Auto elettriche, ecco quanto le case devono aumentare le vendite per rispettare la normativa
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 15 Ottobre 2024, alle 18:52 nel canale Auto ElettricheLo studio dell'ICCT calcola quanto i costruttori dovranno aumentare le vendite di auto elettriche per rispettare i nuovi limiti di emissioni del 2025. Solo Volvo è già al sicuro
100 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoE non solo per il settore automobilistico, ma anche per tutto l'indotto che ci gira intorno.
Detto questo oramai i Cinesi Regnano su tutto, dobbiamo toglierci dalla testa che un prodotto cinese e' "MONNEZZA" perche' la monnezza e la roba buona la facciamo noi come loro.
La differenza oramai e' che per l'elettrico il KNOW HOW di qualche decennio piu' avanti ce lo hanno loro rispetto a noi che al contrario lo avevamo, ma poi perso in questi ultimi anni, per l'endotermico.
Oggi loro hanno, tantissima manovalanza ai loro "prezzi", ma ricordiamoci anche che una buona auto cinese non costa come la vendono in europa, spesso ci ballano 10/15k di differenza tra la stessa auto venduta li e quella venduta in europa, hanno tantissimi soldi da spendere all'estero comprando marchi oramai in disuso e riportarli a galla, basti pensare al fatto che ad esempio la cina vorrebbe ricomprare il marchio INNOCENTI dallo stato italiano.
In tutto questo abbiamo gli incompetenti di Bruxelles che hanno deciso senza aver interpellato nessuno e pensando che il reddito procapite di ogni cittadini europeo si di 1 milione di euro annui cosi' da permettersi un carretta a batteria da 40k.
Per ultimo vi dico che le offerte delle auto cinesi hanno garanzie assurde, l'ultima vista domeninica 7 anni di garanzia o 150.000 Km con il primo anno a kilometraggio illimitato, stanno avanti oramai anche a marchi molto piu' blasonati di loro.
Oppure vuoi vivere con l'angoscia di non poter fare la risonanza se non fra mesi quando potrebbe essere tardi?
Perché aspettarsi soluzioni dallo stato significa questo... quando va bene viene meno ai patti e sopravvivi con quello che ti da e quando va male ti fa aspettare talmente tanto che semplicemente è tardi e muori... letteralmente.
Poi possiamo anche prenderci per i fondelli e dire che faremo uno stato giusto che fornisce la sanità a tutti e in tempo utile ecc... ecc... ecc... ma ancora devo vederlo accadere UNA volta tutto questo.
Se pensarla così è da "superuomo" sinceramente non lo so. Io attualmente oltre a me stesso ho una figlia a cui dover garantire il massimo possibile e se aspetto lo stato siamo fritti entrambi.
Ragiona razionalmente, puoi in ogni settore della tua vita fare a meno della collettività? Sai in grado di costruirti una casa da solo, un mezzo di trasporto da solo, avere di che vivere da solo ( le attività esistono grazie all'economia ramificata ), avere di che curarti da solo etc? Io non credo, il compromesso della società è questo e dipende dallo stato.
Volenti o nolenti solo pochi "potenti" della Terra possono vivere oltre gli stati organizzati. Oppure se si decide di vivere con i soli frutti della terra, ci si ritira in qualche luogo in una malga o in una fattoria e si vive staccato da tutto.. Poi quando si invecchia non si dovrebbe richiedere l'assistenza ma lasciare che la vita faccia il suo corso.
Tutto è un compromesso sta ad ognuno scegliere quale è il migliore, ma vivere pensando di essere "superiori" perchè si è riusciti a far carriera o si è studiato di più, o avuto di più per fortune varie non è solo egoistico ma contro la natura umana che è per definizione essere una "animale sociale".
Non che a me piaccia vedere certe scene, o mantenere certi personaggi ma è un compromesso che in giusta proporzione va accettato, altrimenti si scade in pericolosissimi regimi del tipo" se non è produttivo si elimina". Cosa che mi ricorda certi regimi totalitari tipici del 1900..
Poi ad ognuno il suo e se hai una figlia ( anch'io ho famiglia ) dovresti capire che da soli non si può fare tutto.
Questo è il mio pensiero, giusto spronare a tirare fuori il meglio, non è giusto l'appiattimento , infatti ci sono le differenze di merito e di retribuzione, ma il resto scusa è raccapricciante
E non solo per il settore automobilistico, ma anche per tutto l'indotto che ci gira intorno.
Detto questo oramai i Cinesi Regnano su tutto, dobbiamo toglierci dalla testa che un prodotto cinese e' "MONNEZZA" perche' la monnezza e la roba buona la facciamo noi come loro.
La differenza oramai e' che per l'elettrico il KNOW HOW di qualche decennio piu' avanti ce lo hanno loro rispetto a noi che al contrario lo avevamo, ma poi perso in questi ultimi anni, per l'endotermico.
Oggi loro hanno, tantissima manovalanza ai loro "prezzi", ma ricordiamoci anche che una buona auto cinese non costa come la vendono in europa, spesso ci ballano 10/15k di differenza tra la stessa auto venduta li e quella venduta in europa, hanno tantissimi soldi da spendere all'estero comprando marchi oramai in disuso e riportarli a galla, basti pensare al fatto che ad esempio la cina vorrebbe ricomprare il marchio INNOCENTI dallo stato italiano.
In tutto questo abbiamo gli incompetenti di Bruxelles che hanno deciso senza aver interpellato nessuno e pensando che il reddito procapite di ogni cittadini europeo si di 1 milione di euro annui cosi' da permettersi un carretta a batteria da 40k.
Per ultimo vi dico che le offerte delle auto cinesi hanno garanzie assurde, l'ultima vista domeninica 7 anni di garanzia o 150.000 Km con il primo anno a kilometraggio illimitato, stanno avanti oramai anche a marchi molto piu' blasonati di loro.
quanto scrivi mi sembra palese e lo ribadisco da tempo: i cinesi stanno avanti.
poi possiamo trovare motivazioni di comodo e dire "sono sleali e cattivi", resta il fatto siano avanti a noi.
detto questo dobbiamo trovare una soluzione (che non siamo "chiudiamoci a riccio sulle ICE" per risorgere o quantomeno avere un ruolo di rilievo. mi viene in mento un accordo comune tra le case europee e magari allearsi a tesla.
se continuano a ragionare da singoli come stati e come aziende siamo destinati a continuare a perire
Ma non è vero, le ICE non sono inferiori. Sono diverse e anzi sotto molti aspetti pure meglio. Possiamo dire che siano non sostenibili ed inquinanti ma di certo non inferiori. Una ICE è più veloce da "ricaricare" fare il pieno è velocissimo, ha autonomia maggiore, e la benzina ha una densità energetica spaventora rispetto alla batterie, in ambito racing puoi fare mezzi molto leggeri e performanti.
Le BEV potrebbero essere potenzialmente superiori ma finchè non ci sarà una nuova tencologia di batterie che sposterà in avanti di molto le densità energetica saranno semplicemente più scomode delle ICE. Per nuova tecnologia intendo proprio qualcosa che ancora non si conosce che alza di molto l'asticella il nuovo materiale dovrà stare al litio come il litio sta al nichel.
E non sono contrario al passaggio all'elettrico, ma bisogna essere onesti e non raccontare palle per non pedere credibilità: le ICE sono al momento più comode e meno costose. Bisogna essere sinceri per non passare per degli invasati e dire chiaramente che se si passa alle BEV lo si fa per motivi di sostenibilità*, quindi bisogna ammettere che si dovrà sopportare una maggiore scomodità nelle ricariche e dei costi maggiori nell'acquisto del mezzo.
*sul fatto che sia effettivamente così non mi sento in grado di dirlo mi dichiaro ignorante in materia mi tiro fuori dalla discussione, ma assuamiamo che sia così in questo mio post
Le BEV potrebbero essere potenzialmente superiori ma finchè non ci sarà una nuova tencologia di batterie che sposterà in avanti di molto le densità energetica saranno semplicemente più scomode delle ICE. Per nuova tecnologia intendo proprio qualcosa che ancora non si conosce che alza di molto l'asticella il nuovo materiale dovrà stare al litio come il litio sta al nichel.
E non sono contrario al passaggio all'elettrico, ma bisogna essere onesti e non raccontare palle per non pedere credibilità: le ICE sono al momento più comode e meno costose. Bisogna essere sinceri per non passare per degli invasati e dire chiaramente che se si passa alle BEV lo si fa per motivi di sostenibilità*, quindi bisogna ammettere che si dovrà sopportare una maggiore scomodità nelle ricariche e dei costi maggiori nell'acquisto del mezzo.
*sul fatto che sia effettivamente così non mi sento in grado di dirlo mi dichiaro ignorante in materia mi tiro fuori dalla discussione, ma assuamiamo che sia così in questo mio post
Io ho cercato di spiegarlo un'infinità di volte, con la super tecnologica Model 3 Long range del 2022 ci impiego di più a fare un viaggio lungo rispetto ad un'utilitaria ( anche datata) , inoltre devo viaggiare intorno ai 110-120 km/h altrimenti l'autonomia cala sensibilmente, devo preoccuparmi se all'arrivo ci sarà una colonnina vicina ( altrimenti devo caricare durante il viaggio per tenere margine di movimento all'arrivo), devo portela ricaricare a casa altrimenti dipendo dalle colonnine ( senza contare che i prezzi attuali delle colonnine pubbliche allineano la spesa ad una banale vettura a benzina da 15 km/l al prezzo di 1,8 euro/l). Dopo tutto questo sbattimento spendo come con una vettura a benzina, sono condizionato nel percorso, nelle soste e nella ricarica a casa e ho pure oltre 40 mila euro in meno nel conto corrente...Senza contare che la batteria degrada, quindi l'autonomia cala e alla fine dovrò cambiarla prima di una termica..Alla faccia dell'evoluzione del futuro!
Mentre in città un senso c'è e ci può stare, ma la sostituzione di massa in tutte le condizioni è pura utopia da cretini!
Quale sarebbe il problema di continuare a far esistere termico ed EV?
Che ad oggi per ottenere anche solo un miglioramento dell'1% su un termico servono investimenti miliardari. Quanto pensi che i costruttori potranno anche sviluppare un termico prima di trovarsi a un muro per cui sviluppare diventa più costoso delle vendite potenziali?
Già ad oggi sostanzialmente lo sviluppo è in stallo e non per una casa ma praticamente per tutte.
Veramente fino a prova contraria per la paura che la Cina faccia meglio l'elettrico gli abbiamo messo dazi devastanti per costringerli a prezzi fuori mercato. Se togli i dazi siamo punto e a capo e senza bisogno della palla di vetro viene abbastanza semplice prevedere una crisi sistemica.
Purtroppo, parliamo di un mondo che non è affatto così elastico e che permette trasformazioni così graduali. Passare dal termico all'elettrico significa cambiare fornitori, formare nuovamente il personale, senza contare che normalmente un costruttore fa accordi commerciali per cui compra X acciaio, X componenti e così via che se scendono sotto una certa soglia non gli merita proprio quindi un passaggio graduale è molto difficile da attuale. Probabilmente l'andamento sarebbe più una dimunuzione graduale fino a un certo punto che poi diventa verticale e siamo nuovamente al punto iniziale che si vuol evitare situazioni verticali.
Senza contare che a quel punto i costruttori europei dovrebbero reinventarsi come costruttori di EV quando la concorrenza estera ha anni di vantaggio e di contratti di fornitura firmati, uno svantaggio non da poco.
Anche qua non succede mai nella realtà... andrebbe a finire con perdite statalizzate e guadagni privati. Scenario da evitare.
La verità secondo me è sempre nel mezzo... non c'è tutta questa consapevolezza ma c'è il pensiero che da qualche parte bisognava spingere. Si è scelto l'elettrico perché era quello che, almeno in apparenza, promette meglio e per assenza di grosse alternative... tutto qua.
Oggi succede che io costruttore EU ho investito mld € per rispettare le varie normative Euro e tu Europa mi chiedi di sottostare ed emissioni di 94 g/km (per quale utilità poi? ma vabbé, solo che la mia flotta si basa anche su SUV e grosse berline e non posso in alcun modo rispettare quel limite.
Quindi o acquisto crediti da chi ha scelto un'altra via (solo elettriche, principalmente city car...) o investo io stesso in altre tecnologie.
Nel primo caso finanzio la ricerca dei miei competitors (ma, ahimé, lo faccio perché sono obbligato dall'EU), nel secondo caso, e comunque parallelamente al primo, investo in nuove tecnologie (Euro6d,e,f..., Euro7, EV, H2...).
Adesso tu Europa te ne esci dicendomi: "Ah ma guarda che fra 15 anni potrai vendere solo ad emissioni 0".
E io mi ritrovo ad aver buttato inutilmente soldi in qualcosa che non vedrà la luce e parallelamente aver foraggiato costruttori che hanno scelto di costruire auto elettriche.
Guarda che penso di poter dire con assoluta certezza che nessuno dei costruttori europei avesse anche solo nel business plan di tenere in vita euro6d o euro7 oltre il 2035 e questo a prescindere dalle BEV e dalla EU. Normalmente l'orizzonte, e sto largo, per questo tipo di ricerche è di circa 10 anni, non di più.
Ti dirò di più Euro6 pur con il divieto del 2035 sarà la normativa euro più longeva di sempre.
Concordo ma questo è figlio di governi, passami il termine "deboli", che hanno fatto passare il concetto che anche di fronte a un'opera di interesse nazionale sia consentito a 4 bifolchi locali di fare casino.
Certo, se non ti piace, puoi andare a cercarti una terra di nessuno e rischiare di essere derubato/ucciso dal primo che passa ma, se se sopravvivi più a lungo del tuo nemico, hai vinto.
Altrimenti accetti che una società ti permette di non dover occuparti di ogni singolo aspetto della tua vita, di demandare il grosso ad altri e, in cambio, ti chiede di pagare una tariffa.
Non sei tenuto a coltivare ciò che mangi o a cucirti una ferita. Altri lo possono fare per te ma tu devi pagare per questo servizio.
Quindi, ok, mi piace che tu scrivi che ognuno debba fare la sua parte per la società diventando una risorsa e non un problema, e riconosco che la nostra società è in declino proprio perché così non è e ci tocca pagare sempre più per sempre meno servizi, però poi ti scontri, appunto, con la realtà.
Oggi la realtà è che spesso a molte persone non vengono date le giuste possibilità o prospettive. Possiamo cercarne i motivi e scriveremmo per mesi se non anni.
A noi è andata bene per merito? fortuna? altro? Non so. Però così non è per tutti e non possiamo, purtroppo, pretendere che lo diventi a partire da ora a meno di stravolgimenti che, a mio parere, non avverranno. E questo è il mio pessimismo cosmico .
Rispondo a te ma anche a Strato (non sto a quotarlo penso ci legga uguale) nel senso che evidentemente mi sono spiegato male:
Io non intendevo dire che vorrei vivere in anarchia, senza stato, o senza professionisti diversi da me eh.
È ovvio che vivo come chiunque altro in questa società traendone benefici e che tali benefici sono importantissimi.
Il concetto che volevo esprimere è un'altro: quando la società funziona hai già vinto. Fine. Hai ciò che ti serve.
Quello che volevo dire io è che uno dovrebbe, nei limiti del possibile, prepararsi a quando la società invece non funziona. Perché è lì che fa la differenza.
Per fare un esempio io tutti i mesi accantono somme e faccio investimenti pensando a quando sarò in pensione. Se lo stato mi pagherà la pensione e sarà adeguata tanto meglio, significa che avrò delle disponibilità in eccesso da dedicare ad altro.
Ma se mille motivi fuori dal mio controllo lo stato non mi pagasse la pensione avere risorse da poter spendere mi fa la differenza tra vivere sereno o no.
Quindi io non ho mai voluto dire che bisogna totalmente fare a meno della collettività ma che bisogna essere preparati in caso la collettività non fosse efficiente o venisse meno.
Prima che qualcuno mi dica "eh ma non puoi comunque far fronte a tutte le casistiche"... è vero. Se viene meno la collettività e un terremoto mi butta giù casa non sarei mai in grado di ricostruirla da solo ma ciò non toglie che ci sono altre casistiche a cui ti puoi preparare.
Per farti un esempio banale basterebbe fare un sondaggio per capire anche solo fra gli utenti del forum quanti, nonostante lavorino stabilmente, hanno un serio piano pensionistico che non sia i 50€ al mese buttati in un fondo a caso suggerito da un gestore random di un filiale random.
Le BEV potrebbero essere potenzialmente superiori ma finchè non ci sarà una nuova tencologia di batterie che sposterà in avanti di molto le densità energetica saranno semplicemente più scomode delle ICE. Per nuova tecnologia intendo proprio qualcosa che ancora non si conosce che alza di molto l'asticella il nuovo materiale dovrà stare al litio come il litio sta al nichel.
E non sono contrario al passaggio all'elettrico, ma bisogna essere onesti e non raccontare palle per non pedere credibilità: le ICE sono al momento più comode e meno costose. Bisogna essere sinceri per non passare per degli invasati e dire chiaramente che se si passa alle BEV lo si fa per motivi di sostenibilità*, quindi bisogna ammettere che si dovrà sopportare una maggiore scomodità nelle ricariche e dei costi maggiori nell'acquisto del mezzo.
*sul fatto che sia effettivamente così non mi sento in grado di dirlo mi dichiaro ignorante in materia mi tiro fuori dalla discussione, ma assuamiamo che sia così in questo mio post
io parlo di tecnologia a regime. oggi le ICE sono a regime come le infrastrutture sono a regime. in diversi frangenti sono superiori alle BEV? me cojoni!!!
nel breve non ci sarà un solo motivo per preferire le ICE (esclusi i motivi passionali).
poi sul "tempo di rifornimento" immagino già oggi la maggior parte di chi ha l'elettrico ne perde di meno rispetto a quando aveva una ICE. mentre dormi/lavori/fai la spesa/attività fisica/cinema/shopping/passeggi/ecc fai rifornimento e te la ritrovi piena, cambia (in meglio) il concetto di rifornimento. tralasciando poi si aprano possibilità nuove di ricarica (wireless o a domicilio per esempio)
A tutt'oggi ci sono immobili non a norma per norme che risalgono al 1950 fai te.
Negli USA ad esempio esistono le ispezioni e non è che vanno tanto per il sottile... sei a norma? Ok. Non sei a norma? In certi stati rischi la demolizione senza se e senza ma.
Allora lo stato deve partire con le ispezioni e demolire le case.
Insomma, o fai la versione soft o quella hard, ma è lo stato che deve partire.
è ovvio che tra 100 anni non sarà cambiato nulla perchè le persone che non hanno soldi oggi probabilmente non li avranno tra 100 anni ed è normale sia così in quanto la maggioparte della popolazione non ha forza economica per sostenere costi edilizi moderni.
anzi, è già un miracolo abbia la forza economica di sostenere gli affitti.
lo stato deve intervenire, come dicevo sopra.
"in italia si fa finta di niente" modificalo con "lo stato fa finta di niente".
le persone se le lasci a loro stesse semplicemente andranno avanti con la legge del più forte. se il più forte è anche il più ignorante, si è fatto poker.
perchè non conosci la Liguria e bene e nemmeno le altre zone appenniniche più "appilate".
il problema non è che lo risolvi con "la campagna"
il problema è avere "la pianura in campagna"
e soprattutto aver edificato in maniera sensata, dato che qui si parla di chi si può permettere ci comprare case pre-esistenti, non di costruirle da zero, altrimenti i problemi non si porrebbero neppure.
ci sono interi paesi di case costruite senza garage e spazi in strada per le auto.
inoltre basta avere le costruzioni non pertinenziali al proprio appartamento (se parti di vecchi stabili anche in ultra periferia poi smembrati per lucrarci come singole unità abitative) dove si lascia la macchina o varie piazzette di paese con parcheggi, ed ecco li che è facile trovare la campagna senza possibilità di gestire l'auto bene.
inoltre perdonami ma il mio discorso non si basa prettamente su poter caricare o meno l'auto elettrica, che è uno solo dei problemi.
il problema è avere accesso all'auto in futuro senza averla trasformata in bene di extra lusso.
io non sono qui a strapparmi i capelli per elettriche da 1000km di autonomia, ma magari per quelle con autonomia da scooter si, se non puoi caricare a casa.
e relativi costi, come sempre.
Sia chiaro io sono pronto a mettere la mano sul fuoco che non esiste, ripeto non ESISTE un essere umano che non abbia talento per qualcosa. La differenza per me sta tra chi cerca quel talento e tramite impegno, fatica, sacrifici lo fa fruttare e chi si lascia trasportare dalla corrente dove si va, si va.
darkon stai delirando perchè presupponi che tutti abbiano le stesse capacità solo in base allo studio in età scolastica, cosa assolutamente falsa.
inoltre stai dicendo che anche chi trova lavoro nel proprio ambito "migliore" di resa lavorativa, ma non ha capacità personali specifiche di auto accrescimento o semplicemente per scalata professionale (vedi l'operaio generico, impiegato generico, e via dicendo), deve esser punito dal resto del mondo.
il pubblico, per come lo chiami, o lo stato sociale, se deve prendere decisioni di impatto ENORME come demolire case non idonee, se lo fa in un sistema economico dove normali lavoratori a tempo pieno da 40 ore a settimana o anche più hanno contratti che non gli permettono di costruirsi/comprare case nuove in giro, beh deve provvedere o ad aggiustare lo scenario economico o aggiustare lo scenario sociale.
tu stai riducendo tutto ad avere un talento, ma non significa niente. un talendo non ti garantisce il superminimo se sei dipendente, e non ti garantisce di diventare un imprenditore di successo se ti metti in proprio.
lo capisci?
pensa a tutti i lavoratori nel settore pubblico ad esempio, o in tutti quelli dove non esiste contrattazione individuale, sono milioni di persone che per quanto brave nel loro lavoro e magari con un talento specifico, non otterranno mai niente oltre il minimo sindacale da contratto.
ad esempio un informatico bravo che lavora in PA, con il suo talento più lo meno sviluppato, prenderà da metà ad 1/3 della retribuzione di un informatico nel privato. altri ruoli idem.
che facciamo togliamo tutti gli informatici dal pubblico perchè devono hoppare dentro il privato per fare carriera?
guarda, i medici lo stanno già facendo... bello vero?
prendi ora tutti i lavoratori di PMI, soprattutto microimprese.
dovrebbero fuggire in massa domani mattina per l'impossibilità di carriera nella maggiorparte di queste, qualunque sia la loro capacità.
ma il punto focale è che tu continui a parlare di talento, ma l'impiegato amministrativo generico sembra che debba aver qualche speciale talento in che cosa per brillare?
e se non brilla perchè il talento non è richiesto nel suo lavoro?
tutti gli impiegati amministrativi devono abbandonare il loro lavoro e darsi ai loro talenti per acquisire più ricchezza?
tu le occasioni professionali le riduci solo ad un "guadagnare di più". il problema è questo.
inoltre stai continuando ad appianre tutti gli esseri umani in un calderone dove chiunque deve avere come talento unico e principale quello per scalare il settore in cui si trova a lavorare più proficuamente.
e questo non ha senso, perchè il talento professionale lavorativo non c'entra niente con il talento nelle capacità sociali.
e ora non mi dire che tutte le persone del mondo anno numerosi talenti tra cui le capacità sociali ed è solo colpa loro se non le sfruttano.
sono fantasie e lo sai benissimo, altrimenti saremo tutti darkon
Sono persone che sono crocifisse a prescindere dalla mia opinione in merito. Se mi passi la frase che riconosco forte ma che rende l'idea "sono crocifissi dalla vita".
certo che è così, ma quelle persone sono colpevoli tanto quanto lo sei tu, quanto lo sono io, quanto è il loro padrone, quanto lo è lo stato.
tu dai perscontato che ad un certo punto della vita tutti possano scegliere successo o disgrazia perchè lo stai decidendo tu.
come se la partita a cui si sta giocando è la stessa, tutti con la stessa genetica a parametri identici, una gara di auto dove tutti partiamo dalla stessa casella nello stesso identico veicolo e percorrendo la stessa identica strada fino all'arrivo.
sono fantasie, caro darkon, solo fantasie.
la maggiorparte dei lavoratori che reggono dal basso il sistema a piramide che tu hai scalato (da tuoi racconti) sono i crocifissi dalla vita.
se fossimo tutti con talento, saremo tutti crocifissi.
Già ad oggi sostanzialmente lo sviluppo è in stallo e non per una casa ma praticamente per tutte.
Il punto è proprio questo. Perché vorresti che un motore endotermico ormai prossimo al limite di efficienza teorica (almeno coi materiali odierni) migliori ulteriormente? E' questo spingere insensatamente ad abbassare le emissioni quasi dovessero inquinare come un EV che genera danno. Sono 2 prodotti diversi con caratteristiche diverse e non ha senso vederle sullo stesso piano.
Anche perché insistere in questa direzione sta generando l'effetto opposto. Io ho un Audi A4 2.0 TDI del 2006 Euro4 140cv e 320k km: vado a trovare i parenti al sud, auto carica (da terrone per l'appunto), cruise a 150 dove si può, 800km e arrivo giù con un consumo medio di 18 km/l. Trova un'auto del genere oggi.
Cioè stiamo inutilmente raschiando il fondo del barile; ad ogni passaggio di normativa, come affermi anche tu, ci sono miglioramenti minimi a prezzi e complicazioni esorbitanti. Di contro si continuano ad offrire potenze sempre maggiori. Ovvio che se hai 200cv emetterai comunque sempre di più a pari tecnologia.
Soldi che potrebbero essere spesi diversamente; magari proprio per affiancare un seria ricerca EV o sui materiali o sul riciclo...
Con la differenza che se tu mi lasci investire in ciò che so fare bene io posso ritagliarmi una fetta di mercato e adeguare il resto della produzione. Viceversa mi costringi a correre dietro a qualcosa di ideologico partendo 10 mld di € dopo gli altri.
Senza contare che a quel punto i costruttori europei dovrebbero reinventarsi come costruttori di EV quando la concorrenza estera ha anni di vantaggio e di contratti di fornitura firmati, uno svantaggio non da poco.
Ma è proprio per questo che devi lasciare libertà tecnologica. Lascia che io ti offra ciò che penso sia competitivo. Sta a me partire per tempo, leggere le richieste di mercato, analizzare la concorrenza ed adeguare i fornitori o preparare il personale.
Ogni anno ogni azienda stila un resoconto dei risultati e sa perfettamente cosa vende, cosa no e dove allocare ulteriori risorse.
Finirà comunque così. Con la differenza che ora sei "moralmente" obbligato a sussidiare perché glie lo hai chiesto tu di adeguarsi.
E queste alternative in questo contesto e periodo storico erano realmente necessarie? Se parliamo di ambiente, sicuro non ci siano soluzioni migliori?
Ti dirò di più Euro6 pur con il divieto del 2035 sarà la normativa euro più longeva di sempre.
A parte il fatto che per me si sarebbero potuti fermare all'Euro5, ma non cogli il punto. Non è sbagliato in sé investire in ricerca per passare da E6 ad E7 (con tutti i se del caso). E' sbagliato aver investito soldi, tempo e consulenze in un qualcosa che di fatto non vedrà la luce.
Certo ma tant'è. Comunque non era per te questa.
Io non intendevo dire che vorrei vivere in anarchia, senza stato, o senza professionisti diversi da me eh.
È ovvio che vivo come chiunque altro in questa società traendone benefici e che tali benefici sono importantissimi.
Il concetto che volevo esprimere è un'altro: quando la società funziona hai già vinto. Fine. Hai ciò che ti serve.
Quello che volevo dire io è che uno dovrebbe, nei limiti del possibile, prepararsi a quando la società invece non funziona. Perché è lì che fa la differenza.
Per fare un esempio io tutti i mesi accantono somme e faccio investimenti pensando a quando sarò in pensione. Se lo stato mi pagherà la pensione e sarà adeguata tanto meglio, significa che avrò delle disponibilità in eccesso da dedicare ad altro.
Ma se mille motivi fuori dal mio controllo lo stato non mi pagasse la pensione avere risorse da poter spendere mi fa la differenza tra vivere sereno o no.
Quindi io non ho mai voluto dire che bisogna totalmente fare a meno della collettività ma che bisogna essere preparati in caso la collettività non fosse efficiente o venisse meno.
Prima che qualcuno mi dica "eh ma non puoi comunque far fronte a tutte le casistiche"... è vero. Se viene meno la collettività e un terremoto mi butta giù casa non sarei mai in grado di ricostruirla da solo ma ciò non toglie che ci sono altre casistiche a cui ti puoi preparare.
Per farti un esempio banale basterebbe fare un sondaggio per capire anche solo fra gli utenti del forum quanti, nonostante lavorino stabilmente, hanno un serio piano pensionistico che non sia i 50€ al mese buttati in un fondo a caso suggerito da un gestore random di un filiale random.
Hai assolutamente ragione. Per certi versi io sarei propenso a privatizzare molti servizi proprio per questo motivo. Per responsabilizzare le persone.
Non trattenermi più soldi per INAIL o INPS, dammeli in tasca, se sono oculato mi creo un fondo pensione ed un'assicurazione altrimenti mi attacco (o ricevo un minimo palliativo).
O si potrebbe trovare una via intermedia, modulare. In Svizzera tu decidi su cosa essere coperto e paghi per quello, ad esempio.
Il fatto è che, pessimismo mio, in Italia non funzionerebbe. La gente si lascerebbe morire di fame davanti al Grande Fratello o Temptation Island fino al punto da fare così pena (non a me) da essere assistita da qualche ente benefico, o meglio, benevolo.
Purtroppo, culturalmente noi non siamo abituati a valorizzare il lavoro, nostro e degli altri, e quindi sprechiamo soldi in cose inutili senza pensare a quante ore di lavoro ci sono costate e allo stesso tempo pretendiamo che tutto costi meno (l'idraulico è caro, l'elettricista è caro, le auto costano troppo...).
Quindi non troveremo mai l'equilibrio tra guadagno ed investimento che servirebbe per far funzionare le cose come scrivi tu (e sulle quali sono d'accordo anch'io).
Un macchinina elettrica come può essere la 500, invece che 30k la vendi a 15k, vedi che aumentano subito le vendite
Facile
sostuisci "costo di acquisto" con "stipendio" a "macchinina elettrica" con "neolaureato senza esperienza" e "vendite" con "posti lavoro".
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