Alfa Romeo, il CEO avverte i politici: altro che i nomi delle auto, il problema è l'invasione cinese
di Manolo De Agostini pubblicata il 18 Aprile 2024, alle 13:21 nel canale Auto ElettricheIl CEO di Alfa Romeo, Philippe Imparato, commenta la scelta di cambiare il nome alla Milano in Junior e avverte i politici di un problema ben più grosso dei nomi delle auto: l'invasione delle case automobilistiche cinesi.
Non si spegne il chiacchiericcio sulla mossa di Alfa Romeo di cambiare nome alla Milano in Junior dopo le rimostranze del governo sul richiamo all'Italia per un'auto prodotta in Polonia. Jean-Philippe Imparato, CEO di Alfa Romeo, ha spiegato la genesi di questo decisione e la volontà di non andare allo scontro con il governo.
Parlando con Autocar, Imparato ha affermato che la decisione di cambiare il nome della Milano è stata presa nonostante il parere legale secondo cui il nome non violava la legge e per evitare di essere coinvolto in una disputa politica. "Quando mi hanno detto che era vietato dalla legge - non lo è - ho detto: 'Calmati: non sono qui per fare politica; Sono qui solo per realizzare un'Alfa Romeo sostenibile per il futuro'".
Il cambio di nome "ha creato un fermento che non avrei mai potuto immaginare", ha sottolineato Imparato spiegando che il nome Milano era stato svelato a dicembre ed era noto da anni che l'auto sarebbe stata prodotta in Polonia insieme alla Jeep Avenger e alla Fiat 600e, con cui condivide la piattaforma Stellantis e-CMP.
"Se volevo rispondere alla domanda dei possessori di Giuletta e Mito che desiderano un'auto di segmento B dal 2021, non avevo altra soluzione che seguire la piattaforma", ha aggiunto. "Non potevo inventare una soluzione locale".
Imparato ha anche osservato che quando Stellantis è stata costituita nel gennaio 2021, l'Alfa stava perdendo "centinaia di milioni di euro" ma ora è in profitto e che il SUV Stelvio di prossima generazione e la berlina Giulia, previsti nel 2025 e 2026, saranno costruiti in Italia.
Il CEO ha aggiunto che l'Italia sarà l'unico paese in Europa a produrre automobili sia sulla piattaforma Stellantis SLTA Medium che Large, aggiungendo che "delle cinque auto nella mia strategia, quattro sono realizzate in Italia".
Imparato ritiene che i politici europei dovrebbero concentrarsi maggiormente sulla crescente minaccia delle case automobilistiche cinesi che stanno espandendo la loro produzione in Europa - che secondo lui rappresenta il rischio "principale" per Stellantis e l'industria automobilistica europea in futuro.
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"Quando vedi MG lanciare un'auto al prezzo di 16.000 euro in Spagna, sono sicuro che stanno perdendo tonnellate di denaro, ma sono pieni di soldi", ha detto. "Vedi Tesla tagliare 10.000 euro o più e abbassare i margini europei dal 18% al 7% o 8% e vedi alcuni dei nostri concorrenti tedeschi in Cina lavorare a -40% in termini di sconto per salvarsi il culo. Quando lo vedi, devi essere fermo sul costo di produzione totale di ciascuna vettura".
"Ci sono due categorie di persone: quelle che capiscono che devono muoversi e quelle che non lo capiscono. Ogni settimana senti alcune persone, molto importanti, dire 'dobbiamo arrenderci', e questo è solo l'inizio del bagno di sangue. Ma alcune non lo vedono. Aprono la porta e dicono 'ciao, benvenuto'. Buona fortuna, amico mio, perché non pensare che verranno da soli: verranno con i loro fornitori".
31 Commenti
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se non fai lavorare la gente poi dopo chi è che ti compra le auto? i Polacchi? o i robot?
Henry Ford lo aveva capito 100 anni fa. (lo criticavano perchè, secondo alcuni, pagava troppo i suoi operai)
Con stellantis hanno già "trattato" troppo negli ultimi anni/decenni, e pure preso varie fregature (sedi spostate, fabbriche chiuse per aprire altrove ecc.).
Farsi fregare ok, ma perseverare (con loro) sarebbe da cogl....i quindi tanto vale vedere cosa propongono/offrono altre parti.
Se i produttori Cinesi forniscono un auto a un costo minore, nonostante i dazzi, costi di importazione e di certificazioni vari (compresa quella di sicurezza), sei tu che devi iniziare a preoccuparti in quanto non si può spendere 14.000€ per una panda (una scatola con le ruote) quando mi posso prendere una MG Full Hybrid cinese allo stesso prezzo o poco più con un mucchio di optional extra e un altro tipo di comodità bnel guidarla.
Hai voluto la globalizazione, lo spostamento delle fabbriche all'estero per ridurre i tuoi costi, ora vedi di svegliarti o semplicemente i concorrenti faranno affari al posto tuo.
In ultima in Italia il costo del lavoro e i relativi stipendi sono fermi da 30 anni, non puoi pensare di produrre auto aumentandone il corso senza pensare al mercato a cui vuoi proporre quel prodotto.
Il CEO di Alfa Romeo, Philippe Imparato, commenta la scelta di cambiare il nome alla Milano in Junior e avverte i politici di un problema ben più grosso dei nomi delle auto: l'invasione delle case automobilistiche cinesi.
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Ancora con la tecnica del " chiagni e fotti " tanto cara a Stellantis e prima ad FCA e FIAT...
Caro Imparatò comincia a dare, assieme a Tavares, un bel segnale di investire veramente in Italia e non di sfruttarne solamente i marchi da appiccicare a destra e manca!!
In realtà la strategia UE è stata proprio quella di danneggiare l'industria europea per favorire i cinesi, gli effetti del famigerato green deal erano noti da anni.
Sono ANNI che lui e le altre case automobilistiche speculano impunite sulla pelle dei consumatori!
Sono anni che vendono auto a prezzi FOLLI.
Le nuove auto sono grosse come carri armati e pesano come carri armati PER NIENTE.
Una cazzo di auto ibrida di oggi costa DUE RENI e ha gli stessi consumi della mia DS3 del 2010.
Frigna frigna che ti sta solo bene a te ed ai tuoi compagni di merende.
Sono ANNI che lui e le altre case automobilistiche speculano impunite sulla pelle dei consumatori!
Sono anni che vendono auto a prezzi FOLLI.
Le nuove auto sono grosse come carri armati e pesano come carri armati PER NIENTE.
Una cazzo di auto ibrida di oggi costa DUE RENI e ha gli stessi consumi della mia DS3 del 2010.
Frigna frigna che ti sta solo bene a te ed ai tuoi compagni di merende.
Quoto, ma anche di più
Questo Jean-Philippe Imparato è francese, che minchia vuole da noi ?
- il 18% nel settore auto non si era mai visto, prima del covid la casa col margine maggiore era Porsche con l'11%, gli altri navigavano intorno alla metà per i tedeschi (premium) e decisamente meno per gli altri. il 7-8% era un ottimo margine nel settore, da marchio molto premium.
- se fanno uno sconto del 40% vuol dire che avevano un margine mostruoso per farlo, altrimenti converrebbe smettere di vendere, no? ben venga la concorrenza cinese (o americana di T.) per abbassare i prezzi delle auto che sono aumentati molto più dell'inflazione (es. golf +48% dal 2019)
Questi ceo europei si sono abituati ai prezzi da shortage e ora pensano di essere nel settore lusso, ma la situazione deve tornare normale prima o poi. Si sveglieranno dal sogno, la pacchia sta finendo, spero presto.
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