Un nuovo tipo di treno elettrico punta a portare il servizio ferroviario dove oggi non può arrivare
di Rosario Grasso pubblicata il 26 Gennaio 2022, alle 12:31 nel canale Trasporti elettrici
Il progetto è condotto da tre ex ingegneri di SpaceX e riguarda un prototipo di veicolo che promette di portare progressi nell'autonomia e nella tecnologia delle batterie all'interno del settore dei trasporti ferroviari
39 Commenti
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spedire merci con più flessibilità che non un unico, pesante, lento e "logisticamente inefficiente" treno di 1000m?
servire realtà a cui serve 1 container a settimana e non 200?
Un po' come pensare ad una guida autonoma su un circuito chiuso
a parte che le ferrovie SONO circuiti chiusi (non è che chiunque si sveglia e infila un treno in linea), io non vedo grandi differenze "logiche", se non un fattore di scala.
servire realtà a cui serve 1 container a settimana e non 200?
Aspetta a dichiarare "logisticamente inefficiente" un treno di 1000m
È evidente che la ferrovia non può spostare container dalla fabbrica al terminal ferroviario.
Nelle realtà in cui serve un container a settimana, continuerà ad essere utilizzato il TIR. Se poi la provenienza/destinazione del container sia tutta TIR o con anche il treno in mezzo dipende da vari fattori quali la distanza, la presenza dei terminal ferroviari, la velocità di deperimento della merce trasportata ecc...
Ma logisticamente un treno più trasporta più efficiente è.
È evidente che la ferrovia non può spostare container dalla fabbrica al terminal ferroviario.
pochi decenni fa tutte le fabbriche avevano un binario... oggi non le servi più perchè un treno sarebbe "logisticamente inefficiente". Se invece potessi mandare/ricevere un solo container alla volta in modo semplice e senza troppi vincoli di aggregazione e di tempi...
magari mandi al "grande scalo" il tuo container con uno di 'sti cosi...
magari mandi al "grande scalo" il tuo container con uno di 'sti cosi...
Se permetti hai scritto una cosa completamente errata; potrei essere d'accordo su quelle fabbriche GROSSE nate a ridosso della ferrovia/stazioni/raccordi.
Ti faccio l'esempio di Trento (verificabile sul sito del comune, parte cartografica): fino a pochi decenni fa la stazione di Trento aveva 2 (!) raccordi ferroviari (uno per la Michelin e uno per la Whirlpool) e uno scalo merci a nord della stazione. Oggi esiste solo la stazione, ed è facile capire il motivo: il bello (o brutto) del treno in Italia è che arriva in centro città (cavoli abbiamo la stazione dei treni a VENEZIA!!! in piena laguna...): cosa non è compatibile con i centri città? il rumore e il traffico derivato da fabbriche grosse che guardacaso si sono spostate in altre zone, aree industriali lontane dal centro città e dalle stazioni ferroviari preesistenti.
Caso mai la domanda è perchè nelle nuove aree industriali non si cerchi di portare la ferrovia o piazzarle a ridosso dei binari esistenti? Sempre a Trento il vecchio scalo merci è stato dismesso ed è stato creato il nuovo Interporto RO.LA a Trento Nord.
Ma di questi esempi potrebbe esserne piena l'Italia; sono dovuti a scelte fatte decenni fa, non risolvibili con questa soluzione californiana, ma con nuove scelte che devono durare decenni.
Ti faccio l'esempio di Trento ...
veramente il tuo esempio conferma quanto ho scritto in modo preciso e puntuale
poi che la cosa sia stata dismessa, concordo con te. Questi "trenini autonomi" potrebbero riportare l'interesse sul portare il ferro alle industrie mediopiccole-medie
https://www.rfi.it/it/Sicurezza-e-t...ologie/ccs.html
A questa pagina c'è una bella cartina con le linee ferroviarie: guarda che buchi enormi di territorio non coperto dalla rete e pensa a quante zone industriali ci sono in quelle aree...
insomma, metaforicamente c'è da innovare più il sw che l'hw...
spedire merci con più flessibilità che non un unico, pesante, lento e "logisticamente inefficiente" treno di 1000m?
Oggi come oggi le merci viaggiano tantissimo su treno... Tranne che in Italia, dove, nei decenni precedenti, si è deciso di uccidere il trasporto su ferro a vantaggio del trasporto su gomma per interessi di pochi.
Vedi anche la quantità immonda di linee ferroviarie stupidamente soppresse negli anni 60-70-80 a favore del trasporto su gomma.... Lo stesso che oggi è al collasso e si vuole riportare tutto su ferro, ma ormai sulle vecchie linee ci hanno fatto case e strade... Una scelta più imbecille e meno lungimirante non potevano farla.
In Europa è l'esatto opposto. Oggi si stanno facendo investimenti su investimenti per ribaltare la situazione e riportare l'Italia ai livelli europei.
Il vincolo è dato dalla necessità di avere un'infrastruttura, che non risolvi trasformando un treno da 600m in 30 vagoncini.
Ed è molto più efficiente, sicuro e, perché no, ecologico un mercione da 1500t, rispetto ai 30/40 camion necessari per sostituirlo.
Quelle realtà non sono mai state obiettivo di una rete ferroviaria. Saranno sempre e comunque servite dai camion, così come l'ultimo miglio di molte realtà. Ma tra fare solo l'ultimo miglio e avere flotte di camion che fanno viaggi da 2000/3000km, ce ne passa...
I raccordi industriali, che io sappia sono privati. Quindi se la realtà a cui serve un container a settimana vuole il suo collegamento su ferro, basta che paghi e se lo faccia costruire, come tutti.
Vista dall'esterno, sono tutti treni che vanno sui binari. Dall'interno ci sono differenze gigantesche nella gestione e nella condotta di treni (merci o passeggeri che siano), rispetto ad una metropolitana qualunque.
Ci si arriverà, certo, ma sicuramente non nel breve e nemmeno nel medio periodo.
eppure non ci sono problemi. Non vedo che differenza abissale ci sia con una ferrovia.
Parecchie....
Stai parlando di quei sistemi presenti sulle linee ferroviare che non ci vuole davvero nulla per renderli "leggibili" da un qualunque software, e che invece gli operatori umani capita di ignorare o neanche vedere con possibili incidenti, che tra l'altro sono già avvenuti in passato proprio per questo motivo?
Non saprei dire il livello di fattibilità della completa automazione, ma sulla carta la regolamentazione delle tratte ferroviarie segue schemi ben precisi e se seguiti alla lettera del tutto lineari da seguire, non vedo quale sia il problema per un sistema completamente automatizzato che non dovrebbe far altro che applicare tali schemi.
Il possibile guasto è comunque gestibile, creando sistemi che permettano di agire adeguatamente quando avvengono. Sinceramente trovo più probabile e potenzialmente pericoloso l'errore umano, che può manifestarsi per diversi motivi (inesperienza, negligenza, disattenzione, distrazione).
Il problema è l'imprevisto... Esempio? 23 Dicembre 2021: il nuovo sistema di gestione centralizzato per il controllo del nodo ferroviario di Firenze SMN è andato completamente in ciampanelle. Non tracciava più i treni e non gestiva più semafori e scambi... Gli arrivi e le partenze da SMN, così come i transiti nell'area dello snodo, sono state fatte " a mano " e " a vista "da parte dei macchinisti.
Sfiga ha voluto che anche sulla linea AV, Firenze - Roma, sia andato a donnine il sistema di controllo ERMTS e i treni usciti già con ore di ritardo da Firenze, abbiano viaggiato fino ad Arezzo a vista e velocità limitata.
Un treno completamente automatizzato non sarebbe stato gestibile e avrebbe causato ulteriori problemi.
Inoltre esistono ancora linee secondarie prive di controlli marcia avanzati, dove tutto viene gestito in base all'orario e alle coincidenze in stazione e con la segnalazione semaforica base.
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