Joby Aviation ha prodotto il suo primo eVTOL. Fondamentale la collaborazione di Toyota

Joby Aviation ha raggiunto una pietra miliare della sua storia, con il primo prototipo di eVTOL che è uscita dalla catena di produzione, che dunque si rivela pronta e funzionante. Il velivolo potrebbe essere il primo ad essere consegnato ad un effettivo cliente, se venisse mantenuta la tabella di marcia iniziale, che prevede l'inizio delle vendite il prossimo anno.

La produzione del primo esemplare coincide con la certificazione da parte della FAA americana per l'inizio dei test, cosa che comunque Joby aveva già fatto con i vecchi prototipi. L'eVTOL (decollo e atterraggio verticale) di Joby è completamente elettrico, ed è stato possibile svilupparlo così velocemente grazie all'aiuto fondamentale di Toyota.

Nel 2018 la start up aveva ricevuto un finanziamento di 100 milioni di dollari da un gruppo formato da Intel, JetBlue e Toyota. Nel 2020 il costruttore giapponese aveva però alzato la posta, guidando il round C con ben 394 milioni, su un totale di 590.

Toyota aveva anche acquisito una quota minoritaria di Joby, promettendo di mettere a disposizione il suo expertise in sviluppo, produzione, controllo dei costi e della qualità. Una collaborazione che lo scorso aprile si era ulteriormente ampliata.

Dopo i test del 2023, il prototipo Joby finirà alla base Edwards, in California, per i test con quello che sarebbe il primo cliente ufficiale, la Air Force, che ha messo sul piatto 131 milioni di dollari. Nel frattempo Joby si concentrerà anche sulla certificazione ad uso commerciale, così da poter onorare anche un altro accordo, quello con Delta Airlines, per iniziare il trasporto persone nel 2025.