Un nuovo tipo di treno elettrico punta a portare il servizio ferroviario dove oggi non può arrivare
di Rosario Grasso pubblicata il 26 Gennaio 2022, alle 12:31 nel canale Trasporti elettrici
Il progetto è condotto da tre ex ingegneri di SpaceX e riguarda un prototipo di veicolo che promette di portare progressi nell'autonomia e nella tecnologia delle batterie all'interno del settore dei trasporti ferroviari
Parallel Systems è una startup fondata da tre ex ingegneri di SpaceX che, negli ultimi giorni, ha rivelato il progetto su cui sta lavorando da diverso tempo. La startup punta non solo a elettrificare le tratte ferroviarie esistenti, ma anche a effettuare consegne in posti attualmente non serviti tramite ferrovia. Un progetto senz'altro molto ambizioso che mira a innovare in un settore, quello dei trasporti su rotaia, che, al di là di qualche cambiamento secondario, è piuttosto statico da diversi anni.
Verso i treni elettrici e intelligenti
Il treno di Parallel Systems è dotato di locomotiva alimentata a batteria, superando quindi il propulsore diesel-elettrico di precedente concezione. Inoltre, ciascun vagone è a sua volta alimentato da un motore elettrico e a trazione autonoma. Questi concetti sono in realtà alla base di tutti i progetti futuri di treni elettrici, ma faticano ad acquisire una forma concreta per via di processi troppo lenti.
Parallel Systems, però, non si ferma a questo. Ciascuno dei suoi veicoli ferroviari, infatti, è costituito da un pacco batterie, da motori elettrici, quattro ruote e una dotazione di sensori che gli consentono di procedere in guida completamente autonoma indipendentemente dalla locomotiva. Questi veicoli sono in grado di trasportare i container con le dimensioni e il peso standard richiesti dall'industria.
Due veicoli elettrici di Parallel Systems si posizionano ai lati di un container che, per mezzo di una gru, viene posizionato in centro. Il sistema di guida autonoma permette loro di evitare gli altri treni sulle tratte ferroviarie percorse o eventuali ostacoli. Un sistema che offre, quindi, vari tipi di vantaggi, come la possibilità di smistare i cargo in maniera efficace, verso le zone dove servono effettivamente, e avere sulle rotaie dei plotoni di veicoli più piccoli rispetto a un tradizionale treno.
L'obiettivo di Parallel Systems è dunque quello di mettere le ferrovie nelle condizioni di trasportare le merci che attualmente vengono gestite dalle aziende di autotrasporti. I veicoli ferroviari della startup possono percorrere fino a 800 chilometri con una singola carica e una coppia di veicoli può trasportare container con peso fino a 29.000 kg. Dotati di tecnologia di computer vision, questi veicoli dovrebbero potersi muovere in autonomia in quasi tutte le circostanze ma, perlomeno all'inizio, una squadra di operatori umani dovrà supervisionarli a distanza.
La startup ha un prototipo di prima generazione già in funzione su un tratto ferroviario di prova nel sud della California e l'azienda sta attualmente lavorando su una seconda generazione del prototipo. Con la terza versione, Parallel Systems spera di essere pronta per l'inizio della produzione.
Naturalmente il progetto di Parallel Systems non può funzionare da solo, ma necessita di un forte adeguamento alle tratte ferroviarie attuali. Innanzitutto, bisognerà installare nuove infrastrutture per trasferire i container sui veicoli elettrici e poi assicurarsi che le tratte siano compatibili con il sistema di computer vision.
Inoltre, ed è un problema non da poco, bisognerà trovare gli spazi all'interno delle affollate programmazioni dei trasporti ferroviari per poter inserire i treni elettrici di Parallel Systems. Non tutti i sistemi ferroviari sono così flessibili per poter accogliere un tale cambiamento.
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39 Commenti
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Il problema, secondo me, di questa soluzione è semmai il fatto di non avere più un treno con 30 container ma 30 mini treni che vanno a congestionare la rete.
Potrebbe essere un buon sistema interno negli scali ferroviari.
Quindi 50 container che devono essere portati a 500Km dal porto di sbarco o dalla piattaforma logistica li caricheresti su 50 Tir?
Dove sarebbe l'economia? E la sicurezza visto come sono affollate le strade e le autostrade? I Tir servono, o dovrebbero servire, solamente per l'ultimo tratto finale del viaggio di consegna delle merci stivate nel container.
Venendo a questi carrelli motorizzati, non capisco come possano gestire autonomamente il loro tragitto... Le linee ferroviarie, almeno qui in Europa e nei paesi dove il trasporto ferroviario è ben sviluppato, sono gestite centralmente da un supervisore che dirige il traffico in base alla congestione della linea e alla tipologia di convogli che la stanno impegnando su una particolare tratta.
Ed in caso di guasto questi carrelli come comunicherebbero con il gestore della rete; ed in caso di violazione di un segnale di stop per malfunzionamento del sistema di controllo marcia come verrebbe arrestato il convoglio?
si infatti sono stati dei cretini quelli della ffs a spendere più di 12 miliardi di franchi per scavare più di 100 km di roccia per posare giusto un paio di binari bastava che compravano dei tir tanto con 11 miliardi ne compravi di tir e gasolio
Servono comunque i binari, il problema principale è quello. Se ci sono già si possono usare i treni attuali, se non ci sono, a cosa serve questa cosa? Prevedono di costruirli via via? Boh.
https://www.youtube.com/watch?v=nJNvpG5gktM
Oltretutto nel bel paese ormai i treni non vanno più neanche dove i binari ci sono
Esatto. Questa "tecnologia" creerebbe molti problemi nel ramo safety: sono molto curioso di sapere che soluzione adotteranno e soprattutto come la certificheranno. Per ora la normativa non permette di fare una roba del genere, chissá in futuro.
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