Colpaccio di Gogoro: si allea per portare in Cina il suo scambio batterie. Pronti tre scooter elettrici
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 11 Ottobre 2021, alle 13:37 nel canale Urban Mobility
Dopo l'incredibile successo a Taiwan, Gogoro si espande in Cina, tramite la partnership con due produttori locali di scooter elettrici. Così il suo sistema di scambio batterie può crescere esponenzialmente
Di recente vi avevamo parlato di Gogoro, e di come il suo sistema di scambio batteria per piccoli scooter elettrici andasse alla grande. Ecosistema però vincolato ai confini del Paese d'origine di Gogoro: Taiwan. Ora l'azienda, nata anche da ex dipendenti di HTC, cerca il colpaccio, con un'espansione nel mercato più grande del mondo per quanto riguarda i ciclomotori elettrici, ovvero la Cina.
Non lo fa però entrando direttamente nel mercato con i suoi scooter, ma piuttosto creando una nuova società, in collaborazione con due produttori locali importantissimi. Il primo è Yadea, che in Cina è un leader nella produzione di scooter elettrici, e il secondo è DCJ, noto per scooter classici, ma che in virtù di questa nuova partnership ha già pronto un nuovo modello a batteria.
La nuova società si chiama Huan Huan, ed utilizzerà una esatta copia delle stazioni di scambio batteria di Gogoro, che quindi fornisce direttamente il know-how e il form factor del suo sistema. Sia le stazioni che i moduli batteria sono infatti identici a quelli originali usati per le strade di Taiwan.
I clienti dei due produttori cinesi arriveranno presso le stazioni di scambio con la batteria quasi scarica, e il sistema riconoscerà lo scooter tramite Wi-Fi. A quel punto l'utente non dovrà far altro che inserire in uno slot vuoto la sua batteria scarica, e prelevarne una completamente carica, con una sosta di meno di un minuto.
Il servizio inizierà nella regione del Hangzhou, per poi espandersi su tutto il territorio cinese, con milioni di potenziali clienti.
4 Commenti
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Mi sembrava di averlo già visto da qualche parte
Però sono stati furbi, hanno invertito i poli nel logo
...li ci penserà Apple a fargli causa....
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