Rivoluzione sicurezza stradale: corso di rianimazione per avere la patente
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 29 Gennaio 2025, alle 12:31 nel canale Urban MobilityLa proposta di legge "Cardiosecurity" mira a introdurre un corso di rianimazione cardiopolmonare e l'uso del defibrillatore come requisiti per ottenere la patente di guida, con l'obiettivo di formare cittadini in grado di intervenire efficacemente in caso di arresto cardiaco.
51 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSe cambiassero le regole chissà quante patenti in meno? Che poi, potrebbe capitare per strada a piedi...
Legarlo alla patente, o alle scuole, almeno sulle informazioni basiche come la chiamata al 112 sarebbe il minimo
Anche meno...
Non puoi far fare un corso del genere a tutti, non tutti sono pratici.
Capisco il defibrillatore ma addirittura il massaggio cardiaco se lo fai a soggetti fragili o con fratture costali o allo sterno rischi di fare un disastro !
L'ideale sarebbe la revisione della patente ogni 2-3 anni per tutti e il rinnovo di tale solo dopo aver superato la prova di rianimazione, ma così sappiamo benissimo che in molti non riusciranno a rinnovarla o molto probabilmente si tornerà a chiudere un occhio quì e là con il rischio che in caso di incidenti questi la pratichino in modo errata.
Sono un Formatore ANPAS ed IRC e svolgo servizio di soccorso come volontario da 30 anni: le tecniche di BLS-D possono essere insegnate praticamente a tutti a partire con corsi anche di poche ore ( IRC ).
Per imparare un buon massaggio cardiaco ( MCE ), manovra fondamentale nella rianimazione, bastano 20 minuti di pratica ed altri 20 minuti per imparare ad usare il DAE.
Ricordati sempre che quando si pratica un MCE siamo in uno scenario di massima urgenza dove l'obiettivo è pompare quanto più sangue ossigenato al cervello. La rottura o il dislocamento di una costola sono danni collaterali considerati ammissibili.
Ma smettila! Sei un formatore, cacchio vuoi saperne? Qui sopra gente informatissima ha appreso in ascensore o alla macchinetta del caffè che se uno ha un arresto e gli rompi un foruncolo col massaggio vai in galera e ti mangiano la casa.
Questo caso è ben spiegato nei corsi di rianimazione.
Il concetto è: meglio paralizzato che morto.
La rianimazione si applica in assenza di respiro o battito, quindi la morte è inevitabile.
I corsi che ti abilitano all'uso del defibrillatore e alla rianimazioni durano una mattina e sono più che sufficienti per imparare le basi.
In sostanza devi: o pompare fino a che non arriva l'ambulanza e/o attaccare il defibrillatore per provare a far ripartire il cuore.
Delicate? Mah!! Per come deve essere eseguito un massaggio cardiaco esterno non c'è nessun rischio di lesionare o danneggiare ulteriormente la spina dorsale visto che avviene su un piano rigido, impedendone la flessione.
Per imparare un buon massaggio cardiaco ( MCE ), manovra fondamentale nella rianimazione, bastano 20 minuti di pratica ed altri 20 minuti per imparare ad usare il DAE.
Ricordati sempre che quando si pratica un MCE siamo in uno scenario di massima urgenza dove l'obiettivo è pompare quanto più sangue ossigenato al cervello. La rottura o il dislocamento di una costola sono danni collaterali considerati ammissibili.
Il problema non è imparare a farlo ( anche se NO, non è per chiunque )
Ma dubito che dopo anni che non lo pratica poi se lo ricordi.
Specialmente poi in uno stato di panico.
[B][COLOR="Red"]Il problema è quando una persona nel panico non è in grado di diagnosticare un arresto cardiaco e applichi il massaggio cardiaco a prescindere dalla condizione del paziente che hanno investito.[/COLOR][/B]
Specialmente poi in uno stato di panico, quindi NON lucido.
Ma dubito che dopo anni che non lo pratica poi se lo ricordi.
Specialmente poi in uno stato di panico.
Il problema non sono i danni collaterali.
[B][COLOR="Red"]Il problema è quando una persona nel panico non è in grado di diagnosticare un arresto cardiaco e applichi il massaggio cardiaco a prescindere dalla condizione del paziente che hanno investito.[/COLOR][/B]
Specialmente poi in uno stato di panico, quindi NON lucido.
Ma non è che sei obbligato a fare la rianimazione se non te la senti.
In ogni caso il primo passo è chiamare il 118 che ti guida nel riconoscere la condizione del paziente e a inviare i soccorsi.
Però non vedo il motivo per non fare un corso del genere, che io personalmente farei fare in quinta elementare.
Specialmente poi in uno stato di panico, quindi NON lucido.
il problema non esiste in quanto non è obbligatorio fare la RCP e nessuno ti arresta per omissione di soccorso.
Viceversa, se sei stato formato e te la senti, è giustissimo farla.
Per cui la persona nel panico di cui sopra può tranquillamente chiamare i soccorsi e amen, anche nel caso avesse fatto la formazione ma non se la sentisse (per via del panico, ad esempio).
Il senso di formare la gente è banalmente aumentare la probabilità che una persona formata sia disponibile e possa aiutare gli altri in caso di eventi di questo tipo.
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