Polestar
Al volante di Polestar 2 BST Edition 270, l'elettrica bestiale da appassionati, per appassionati
di Massimiliano Zocchi pubblicato il 06 Ottobre 2023 nel canale Auto ElettricheAbbiamo passato alcune settimane con l'edizione limitata di Polestar 2. Un'auto che diverte, ma è al tempo stesso elegante e facile da guidare. Completano il quadro un software azzeccato e i componenti di marchi top come Brembo, Öhlins e Pirelli
166 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoFatevi un favore, andate a vedere la puntata di ieri (9 ottobre) di presadiretta su rai3, hanno spiegato tutto quello che c'è da sapere sull'elettrico
un riassuntino per noi pigri che non abbiamo tempo ?
elettrico = migliore del mondo
elettrico = buono
elettrico = sarà buono
elettrico = così così
elettrico = aspettiamo
elettrico = distruttore dell'universo
Giusto o sbagliato? Direi che non è il mio lavoro giudicare la parte finanziaria del mercato, perché non faccio il giornalista di finanza. Sono sicuro che potrai trovare colleghi a cui piace questo sistema, e altrettanti che lo criticano, e tu, magari, avrai una terza opinione ancora diversa.
Questo cosa significa? Che io, per quanto in mio potere visto che HWUpgrade non è mio, non farò mai distinzione tra una minicar da 6000 euro o una supercar da 80.000 euro (o anche più, proverò tutto ciò che mi viene proposto, o che ho e avrò l'opportunità di provare. Perché non è affar mio come la gente spende i soldi, non amo fare i conti in tasca a nessuno, e per quel che ne so uno può scegliere di vivere in un monolocale e comprare una Polestar da 90.000 euro. Non sono un moralizzatore, sono un giornalista del settore mobilità.
P.S. avevo già scritto tutto il commento quando ho letto la tua frase finale sul "leasing aziendale". Ripeto, io non faccio finanza, prendo atto dei cambiamenti del mercato, ma non sta a me giudicarli. Almeno questo è il mio pensiero. So che alcuni colleghi lo fanno, e molti altri invece fanno come me.
carissimo Massimilano, sono concorde sul fatto che lungi dal giornalista automotive dover occuparsi di finanza, ma, nel mio piccolo, ritengo fondamentale non deragliare mai e poi mai da un concetto fondamentale nonchè basilare che chi parla di automotive dovrebbe aver cristallino alla base della sua formazione:
[U]a cosa serve l'automobile[/U]
lo scopo è, oggi come 100 anni fa, andare dal punto A al punto B.
tutta la "magia" che si intrappone da questo scopo potrebbe tranquillamente restare tale, come la bistrattata casalinga di Voghera direbbe senza tanti problemi, cosa interessa a me di cosa far muovere l'auto, l'importante è che mi porti dove devo andare.
questo andare dal punto A al punto B deve aver un costo di ingresso che legittimi lo scopo.
tutto il resto, di contorno, atto a rendere questo spostamento sempre più comodo o, esagerando, sempre più lussuoso, non può esser legittimato solo cancellando dal mercato tutto ciò che era non-lussuoso o meno comodo delle proposte attuali.
l'indebitamento è un'aspetto finanziario che i privati, ancora oggi, se possono [U]giustamente [/U]tendono ad evitare anche per le spese più grandi che affronteranno nella vita, come la casa ad esempio.
e ora dovrebbe diventare la normalità indebitarsi di default per poter andare dal punto A al punto B? con qualunque tipo mezzo? perchè non esiste più il mezzo basilare per lo scopo?
indebitarsi per un costo fisso come l'auto, che mai è stata un investimento appunto, ma un costo, è doppiamente folle se si pensa che lo scopo alla base del mezzo che si paga è il semplice spostamento di cose e persone.
questo scopo è realizzabile anche con gli stessi mezzi di 100 anni fa, di 50, di qualunque epoca.
è effettivamente impossibile pensare che il per creare il valore che tanto millantano i costruttori si stia oggi rincorrendo concetti sempre più astratti di comodità aggiunte e/o conquiste sulla sicurezza, quando di fatto se prendi a campione la maggioranza di chi usa l'auto per necessità, e sempre mi ripeto a costo di suonar ridicolo, per lo scopo basilare di andare da A a B, questa maggioranza potrebbe tranquillamente fare ciò che fa con il pandino 750CL rosso degli anni 90.
non è possibile che per adempiere ad uno scopo così semplice come spostarsi da A a B, oggi siano necessari l'equivalenti di 5 o 6 pandini 750CL ad personam, perchè:
- lo scopo non è cambiato, sempre da A a B vai
- le persone che usano le auto non sono cambiate, sempre umani con parametri di corporatura medi siamo
- gli oggetti che spostiamo non sono cambiati, viveri/vettovaglie/prime necessità
- le strade che percorriamo sono perlopiù simili a quelle di 30 anni fa
- i limiti di velocità sono spesso stato rivisti al ribasso = minor prestazioni richieste in tanti scenari
in tutto questo, al netto dello scopo identico, cosa è cambiato di fatto?
- c'è più traffico
- il fattore sicurezza è diventato critico (forse troppo?)
- inquinamento ed ecosostenibilità fanno lievitare i costi di qualunque cosa (forse troppo??)
sulla bilancia del rapporto scopo/costi, qualcosa si è evidentemente rotto negli anni, dove oggi la necessità di spostarsi è rimasta pressochè invariata rispetto a N anni fa, mentre il costo MINIMO di ingresso richiesto per adempiere lo scopo è letteralmente decollato a livelli nemmeno immaginabili nei peggiori incubi dei più.
-cut-
A me dispiace, Massimiliano, ma sulla mobilità elettrica è soprattutto una questione di finanza perché una parte importantissima da dare al valore di un bene è il costo totale. E' un dei fattori che ti fa scegliere se comprare o passare ad altro.
La rata di 299euro al mese è puro specchietto per le allodole, perchè paghi un anticipo, 15K + 299 per 3 anni / 5 anni poi maxi rata che casualmente è circa come tutte le rate messe insieme + anticipo. Se non riscatti cosa hai in mano? Niente
-cut-
concordo in particolare con la parte in neretto.
rendere accessibile con indebitamento qualcosa che non è più accessibile alle persone al di sotto di un certo reddito non è altro che illudere le stesse persone di poter aver qualcosa che di fatto non possono avere.
ma di fatto la finanza è il reame del creare valore su cose che nemmeno ancora esistono.
Fatevi un favore, andate a vedere la puntata di ieri (9 ottobre) di presadiretta su rai3, hanno spiegato tutto quello che c'è da sapere sull'elettrico
ho visto la puntata, ma difatto non hanno spiegato proprio tutto, perlomeno non i casi pratici che tutti dovrebbero analizzare con cura prima di passare alla vettura elettrica.
ad esempio le gargantuesche magagne che nascono quando si vuole caricare da casa ed evitare folli abbonamenti fissi per chi non ha un'utilizzo intensivo dell'auto.
quindi, ho la corrente a casa.... ma di fatto per i più la "casa" è un box/posto auto, non certo villetta con pertinenza.
e di fatto questo box può non essere pertinente alla casa.
e non ha un contatore dedicato, ma uno condiviso... anche se pertinente...
quindi nuovo contatore richiesto, BTA, in fascia 2 o 3 siamo già a 400/500 euro fissi l'anno senza usarlo, più spese della corrente usata per caricare.
il tutto si traduce nel fatto che per chi fa pochi km i costi di gestione FISSI di un veicolo elettrico, caricando da casa (illusione di risparmio sicuro) sono decisamente proibitivi.
il discorso della volpe e uva lascia il tempo che trova, se l'uva è poter andare da A a B con costi sostenibili, e non chissà quale astrusa fantasia sci-fi.
Fatevi un favore, andate a vedere la puntata di ieri (9 ottobre) di presadiretta su rai3, hanno spiegato tutto quello che c'è da sapere sull'elettrico
quindi dopo aver visto una trasmissione in tv puoi spiegare a chi ha un auto elettrica cosa voglia dire averne una...sicuro di aver individuato i soggetti giusti della favola della volpe e l'uva?...
ad esempio le gargantuesche magagne che nascono quando si vuole caricare da casa ed evitare folli abbonamenti fissi per chi non ha un'utilizzo intensivo dell'auto.
quindi, ho la corrente a casa.... ma di fatto per i più la "casa" è un box/posto auto, non certo villetta con pertinenza.
e di fatto questo box può non essere pertinente alla casa.
e non ha un contatore dedicato, ma uno condiviso... anche se pertinente...
quindi nuovo contatore richiesto, BTA, in fascia 2 o 3 siamo già a 400/500 euro fissi l'anno senza usarlo, più spese della corrente usata per caricare.
il tutto si traduce nel fatto che per chi fa pochi km i costi di gestione FISSI di un veicolo elettrico, caricando da casa (illusione di risparmio sicuro) sono decisamente proibitivi.
il discorso della volpe e uva lascia il tempo che trova, se l'uva è poter andare da A a B con costi sostenibili, e non chissà quale astrusa fantasia sci-fi.
aggiungo qualche considerazione alle parti in neretto
rai3 non ha mai fatto informazione completa ma solo propaganda per cui non mi sarei mai aspettato che presadiretta dicesse le cose che sono ma piuttosto quelle che vogliono far sapere.. è normale disinformazione (o propaganda che dir si voglia)
per il contatore non facciamo confusione..
ci sono due possibilità per la ricarica casalinga.. aderire al sistema di maggior potenza notturna (potenza gratis, consumo a pagamento con tariffa sottoscritta) per chi ha 3-4,5 kW di potenza e si puo' usare una maggior potenza con lo stesso contatore attuale (stessi fissi) ma solo se destinato alla ricarica del mezzo e solo di sera.
in questo caso, ricarica lenta ma senza aumento di costi.
https://www.arera.it/it/docs/20/541-20.htm
la sperimentazione è aperta da tempo e si chiuderà, salvo probabili proroghe, a fine di questo anno per poi passare alla fase definitiva.
ma se io fossi ignorante in materia e avessi 4,5 kW ma volessi più potenza per la ricarica dell'auto e non fossi il riccone che puo' permettersi garage a parte con impianto FV dedicato allora potrei fare un aumento di potenza.. SE mi concedessero un 10 kW monofase (e non trifase sennò mi sono fregato da solo..) passare da 4,5 kW di impegno a 10 kW in un anno mi costerebbe circa 300 euro/anno in più di quote potenza ma scenderebbero alcuni costi variabili (anche se di poco).
fare invece un contatore altri usi da 6kW per il garage sarebbe invece una follia fra costì di posa e maggiori costi fissi (un BTAU è molto costoso rispetto ad un BTUD).
per la volpe e l'uva credo parlasse di se stesso.. molti possono ma non vogliono.. che è l'opposto.. io sto cercando ma non trovo niente che giustifichi uno spreco di soldi simile perchè è bello viaggiare in qualcosa che ci piace e che ci fa felici a prescindere dal costo (che comunque deve essere ragionevole) ma come guidavo la panda 45s negli anni '90 così so che da A a B ci si va lo stesso e se devo spendere di più devo avere qualcosa di più e questo qualcosa non puo' essere un debito in banca e basta.. e in questo periodo mi pare che si faccia di tutto per dirci che dobbiamo indebitarci per un "futuro migliore" solo che non si vede ne il futuro migliore ne un presente migliore ma solo un debito più grande per fare la stessa cosa che si fa oggi tanto che sto guardando l'usato che a prezzi molto minori delle nuove elettriche fa le stesse cose con più qualità per prezzo
ma condivido il tuo ragionamento
Avendo 2 elettriche in famiglia, di cui una da oltre 4 anni, non ho bisogno della trasmissione
Quella serve per togliere dubbi e paure a chi non è bene informato
Quante volte ricarico al 100%: una decina all'anno, quando faccio un viaggio lungo ma non così lungo da aver bisogno di una ricarica
Come ricarico normalmente: a casa o in ufficio
Quanto consumo a 130 (110 non saprei, in autostrada sto più sui 160): 250-300Wh/km con una e 220-250Wh/km con l'altra
A 160 i consumi sono alti, non ho problemi ad ammetterlo 😂 diciamo sui 350Wh/km
Le batterie sono tutte e due da circa 100kWh
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".