Entro il 2040 tutti i camion saranno elettrici, secondo studio del NACFE
di Rosario Grasso pubblicata il 12 Dicembre 2019, alle 11:21 nel canale Trasporti elettriciLo sottolinea uno studio del NACFE (North American Council for Freight Efficiency), secondo il quale diverse trasformazioni interesseranno il mercato del trasporto delle merci, fino a vedere il predominio della propulsione elettrica dal 2040 in poi
Il NACFE, un'organizzazione che stimola il miglioramento e l'ottimizzazione del trasporto merci nel Nord America, prevede che i veicoli elettrici a batteria commerciali (CBEV) e a propulsione a celle a combustibile (FCEV) saranno più convenienti a partire dal 2030, fino a diventare lo standard dell'industria dal 2040 in poi. Si tratta di un settore in grande fermento, anche per il consumo di ingenti quantità di carburante, su cui stanno investendo le principali case automobilistiche: abbiamo visto i casi di Tesla Semi, Nikola TRE e Mercedes-Benz eActros.
Il miglioramento nell'efficacia delle batterie renderà i camion elettrici il punto di riferimento nel settore degli autotrasporti, congiuntamente all'adeguamento delle rete infrastrutturale e all'adozione capillare delle colonnine di ricarica. Sarà comunque una transazione non immediata, e nei prossimi anni varie forme di propulsione alternativa rispetto a quella basata su combustibili fossili emergeranno come "ponti tra presente e futuro". Il dato emerge da uno studio pubblicato sul sito ufficiale dell'organizzazione.
Il rapporto sottolinea che nel periodo che ci separa dall'affermazione definitiva della propulsione elettrica non ci sarà una soluzione unica predominante come lo è stato il diesel fino a oggi, perché vari fattori regionali spingono il mercato verso un futuro "multifuel", dove coesisteranno molte di queste tecnologie di propulsione. "Si tratta di un settore in cui si bruciano grandi quantità di carburante, e per questo attira più attenzioni" ha detto Mike Roeth, direttore esecutivo del NACFE.
L'elemento chiave alla base del cambiamento riguarda il fatto che i veicoli con propulsione alternativa sono costruiti su misura rispetto al loro impiego. Per questo motivo, l'azienda che acquista un camion usato potrebbe non godere degli stessi benefici come avviene nell'attuale industria con predominio del diesel. "Quindi immaginiamo che la capacità di vendere camion a propulsione alternativa nel secondo e terzo mercato possa incontrare delle difficoltà" afferma Roeth.
Un grafico riassume lo studio ponendo enfasi sulla "disordinata" fase di mezzo, che ospiterà varie forme di propulsione in attesa del definitivo emergere dell'elettrico. Tra queste, il NACFE considera: veicoli elettrico commerciali a batteria (CBEV), ibrido elettrico a celle a combustibile (FCEV), gas naturale compresso (GNC), gas naturale rinnovabile (RNG), gas naturale liquefatto (GNL), propano (GPL), diesel ibrido elettrico (HDE) e diesel rinnovabile (RD).
L'affermarsi delle forme di propulsione alternativa, inoltre, sarà incentivato dalle crescenti restrizioni normative che puntano a far emergere una mobilità a emissioni zero. Un fattore cruciale è l'adattamento dell'attuale infrastruttura viaria: secondo quanto riscontra il NACFE, nel Nord America sempre più rotte sono abilitate per accogliere le nuove tecnologie, venendo incontro alle esigenze dell'e-commerce moderno. Per esempio, sempre più scenari si aprono alle consegne all'ultimo miglio con veicoli elettrici.
Allo stesso tempo, le alternative ai tradizionali motori diesel devono superare una serie di incognite legate all'affidabilità, ai costi di manutenzione, al tasso di obsolescenza, ai costi di assicurazione e all'adattabilità alle varie condizioni metereologiche. Inoltre, il passaggio alla propulsione elettrica sarà conveniente sul piano ecologico solo quando la produzione di energia elettrica sarà affidata in larga misura alle fonti di energia rinnovabili come l'idroelettrico, il solare e l'eolico.
20 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoForse c'è speranza con le cellule a combustibile.
Perché con le batterie a litio la vedo dura, sia come quantità del materiale, che come processo di raffinazione.
E poi si deve produrre l'energia per ricaricare tutte queste batterie...
si come no
se arriveranno a fare 2000 km con una carica e le ricariche si trovano su ogni distributore di benzina e con una carica veloce e il prezzo in linea con i diesel forse ma siamo lontanissimidovrebbero sanzionare chi fa previsioni sull'aria fritta
il 2040... ma se non sanno prevedere se ci saranno (come società
tra 2 anni.
A spararne tante qualcuna prima o poi la indovini
e se si ferma e scarica lì?
[U]staranno forse parlando di camion/tir olografici?[/U]
e se si ferma e scarica lì?
[U]staranno forse parlando di camion/tir olografici?[/U]
Io lo ripeto infatti, ultimamente la qualità d'erba che gira è fortemente allucinogena.
tra 2 anni.
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