ID.3 1st Plus: l'elettrica per tutti secondo Volkswagen
di Paolo Corsini pubblicato il 31 Marzo 2021 nel canale TecnologiaE' il primo veicolo che nasce per sua natura solo in declinazione elettrica di casa Volkswagen, nonché quello che dovrebbe portare alla transizione di massa verso i veicoli elettrici nelle intenzioni della casa tedesca. ID.3 si guida con piacere e facilità e rappresenta un porto sicuro per chi utilizza auto ad alimentazione tradizionale, ma c'è ancora qualche difetto di gioventù
Nelle intenzioni di Volswagen ID.3, primo veicolo della nuova gamma elettrica dell'azienda tedesca, dovrebbe diventare una sorta di "auto del popolo" che porterà ad un progressivo passaggio all'elettrificazione di massa. Solo il tempo ci dirà se questa automobile sarà capace di delineare, quantomeno per Volkswagen, una strada verso una definita preferenza dei clienti a favore dei veicoli elettrici ma sulla carta le premesse affinché questo si verifichi ci sono tutte. Da questo la scelta di dimensioni che non sono piccole tantomeno grandi, con una lunghezza di 4,26 metri che è di fatto equiparabile a quella della intramontabile Golf pur se con un passo superiore che arriva a 2,765 metri.
Cuore di ID.3 è la piattaforma MEB, sviluppata da Volkswagen quale base per la propria gamma di veicoli elettrici condivisa con vetture elettriche appartenenti al gruppo a marchio Audi, Skoda e Seat. Motore e trazione sono posteriori, con differenti abbinamenti tra potenza del motore e capacità delle batterie così da segmentare l'offerta di mercato su livelli di prezzo molto diversi tra di loro. La versione base ha motore da 110kW (150CV), con batteria da 45kWh di capacità netta; a salire troviamo la declinazione con motore da 150kW (204CV) e batteria da 58kWh di capacità, sino alla versione ad autonomia più elevata con batteria da 77kWh e medesima motorizzazione da 150kW.
La gamma è molto ricca, con versioni che si differenziano per motorizzazione, capacità batteria e allestimento interno secondo questo schema:
Volkswagen ID.3 | City | Life | Business | Tech | Tour |
prezzo a partire da | 34.800€ | 39.300€ | 43.300€ | 46.300€ | 49.300€ |
potenza motore | 110kW | 150kW | 150kW | 150kW | 150kW |
autonomia (WLTP) | 330Km | 420Km | 420Km | 420Km | 550Km |
batteria | 45kWh | 58kWh | 58kWh | 58kWh | 77kWh |
Oltre a queste versioni troviamo anche la gamma 1st, quella del veicolo che abbiamo analizzato in questa nostra recensione: si tratta delle prime versioni di ID.3 commercializzate da Volkswagen al debutto ufficiale della gamma, caratterizzate da allestimenti che si differenziano in parte rispetto a quelli standard.
Volkswagen ID.3 | ID.3 1st | ID.3 1st Plus | ID.3 1st Max |
prezzo a partire da | 37.350€ | 43.650€ | 47.950€ |
potenza motore | 110kW | 150kW | 150kW |
autonomia (WLTP) | 330Km | 420Km | 550Km |
batteria | 45kWh | 58kWh | 77kWh |
Le caratteristiche tecniche di motore, batteria e autonomia di funzionamento non cambiano: anche qui 3 diverse combinazioni, con quella intermedia (1st Plus) che è oggetto di questa nostra analisi oltre che quella di miglior compromesso tra potenza del motore, autonomia della batteria e costo d'acquisto.
E' grande come lei ma no, non è una Golf elettrica
Vista da fuori ID.3 ricalca per ingombro una Golf, e questa è una scelta per molti versi intelligente e "furba" di Volkswagen: giunta alla ottava generazione, Golf è una tradizione nel mercato da moltissimi anni e ben risponde alle necessità di trasporto di un'ampia fetta di utenti con le proprie caratteristiche tecniche. ID.3 è di fatto lunga e larga quanto una Golf 8, con uno sviluppo in altezza superiore di circa 10cm che sembra quasi farla apparire una monovolume grazie anche al cofano anteriore sviluppato meno di un veicolo tradizionale. Pur se figlie della stessa madre, quindi, ID.3 e Golf si differenziano non poco: la nuova tutta elettrica ha una sua identità ben spiccata.
Vista lateralmente, ID.3 si caratterizza per il parabrezza spiovente e per lo spoiler che si allunga oltre il tetto a coprire buona parte del lunotto posteriore. Il montante posteriore è caratterizzato da una colorazione in argento che stacca dal colore della carrozzeria, ottenuta con una pellicola adesiva: apparentemente è molto resistente ma nel corso del tempo potrebbe in qualche modo danneggiarsi staccandosi in parte, soprattutto nell'area inferiore dove si trovano vari fori che creano un particolare motivo estetico.
Passando alla parte frontale spiccano i fari, il cui funzionamento durante la marcia notturna è molto efficace: presentano un profilo con LED attivi quali luci di posizione che restituiscono nella marcia notturna una impressione visiva simile a due occhi di un viso che sorride. Molto importanti i cerchi adottati, con diametri che partono dai 18 pollici delle versioni d'ingresso sino ai 19 pollici di quelle più accessoriate ferma restando la possibilità di optare per cerchi anche da 20 pollici quale accessorio opzionale.
Comoda per 4, tanto davanti come dietro
ID.3 è comoda e confortevole per 4 occupanti, con il quinto sacrificato sulla panca posteriore con uno spazio utile inferiore a quello dei due posti laterali. ID.3 ripropone di fatto lo stesso tipo di abitabilità per gli occupanti dei veicoli ad alimentazione tradizionale con simile ingombro esterno, potendo però offrire due punti di forza: un passo leggermente superiore (circa 10cm rispetto a quello di Golf 8) e l'assenza di tunnel di trasmissione centrale.
I sedili sono in tessuto, rivestiti sui lati da alcantara e nella parte posteriore da similpelle come il poggiatesta; i due anteriori integrano un piccolo bracciolo ciascuno che può essere facilmente riposto in verticale. Le regolazioni sono quelle classiche, tutte manuali: è facile trovare una posizione di guida agevole, grazie anche alla possibilità di regolare altezza e profondità del volante.
Struttura simile anche per il divano posteriore, con i due posti laterali ben sagomati che lasciano meno spazio a disposizione per chi occupa quello al centro; l'assenza di tunnel centrale facilita i passeggeri con molto spazio per i piedi anche al centro. Lo schienale è ribaltabile in modo asimmetrico secondo lo schema 60/40 mentre il bracciolo centrale può essere completamente ripiegato permettendo il passaggio dal baule di oggetti lunghi come ad esempio degli sci. Ai passeggeri posteriori sono riservate due porte USB Type-C, utili per ricaricare dispositivi mobile.
Il posto di guida è caratterizzato dalla presenza di due display, uno posizionato dietro al volante fissato sul piantone di sterzo e l'altro al centro della plancia leggermente ruotato verso il guidatore. Il volante prevede sulle due razze laterali una serie di pulsanti che governano parte delle funzioni di infotainment nonché di alcuni dei sistemi di assistenza alla guida. Non si tratta di pulsanti indipendenti ma di due grandi superfici touch, non molto pratiche da utilizzare in quanto è facile attivare inavvertitamente una delle funzioni attraverso una pressione non nel punto esatto richiesto dall'azione che vogliamo compiere.
Altri pulsanti sono presenti sul lato sinistro, a comandare le modalità di funzionamento dei fari e lo sbrinamento dei cristalli. Sulla portiera sono presenti i controlli per gli specchietti retrovisori e per gli alzavetro, questi ultimi con un pulsante a sfioramento che permette di passare tra davanti e dietro: sarebbe stato preferibile avere 4 pulsanti indipendenti.
Ci sono molte plastiche di colore diverso a caratterizzare la plancia, un po' troppe pensando al costo di questo veicolo. Più di tutto è la qualità di quelle inferiori, tanto in plancia come nel pannello delle portiere, a non convincere visto il costo complessivo di ID.3.
Alla base del parabrezza è stato inserita una striscia LED che corre lungo tutta la larghezza della plancia: si tratta di ID.Light, uno strumento di segnalazione di informazioni utili per chi guida il veicolo. In caso di ostacolo che richiede una brusca frenata di emergenza si illumina di rosso intenso richiamando l'attenzione, mentre nella guida con navigatore satellitare la striscia si illumina indicando la direzione che deve essere presa in una svolta. E' una caratteristica interessante che differenzia ID.3 dai veicoli in commercio, risultando essere molto pratica durante la guida e in situazioni di emergenza.
Due schermi tutti per chi guida
In Volkswagen ID.3 troviamo due schermi nella plancia, con un approccio di design che ricalca da vicino quello dei veicoli ad alimentazione termica. Il primo, di più piccole dimensioni, è posto dietro al volante ed è a quest'ultimo solidale, spostandosi avanti e indietro nel momento in cui lo regoliamo. Riporta le informazioni base sul funzionamento del veicolo quale velocità, indicazioni dei cartelli stradali, autonomia di funzionamento, intensità di accelerazione e rigenerazione della batteria in frenata. Non mancano le indicazioni di base del sistema di navigazione e quelle delle tecnologie di ausilio alla guida eventualmente attivate, come il line assist e il radar adattivo.
Accanto allo schermo troviamo il selettore di marcia, che una volta ruotato permette di spostarsi dalla posizione P di parcheggio (che si abilita premendo un pulsante posizionato sul lato del selettore) a quella R (retromarcia), N (folle), D (marcia) e B (marcia con frenata rigenerativa al massimo livello di intervento).
Il secondo schermo, da 10 pollici di diagonale, è posizionato al centro della plancia e leggermente ruotato nella direzione del guidatore. Fornisce informazioni dettagliate sui vari parametri di funzionamento dell'auto e permette di configurare molti parametri della vettura; integra il navigatore satellitare e ovviamente i dispositivi di infotainment. Il sistema è compatibile con Apple CarPlay e Google Android Auto, entrambi anche in modalità wireless, permettendo di avere accesso diretto dallo schermo ad alcune delle APP e delle funzioni di messaggistica implementate nel nostro smartphone.
Una voce particolare del menu è quella legata ai sistemi di assistenza alla guida, per i quali Volkswagen ha voluto proporre questa rappresentazione grafica che ne facilita la comprensione anche ai meno esperti. Il loro intervento può essere configurato in dettaglio, oltre che essere disabilitati del tutto, a seconda delle preferenze di chi guida. Sempre dallo schermo è possibile selezionare il drive mode con le classiche impostazioni Eco, Confort, Sport o personalizzata, oltre a monitorare l'andamento della marcia su strada in termini di consumi e autonomia della batteria.
Sotto lo schermo sono posizionati alcuni selettori di tipo touch che regolano la temperatura dei due lati del veicolo oltre al volume dell'impianto audio. Possono essere utilizzati a scorrimento o a pressione ma il loro funzionamento non è sempre impeccabile, caratteristica che ritroviamo anche nell'interfaccia non così fluida come ci si potrebbe aspettare nel passaggio da una schermata all'altra.
L'illuminazione interna del veicolo prevede, nella parte anteriore, alcuni Led posizionati sulle portiere e sulla plancia; la loro intensità oltre al colore possono essere personalizzati agendo su dei preset a disposizione o scegliendo in modo specifico il colore che si vuole venga attivato. Il risultato finale è decisamente gradevole e contribuisce a rendere più futuristico, vicino a quella che è la caratteristica base di un veicolo elettrico, l'ambiente interno di questa ID:3.
La APP We Connect ID permette di monitorare l'autonomia a disposizione del veicolo, far partire una procedura di ricarica ed avviare la climatizzazione così che la temperatura interna sia quella desiderata nel momento in cui raggiungiamo il veicolo.
Valigie e vani abitacolo: c'è spazio, ma non troppo
Il vano bagagli di ID.3 ha una capienza dichiarata di 380 litri, accessibile attraverso il classico portellone; la soglia di carico è piuttosto alta e non facilita per questo motivo il caricamento dei bagagli. Come possiamo vedere dall'immagine siamo riusciti a caricare una valigia grande e 3 trolley da cabina, con ancora dello spazio disponibile per uno zaino e/o alcune borse. La capacità complessiva non è particolarmente elevata, più che adatta per una vacanza di 2 persone mentre in 4 ci si deve sicuramente limitare quanto a numero di bagagli.
Tra i due sedili anteriori l'assenza di cambio ha permesso di installare una struttura che offre molto spazio per riporre oggetti e accessori: sono presenti due portabottiglie, un vano per inserire il telefono cellulare e un oggetto di simili dimensioni come un portafoglio e un vano più ampio, dotato di copertura a scorrimento, che può essere diviso in due aree distinte e che integra due connettori per porte USB Type-C. E' inoltre disponibile una piccola retina frontale, nella parte più bassa della plancia, con la quale fissare altri oggetti che si vogliono lasciare a disposizione nell'auto.
C'è ampio spazio anche nelle tasche delle portiere, soprattutto in quelle anteriori: il design è particolare in quanto parte del loro volume è celato alla vista e questo potrebbe rendere difficile l'individuare oggetti di piccole dimensioni che vi siano stati riposti e che siano scivolati durante la marcia proprio in quest'area.
Brillante e facile da guidare
Dopo alcuni giorni alla guida di ID.3 ho ricavato una impressione molto chiara: ritengo che la scelta di Volkswagen, con questo veicolo, sia stata quella di proporre una soluzione completamente elettrica a chi proviene dal mondo delle automobili con motore termico e nel passaggio non voglia restare eccessivamente disorientato.
Da questo scelte per quanto riguarda il design interno che strizzano l'occhio al futuro, per molti versi, restando però ancorato anche ad uno stile consolidato e familiare. Volkswagen, del resto, già con le varie generazioni e famiglie dei propri veicoli benzina e diesel ha portato avanti un concetto di evoluzione nel solco della tradizione: questo può annoiare alcuni consumatori più attenti alle evoluzioni repentine, ma per chi acquista macchine VW si tratta di una sicurezza dalla quale non si può prescindere.
accelerazione ripresa |
Volkswagen ID.3 1st Plus |
0-60Km/h | 3,13s |
0-100Km/h | 6,89s |
40-70Km/h | 2,00s |
50-90Km/h | 3,3s |
60-110Km/h | 5,21s |
400 metri | 14,87s |
ID.3 utilizza un motore montato posteriormente sotto il piano di carico, che trasferisce la potenza alle ruote posteriori. La potenza a disposizione è di 150Kw, tale da permettere di ottenere valori di accelerazione particolarmente brillanti come i poco meno di 7 secondi che abbiamo registrato nel classico 0-100km/h. La velocità massima è limitata a 160Km/h. Lo spunto in ripresa è altrettanto valido e permette di districarsi nel traffico cittadino ed extraurbano senza alcun tipo di problema: se si deve sorpassare un veicolo che ci precede lentamente l'operazione avviene in poco tempo, merito della disponibilità di tutta la coppia in modo immediato tipica dei motori elettrici. Si riesce a modulare facilmente la potenza a disposizione ed è agevole trovare in poco tempo il giusto feeling per un bilanciamento di guida ideale a garantire una marcia fluida.
La frenata rigenerativa viene abilitata nella sua forma massima spostando il selettore delle marce sul livello B (Brake); l'intervento si fa sentire ma non è così marcato come ci si potrebbe aspettare. L'impressione è che il livello di intervento tenda a cambiare a seconda della velocità diventando meno incisivo quanto più lentamente procediamo: questo facilita chi viene da un veicolo ad alimentazione tradizionale ma non permette alla frenata rigenerativa di intervenire sino al punto da fermare completamente il veicolo. Di conseguenza si agisce sui freni più che con altri veicoli elettrici, anche qui riteniamo una scelta di Volkswagen per mettere maggiormente a proprio agio chi guida un'elettrica per la prima volta e ricerca un feeling simile a quello di un veicolo termico.
Con ID.3 1st Plus, dotata di batteria da 58kWh di capacità, abbiamo registrato un consumo medio di 14,8kWh ogni 100km nel nostro test su un percorso misto (extraurbano, statale, autostrada e centro urbano): un risultato complessivamente valido, al quale corrisponde un'autonomia di circa 390Km molto vicina ai 420Km dichiarati per questo veicolo secondo il ciclo WLTP. Il sistema di infotainment riporta in modo chiaro le informazioni legate all'autonomia della macchina, indicando i km che potranno essere percorsi e fornendo una indicazione che abbiamo rilevato essere molto precisa e attendibile durante la prosecuzione della marcia.
L'impostazione di marcia di ID.3 è improntata ad una certa facilità: si guida agevolmente, non essendo un veicolo che pur a fronte dell'esuberanza del motore elettrico può mettere in difficoltà i guidatori meno esperti. L'assetto è tendenzialmente morbido, anche in virtù degli pneumatici montati su cerchi molto grandi ma dotati di spalla alta: gli appoggi laterali molto progressivi e l'avantreno preciso fanno sempre pensare di essere in piena sicurezza. Molto interessante il raggio di sterzata: solo 10,2 metri, a facilitare le manovre negli spazi più angusti. La trazione posteriore non deve preoccupare: l'elettronica gestisce in modo quasi impercettibile eventuali comportamenti esuberanti con l'accelerazione in fondi caratterizzati da ridotta aderenza. Di fatto è impossibile far partire in sovrasterzo il veicolo lavorando con il pedale destro. A differenza dei veicoli termici l'intervento del controllo di trazione sull'erogazione del motore elettrico avviene in modo molto lineare: non si ha la sensazione che la potenza venga tagliata o che la macchina proceda a scatti quando il controllo di trazione interviene ma il tutto viene gestito con la massima fluidità, offrendo il massimo della potenza possibile in funzione delle condizioni di tenuta degli pneumatici.
ID.3 non è la prima vettura Volkswagen ad alimentazione completamente elettrica, ma quella che è stata sviluppata come gamma solo elettrica. Questo ha permesso all'azienda tedesca di utilizzare un pianale, quello MEB, che differisce dai tradizionali adottati per veicoli termici sfruttando al meglio le peculiarità dei veicoli elettrici. Le batterie posizionate sotto al pianale incidono sul peso, che supera i 1.800Kg, ma mantengono il baricentro basso assicurando stabilità di marcia.
Il comportamento alla guida è familiare a quello a cui è abituato chi viene dal mondo termico: le caratteristiche del motore non fanno sentire il peso superiore a quello di una vettura tradizionale corrispondente per ingombri esterni. Anche l'impostazione di guida e il design interno sembrano studiate per portare a "traghettare", come un moderno Caronte, verso il mondo dell'elettrico senza sorprese e senza angosce. Il risultato finale è un veicolo che forse ha meno anima di altri modelli, ma che risponde al meglio alle abitudini e alle esigenze di chi acquista un'automobile Volkswagen.
Dove può migliorare questa vettura? Sono due gli aspetti che vorremmo diversi: il primo è il sistema di infotainment, che deve guadagnare in fluidità e prontezza di risposta evitando qualche rallentamento di troppo nello scorrere dei menu. Il secondo è l'intervento della frenata rigenerativa che vorremmo più incisivo, sino ad arrivare ad uno stop completo della vettura (magari disabilitabile da sistema, per chi non lo gradisce) così da permettere la guida a singolo pedale. Così non è al momento e riteniamo che in questo modo si vada a perdere una delle peculiarità, nella marcia ordinaria, dei veicoli elettrici. Senza dimenticate, infine, della cura in più per le plastiche interne, alcune delle quali paiono sottotono per un veicolo che ha un costo d'acquisto non indifferente.
33 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAuto per tutti??????????
cioè 40mila euro ed è considerata un'auto per tutti? strana concezione del denaro .....Non credo che i 100/120Kg aggiunti dal pacco batterie compromettessero molto la resa del motore da 150cv
Spero non facciate vedere l'articolo a quelli della Volkswagen, se vedono le foto vi tocca cambiare sponsor
Aggiustate il tiro ragazzi
Ho una domanda per chi magari è più addentrato nel discorso auto elettriche, ma esiste una casa produttrice che ha fatto o ha in mente di fare batterie intercambiabili ed estraibili per le proprie atuovetture?
Per i primi anni non lo pago, ma prima o poi inizierò a pagarlo e li saranno cavoli amari, non oso immaginare le auto che vantano 400cv elettrici.
Le case automobilistiche pompano tutti questi cavalli, ma voglio proprio vedere quando sarà ora di pagare il bollo.
Secondo me non è tanto la tecnologia o i km limitati a frenare l'auto elettrica, ma è e continuerà ad esserlo il prezzo, esageratamente alto, pochissimi potranno permettersi un auto elettrica.
Per i primi anni non lo pago, ma prima o poi inizierò a pagarlo e li saranno cavoli amari, non oso immaginare le auto che vantano 400cv elettrici.
Le case automobilistiche pompano tutti questi cavalli, ma voglio proprio vedere quando sarà ora di pagare il bollo.
Secondo me non è tanto la tecnologia o i km limitati a frenare l'auto elettrica, ma è e continuerà ad esserlo il prezzo, esageratamente alto, pochissimi potranno permettersi un auto elettrica.
Pagherai 1/4 del costo per kw della regione.
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