Renault Twingo: l'auto elettrica a poco più di 20 mila euro
di Rosario Grasso pubblicato il 26 Aprile 2022 nel canale Auto ElettricheAbbiamo provato la nuova Renault Twingo electric, la quale, insieme alla Dacia Spring, è ora l'auto elettrica più economica. Ecco le nostre considerazioni su prestazioni, consumi, funzionalità e altro. Anche in video
Renault Twingo electric è l'ultima generazione della citycar francese appartenente al segmento A. È arrivata sul mercato circa un anno fa ed è basata sulla piattaforma Edison, la stessa della Smart forfour. Forte del suo prezzo di attacco di 22.750 € può essere considerata una delle auto elettriche più economiche, insieme alla Dacia Spring, pur in presenza di prestazioni e autonomia superiori rispetto alla stessa Spring (la quale è basata su un'altra piattaforma, Renault CMF-A).
La Twingo è un'auto piccolina e agile, perfetta per gli spostamenti urbani. Vanta specifiche superiori alla stessa forfour, visto che il pacco batteria è da 22 kWh (21,3 realmente utilizzabili) al posto di quella da 17 kWh della forfour. Parliamo di un veicolo con potenza pari a 60 kW (82 CV) che, garantisce, secondo i dati Renault un'autonomia fino a 270 chilometri per quanto riguarda il ciclo urbano in riferimento alle rilevazioni WLTP.
In realtà, secondo i nostri test, il dato sull'autonomia va visto secondo una prospettiva leggermente differente. Soprattutto perché dipende da una moltitudine di fattori: in primis, dalle abitudini di guida del conducente, ma anche dalle temperature esterne e di esercizio della batteria, oltre che del tipo di percorso da realizzare. È poi determinante anche la frenata rigenerativa, presente sulla Twingo electric in tre modalità, con conseguente efficienza del freno motore più o meno marcata.
Per abilitare la frenata rigenerativa basta, quando si è in moto, spostare la leva del cambio verso sinistra. La modalità B3, quella in cui il freno motore è più intenso, si abilita quando l'autonomia della batteria scende almeno al 98%. Il conducente avverte subito una resa del freno motore differente, che può combinare con uno stile di guida diverso dal tradizionale dove si fa raramente uso del freno e si bilancia il moto dell'auto con l'acceleratore in qualsiasi circostanza.
Renault Twingo electric è un'auto pensata per permettere a chiunque di salire a bordo e subito di avere la completa padronanza del veicolo. È per questo che non troviamo una frenata rigenerativa particolarmente aggressiva ed è per questo che il veicolo non diventa mai di tipo "One Pedal": in altre parole, capiterà in molte occasioni di dover agire sul pedale del freno. Fermo restando questo presupposto, però, la frenata rigenerativa c'è, ed è molto utile, soprattutto nei tratti urbani.
Il conducente deve imparare a districarsi nel traffico usando la modalità B3 e dosando le decelerazioni senza ricorrere al freno. Se lo farà allora sarà in grado di ottenere autonomie paragonabili a quelle indicate da Renault. Nel tratto urbano, secondo le nostre rilevazioni, dunque, ci si spinge anche oltre i 200 chilometri, mentre la Twingo Electric scende a poco meno di 200 chilometri nel tratto misto e supera a fatica i 100 chilometri di autonomia se si tratta unicamente di guida in autostrada quando si superano i 110 km/h.
Siamo piuttosto approssimativi con queste indicazioni perché, come detto, l'autonomia dipende da una moltitudine di fattori. L'hub posto subito dietro al volante ci mostra uno schema sul consumo energetico dell'auto ripartito in tre sezioni. Se ci manteniamo nella sezione centrale ci troviamo nelle condizioni "Eco", ovvero di consumo moderato. Se ci spostiamo a destra andiamo in "Power", quindi stiamo consumando molto la batteria, mentre se stiamo a sinistra siamo in "Charge", stiamo ovvero ricaricando la batteria tramite freno motore.
Ecco, il "trucco" è quello di non andare mai in "Power", perché così facendo ci ritroviamo nelle condizioni in cui difficilmente ci spingeremo oltrre i 100 chilometri di autonomia. Tutto questo rende Twingo electric un buon veicolo per i brevi tratti, ottimo per il percorso casa-lavoro, ma molto meno indicato per la famiglia e quasi del tutto sconsigliato per i lunghi viaggi, perché il tempo necessario ai trasferimenti si diluirebbe eccessivamente.
Il consumo medio della Twingo elettrica è di 14 kWh / 100 km, pur scendendo ai fatidici 16 kWh in quei casi in cui si viaggia prevalentemente in "Power". In altri termini, in condizioni di guida reali, in città, la Twingo Electric percorre circa 7 km/kWh, mentre su percorsi extraurbani si scende a 6,5 km/kWh. In autostrada, come tutte le elettriche, soffre un pochino di più, non andando oltre i 5,6 kWh. Inoltre, esauriti i 95 km percorribili, l’elettronica limita la velocità a 80 km/h permettendo di viaggiare ancora per 20 km.
Il consumo della versione a benzina, che costa circa 10 mila euro in meno, invece, è di 15,38 km/l, portando l'autonomia a oltre 500 km con un pieno grazie al serbatoio da 35 litri. Sono dati che ci porterebbero a spendere circa 30 euro al mese di elettricità, contro i circa 65 euro necessari per il carburante.
Anche in questo caso si considerino queste cifre come approssimative, perché dipendono dalle fluttuazioni del costo di energia e carburante, sempre più importanti nel recente periodo per i tristi fatti che sconvolgono la cronaca internazionale. Si tratta quindi di un investimento iniziale maggiore (ma bisogna considerare gli incentivi) a fronte di margini di recupero piuttosto importanti nel lungo periodo, considerando anche gli importanti risparmi che i veicoli elettrici consentono di maturare in termini di tagliando, bollo e assicurazione.
In questo ragionamento, inoltre, bisogna considerare anche la batteria e il tipo di architettura che la alimenta. Come abbiamo detto, Renault ha optato per un pacco batteria da 22 kWh. È realizzato da LG Chem, ha raffreddamento a liquido e si compone di 96 celle organizzate in 8 moduli da 12 ciascuno. Ha un’architettura da 400 Volt e un peso totale di 165 kg, mentre il peso complessivo in ordine di marcia si attesta sui kg 1168.
L'architettura a 400 Volt alla base del sistema di ricarica di questa batteria è un dato determinante, che differenzia Renault Twingo electric dalle altre auto elettriche del suo segmento. Questo infatti ci permette di ricaricare, se la colonnina lo consente, a 22 kW, il che riduce i tempi di ricarica a solo un'ora, o poco più. Alla massima potenza, infatti, la Renault Twingo Electric permette di recuperare fino a 80 km di autonomia con una ricarica di 30 minuti e passa da 0 a 100% in 90 minuti.
Se ricarichiamo a casa con una connessione trifase 220V capace di spingersi fino a 11 kW, invece, servirà ovviamente circa il doppio del tempo, quindi 30 minuti per ripristinare 40 km. In altri termini, come tutti i veicoli elettrici, Renault Twingo electric andrà ricaricata in tutte le occasioni utili in cui il veicolo è fermo, senza preoccupazioni che questo possa danneggiare la resa della batteria nel lungo periodo, perché una soluzione del genere si degrada molto più lentamente rispetto, ad esempio, alla batteria agli ioni di litio che abbiamo nello smartphone.
La batteria della Twingo electric si trova nel pianale del veicolo, mentre il motore è posizionato sulle ruote posteriori, trattandosi di un'auto a trazione posteriore. La presenza di quest'ultimo in prossimità del bagagliaio, riduce considevolmente le dimensioni di quest'ultimo. Abbiamo realizzato il nostro test consueto con le valigie (come vedete nel video) e siamo riusciti a posizionare solo due trolley, virtualmente due trolley e mezzo, nel bagagliaio della Twingo.
La Renault Twingo electric offre in soli 361 cm un abitacolo discretamente accogliente, ma è proprio la capacità di carico a risultare molto sacrificata arrivando a 174 litri con i sedili posteriori in posizione d’uso, che possono diventare 219 ponendo gli schienali più in verticale. Reclinando i sedili, invece, si arriva a 980 litri. Numeri, insomma, che confermano ancora una volta come l'auto elettrica di Renault sia poco consona per i lunghi viaggi.
La trazione elettrica, invece, offre altri vantaggi interessanti per quanto riguarda lo spunto in accelerazione e la coppia. La velocità massima è di 135 km/h con accelerazione da 0 a 100 km/h in circa 12 secondi. Grazie alle maggiore coppia (160 Nm) è un'accelerazione che con il motore termico si ottiene con veicoli con 20 o 30 CV in più. Avremo, dunque, sempre potenza sufficiente per i sorpassi o le salite, con il veicolo che è molto agile anche per le sue dimensioni ridotte, il volante leggerissimo e il raggio di svolta molto breve. Tutti aspetti che rendolo la Twingo electric un’auto ottima in città e nei parcheggi.
In accelerazione, dunque, equivale a un veicolo termico di segmento B, con cui la Twingo elettrica, però, condivide anche il prezzo. Inoltre, Twingo electric ha pochissime, o nulle, dotazioni dal punto di vista dei sistemi di assistenza alla guida. Infatti, la frenata automatica d’emergenza, particolarmente utile in una vettura da città, non c’è neppure come optional. Per quanto riguarda i sistemi per il mantenimento intelligente della corsia, sulla versione da noi provata, Urban Night, abbiamo solo un segnale sonoro, ma niente che prenda il controllo del volante per riportarci al centro della corsia.
Non c'è neanche il cruise control adattivo, ma solo la possibilità di impostare un cruise control normale, che mantiene il veicolo a una certa velocità senza adeguamenti sulla base della presenza degli altri veicoli, così come il limitatore di velocità, che ci impedisce di superare un certo limite. Entrambi si impostano con due pulsanti fisici che si trovano sulla plancia, mentre le velocità possono essere poi regolate con i pulsanti posti sul volante. Il Lane Departure Warning, invece, si può disabilitare con un pulsante posto nella parte sinistra dell'abitacolo, mentre le funzionalità di parcheggio assistito riproducono dei segnali acustici nel momento in cui dovessimo approssimarci troppo rapidamente a degli ostacoli in fase di manovra, considerando che potremo fare affidamento anche sulla telecamera posteriore per vedere cosa si trova dietro al veicolo.
Parlando ancora di interni, troviamo lo schermo touch da 7” per l’infotainment al centro della plancia, mentre rivestimenti movimentati rendono l’ambiente interno piacevole e colorato. Il touchscreen è piuttosto minimale, con funzionalità classiche come il navigatore (che funziona senza la necessità di installare lo smartphone) e la radio. Più interessante lo schema che mostra l'area raggiungibile con l'attuale stato di carica della batteria, suddiviso tra Standard ed Eco.
Quest'ultima è un'altra modalità di guida, che si attiva tramite l'apposito pulsante sulla plancia. La modalità Eco inibisce la possibilità di utilizzzare l'acceleratore fino in fondo, evitando al conducente meno sensibile di consumare troppo rapidamente la batteria. Di solito preferiamo non farvi ricorso e fare affidamento alla nostra sensibilità sui pedali per regolare l'acceleratore senza sconfinare in "Power". Fatto sta che i veicoli moderni che devono fare i conti con l'autonomia dispongono sempre di questo tipo di dotazioni in modo da incoraggiare il conducente a guidare in maniera accorta, e gravare il meno possibile sulla batteria: rientra anche la frenata rigenerativa, che spinge a usare il meno possibile i freni a disco e dissipare energia che invece potrebbe essere usata per ricaricare la batteria.
La Renault Twingo Electric è omologata per quattro persone, che si trovano abbastanza a loro agio, come nella versione a benzina. La posizione di guida è comoda per una citycar; ben fatto il sedile, con la seduta e lo schienale in tessuto, e il resto in similpelle. I passeggeri che stanno sui sedili posteriori hanno la sensazione di trovarsi in posizione leggermente sopraelevata, per il discorso che abbiamo fatto prima sulla disposizione del motore elettrico sul retro. Le portiere posteriori sono bloccate di default tramite una piccola levetta posta all'interno dello sportello. La versione che abbiamo avuto in prova da Renault è di tipo Urban Night, con estetica molto accattivante e cerchi in lega, come potete vedere nel video.
A differenza degli allestimenti precedenti, la versione Urban Night costa un po' di più (a partire da 26.050 €, mentre il modello di base è a partire da 22.750 €) e offre Lane Departure Warning, Sellerie in tessuto e pelle TEP specifiche con firma "Urban Night X", Light Stripping Urban Night Black, sticker Urban Night nero sui montanti posteriori e cerchi in lega da 16".
Renault Twingo electric supporterà Power Cruise Control, come conferma un adesivo sulla carrozzeria della versione Urban Night che integra un codice QR che porta al download dell'app. Si tratta di un innovativo sistema di guida che tiene conto di variabili in funzione dell'orografia del terreno e dell'itinerario intrapreso allo scopo di percorrenza chilometrica di veicoli elettrici. Sulla Twingo da noi provata una OBD installata nel veicolo comunica tramite il nostro smartphone con Google Maps per poter gestire tramite quest'ultimo i tragitti e la navigazione, così come la pianificazione delle ricariche. La possibilità di condividere i dati dell'auto con quelli di Google aumenta considrevolmente il potenziale del veicolo in termini di percorrenza. PCC è già disponibile per molte auto elettriche e presto arriverà la versione compatibile con la Twingo.
In definitiva, possiamo concludere che Renault Twingo electric è un'auto molto comoda ed esteticamente piacevole, con buone prestazioni, relativamente al segmento di appartenenza, soprattutto in ripresa, e anche in salita. La frenata rigenerativa si rivela molto utile perché permette di recuperare energia nei tratti urbani e in discesa. Il limite più grande è ovviamente quello legato all'autonomia, perché si superano i 200 chilometri solo in situazioni molto particolari, come abbiamo visto. Un dato che non ci consente di consigliare la Twingo electric per le esigenze di famiglia (a meno di possedere una seconda auto) o per i lunghi viaggi. Anche in considerazione del fatto che gli spazi sono molto limitati, a cominciare dal bagagliaio.
Però, Twingo electric rimane, insieme alla Dacia Spring, l'auto elettrica meno costosa oggi sul mercato. Se volete provare a saggiare le nuove forme di mobilità elettrica senza svenarvi può essere una soluzione molto valida, anche in considerazione degli incentivi governativi in arrivo.
157 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoE sempre stando a quanto scritto nell'articolo ci vorrebbero 23,8 ANNI per arrivare al pareggio con questa elettrica... Un tempo che richiederebbe come minimo 1 sostituzione di pacco batteria, come minimo...
Vedete voi se l'elettrico è maturo..
E sempre stando a quanto scritto nell'articolo ci vorrebbero 23,8 ANNI per arrivare al pareggio con questa elettrica... Un tempo che richiederebbe come minimo 1 sostituzione di pacco batteria, come minimo...
Vedete voi se l'elettrico è maturo..
Se ragioniamo con i numeri c'è qualcosa di più conveniente del benzina: il GPL.
1) Costa 1000 euro più del benzina (ma non paghi il bollo quindi in 5 anni solo col bollo vai a pari).
2) rispermi sempre anche con pochi Km, più nei fai più risparmi.
E sempre stando a quanto scritto nell'articolo ci vorrebbero 23,8 ANNI per arrivare al pareggio con questa elettrica... Un tempo che richiederebbe come minimo 1 sostituzione di pacco batteria, come minimo...
Vedete voi se l'elettrico è maturo..
Quanto viene un cavallo? Quello lo lasci nel prato a mangiare non costa niente
Produrre batterie e' altamente inquinante e produrre energia elettrica al momento pure. Paradossalmente la benzina e' la scelta che inquina molto di meno se si fanno non troppi chilometri (meno di 15 mila l'anno).
Questa spinta verso l'elettrico necessita di molte piu rinnovabili anche solo per essere conveniente da un punto di vista di inquinamento.
Ah, e ovviamente questi confronti reggono solo se si comprano macchine nuove. Chiaro se ne avete una, la scelta piu ecologica e' NON comprarne un altra, che sia a benzina o elettrica ma usare quella che avete, anche se inquina assai.
Al solito commento che paragona fischi con fiaschi... Qui si paragonano 2 auto UGUALI ma con alimentazione diversa e prezzo.. Prezzo che in un caso è il doppio dell'altro con evidenti limiti di utilizzo.. Se poi ad alcuni fa piacere buttare nel water 10.000 euro e avere 100 km di autonomia ma l'anima ecologista (falsa) a posto allora alzo le mani e posso solo dire , godetevela!
Credo facessero lo stesso discorso quando sono uscite le prime auto, perché spendere per una carrozza motorizzata quando quella col cavallo faceva le stesse cose senza doverci mettere la benzina?
Se nessuno avesse comprato quelle carrozze motorizzate te oggi non avresti una macchina ma un cavallo
Se nessuno avesse comprato quelle carrozze motorizzate te oggi non avresti una macchina ma un cavallo
Ed ecco la solita risposta, che confronta fischi con fiaschi... I cavalli hanno avuto modo di convivere con le carrozze motorizzate per DECENNI, fino al momento in cui è stato più conveniente utilizzare quest'ultime.. Tra l'altro uno dei problemi per i quali si volle sostituire i cavalli erano le deiezioni, che portavano letteralmente diversi cm di M...A sulle strade, con conseguenti problemi sanitari.. Articoli dell'epoca (cerca un pochino) prevedevano che città come Londra o Parigi sarebbero stata sommerse da 1 metro di M...A entro il 1950 se non si fosse trovata una soluzione... Ad oggi non mi risulta sia mai successo, tanto per ricordare come le sirene allarmiste non siano un novità anche in riferimento a quanto viene raccontato oggi.
Per concludere , se una tecnologia non è matura per quale ragione devo flagellarmi? Quando e se lo sarà il passaggio avverrà naturalmente, come in passato per ogni tecnologia.
Se il tuo assunto fosse vero chiediti come mai oggi non abbiamo tutti il mini disk Sony....
Allora perchè imporre qualcosa di immaturo e decantarlo alla stregua di qualsiasi calcolo matematico sensato?
La risposta trovala da solo, io me la sono data ma non la condivido.
anche una termica in città fa pena e fuori se la cava meglio ma la metà ?.. vero che questa non è una vettura pensata per andare in autostrada e tanto meno uscire da una città (nonostante i 20 mila euro..) ma.. non puoi fare vicenza-verona perchè rischi di restare a piedi (60 km + i tragitti da fare) ...
mi pare buffo.. ma resto curioso del perchè ci sia una perdita di efficienza così elevata passando da 40 km/h in città a 110 in autostrada.. merito (in città della ricarica in frenata che "falsa" la reale efficienza del motore elettrico ? o mi sfugge qualcosa in generale ?
anche una termica in città fa pena e fuori se la cava meglio ma la metà ?.. vero che questa non è una vettura pensata per andare in autostrada e tanto meno uscire da una città (nonostante i 20 mila euro..) ma.. non puoi fare vicenza-verona perchè rischi di restare a piedi (60 km + i tragitti da fare) ...
mi pare buffo.. ma resto curioso del perchè ci sia una perdita di efficienza così elevata passando da 40 km/h in città a 110 in autostrada.. merito (in città della ricarica in frenata che "falsa" la reale efficienza del motore elettrico ? o mi sfugge qualcosa in generale ?
Succede con tutte le elettriche in generale, quelle con più aerodinamica vanno un po' meglio ma anche una Model 3 Long Range dai 560 km promessi nel WLTP in autostrada arriva al massimo intorno ai 350 portando la batteria allo 0% .. Sempre che non sia anche molto freddo, altrimenti 300 km.. Questa è la realtà che cercano di venderci come innovativa..
Il paragone non regge.
Con un cavallo fai 50 Km al giorno e a 5-6 Km/h e mantenerlo a casa (se hai lo spazio) costa 3-400 euro all'anno.
Io con 400 euro di gpl faccio circa 7000 Km.
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