruttori non sono più in grado di leggere la richiesta del mercato. Lanciano decine di modelli sperando di azzeccarne uno ma sono tutti inutili dal punto di vista del cliente. E ci perdono solo i costi di progettazione e messa in commercio.

Originariamente inviato da: TorettoMilano
in che senso perchè? hai un solo studio in cui si ipotizza nel mondo si vendano più ICE rispetto alle BEV nel 2030? se non lo trovi puoi darti da solo la risposta


L'IPCC ha rivisto al ribasso la crescita del nucleare nonostante sia necessario un deciso incremento. Sai perché? Perché si basano sui dati reali. E i dati reali dicono che la gente lo teme ancora e laddove sia propensa, si deve fare i conti con nimby e burocrazia.
Questo per dire che se tu regolamenti un mercato per diventare prettamente elettrico nel 2035 è pressoché impossibile rilevare un trend di crescita delle ICE. E' fattuale... ma innaturale.

Originariamente inviato da: randorama
guarda, questo proprio no.
dimmi che ce ne sia ancora per, butto lì, 1000 anni (per cui chissenefrega), non dirò "beh".
ma dire che durerà per sempre, proprio no.


E' estremamente difficile stimare le risorse petrolifere. Solitamente man mano che ne abbiam bisogno scaviamo più a fondo e lo troviamo (a prezzi sempre crescenti ovviamente). Alcuni stimano addirittura che se ne formi più di quanto ne consumiamo.
In ogni caso, non è detto che fra 1000 anni ne consumeremo ancora come oggi. Auspicabilmente meno (sempre che ci saremo ancora) o comunque potremmo sintetizzarlo o chissà cosa si potrà fare da qui ad allora.

Originariamente inviato da: Darkon
Io non mi aspetto affatto che lo stato risolva i problemi e ti dirò di più per me è proprio una mentalità sbagliata aspettarsi dallo stato soluzioni ai miei problemi.

Io devo essere la soluzione e se non esiste soluzione devo cambiare per adattarmi all'ambiente. Sopravvive e va avanti chi è più capace di adattarsi, non certo chi aspetta che siano altri che si chiami stato o in qualsiasi altro modo a trovare soluzioni.


Sono d'accordo ma, come ti hanno già scritto, tu fai parte di una società. Non per tua scelta, ci sei nato dentro.
Certo, se non ti piace, puoi andare a cercarti una terra di nessuno e rischiare di essere derubato/ucciso dal primo che passa ma, se se sopravvivi più a lungo del tuo nemico, hai vinto.
Altrimenti accetti che una società ti permette di non dover occuparti di ogni singolo aspetto della tua vita, di demandare il grosso ad altri e, in cambio, ti chiede di pagare una tariffa.
Non sei tenuto a coltivare ciò che mangi o a cucirti una ferita. Altri lo possono fare per te ma tu devi pagare per questo servizio.
Quindi, ok, mi piace che tu scrivi che ognuno debba fare la sua parte per la società diventando una risorsa e non un problema, e riconosco che la nostra società è in declino proprio perché così non è e ci tocca pagare sempre più per sempre meno servizi, però poi ti scontri, appunto, con la realtà.
Oggi la realtà è che spesso a molte persone non vengono date le giuste possibilità o prospettive. Possiamo cercarne i motivi e scriveremmo per mesi se non anni.
A noi è andata bene per merito? fortuna? altro? Non so. Però così non è per tutti e non possiamo, purtroppo, pretendere che lo diventi a partire da ora a meno di stravolgimenti che, a mio parere, non avverranno. E questo è il mio pessimismo cosmico .

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