H2FLY apre le porte agli aerei ad idrogeno liquido, il suo HY4 ha completato il primo volo
di Giulia Favetti pubblicata il 08 Settembre 2023, alle 19:19 nel canale Trasporti elettriciLo sviluppatore di propulsori per aerei a zero emissioni H2FLY ha posto un'importante pietra miliare sulla strada dell'aviazione a zero emissioni, pilotando con successo il volo di un aereo elettrico alimentato a idrogeno liquido anziché a gas
H2FLY, una società con sede a Stoccarda e specializzata nello sviluppo della tecnologia aeronautica elettrica a idrogeno (in particolare H2 liquido), sta perseguendo da diversi anni la mission di portare sul mercato un sistema di propulsione affidabile e con un'autonomia quanto più vicina possibile a quelli degli aerei a combustione.
E un primo passo in quella direzione la società è riuscita a compierlo, col primo volo del suo HY4 alimentato da idrogeno liquido: la notizia, rilasciata nella giornata di ieri, ha segnato un cambio epocale nel trasporto aereo.
H2FLY è un nome affermato, con all'attivo diversi primati rispetto ad altre compagnie aeree a emissioni zero; il suo aereo elettrico a idrogeno HY4, ad esempio, prima del volo con H2 liquido aveva già completato il suo volo inaugurale nel 2016, battendo un record mondiale nel 2022, superando i 7.000 piedi durante un viaggio di 77 miglia attraverso la Germania.
Grazie a quasi un decennio di esperienza pratica e progetti, la società ha raccolto il sostegno finanziario di numerosi ministeri tedeschi e del Progetto HEAVEN, un consorzio di specialisti dell'aviazione tra cui il Centro aerospaziale tedesco, sostenuto anche dalla UE, per poter dimostrare la fattibilità dell'uso dell'idrogeno liquido e criogenico in aereo.
Invece di utilizzare lo stoccaggio pressurizzato dell'idrogeno gassoso (GH2) come in passato, l'aereo elettrico HY4 (pilotato da un essere umano) era alimentato da idrogeno liquido immagazzinato criogenicamente (LH2): questa scelta ha consentito di avere un peso e un volume del serbatoio molto leggeri.
H2FLY ha spiegato che, di conseguenza, il suo sistema di propulsione a celle a combustibile idrogeno-elettriche sarà in grado di raddoppiare l'autonomia massima dell'aereo HY4, ad esempio, da 750 km a 1.500 km. Il cofondatore di H2FLY, il professor Josef Kallo, ha parlato della svolta in questi termini:
"Questo risultato segna un momento di svolta nell'uso dell'idrogeno per alimentare gli aerei. Insieme ai nostri partner, abbiamo dimostrato la fattibilità dell'idrogeno liquido per supportare il volo senza emissioni a medio e lungo raggio. Ora non vediamo l'ora di ampliare la nostra tecnologia per gli aerei regionali e altre applicazioni, iniziando la missione fondamentale di decarbonizzazione dell'aviazione commerciale".
I prossimi passi di H2FLY saranno continuare il suo percorso verso la commercializzazione e lo sviluppo dei suoi nuovi sistemi di celle a combustibile H2F-175, che dovrebbero portare gli aerei alla piena autonomia ad altitudini fino a 27.000 piedi.
Al centro di questo progetto ci sarà nuovo Hydrogen Aviation Center, sito presso l'aeroporto di Stoccarda, che aprirà il prossimo anno.
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