Anche Nikola riceve un avviso di delisting dal NASDAQ: valore troppo basso, graziata fino a novembre 2023

Nikola Motor, le cui vicende abbiamo seguito a lungo, fin dalle truffe dell'ex CEO, per arrivare all'odierna rinascita, non sta attraversando acque tranquille. Quando sembrava che il business model potesse decollare, grazie anche alla partnership europea con Iveco, le perdite sono aumentate, costringendo il management ad azioni correttive.

Nikola sta per vendere la sua partecipazione nella joint venture con il produttore italiano, puntando sul mercato nord americano e sui camion a idrogeno, mettendo in stand by quelli elettrici, da produrre solo ed esclusivamente su ordinazione.

Queste difficoltà si sono fatte sentire in borsa, dove Nikola è entrata grazie a una SPAC. Il valore, ai tempi dell'ex CEO Trevor Milton era di 65,90 dollari ad azione, ma oggi è precipitato fino a 0,62 dollari. Un valore troppo basso, che infrange le regole del NASDAQ, come successo di recente anche a Lordstown.

Le azioni Nikola sono rimaste sotto il valore limite di 1 dollaro per 30 giorni consecutivi, ed è scattato dunque l'avvertimento di delisting. Per rimanere nella sua posizione attuale, Nikola deve avere un valore superiore a 1 dollaro per azione almeno per 10 giorni consecutivi.

Per il momento la società è stata graziata, come succede un po' a tutte, fino a novembre 2023, per avere il tempo di applicare contromisure, tra le quali potrebbe esserci il "reverse split", ovvero accorpare più azioni tra loro, diminuendone il numero sul mercato, ma con valore equivalente alla somma.