Airspeeder ha completato la prima folle gara di "auto volanti". Pronti per il campionato

Pietra miliare per Airspeeder e le sue corse di auto elettriche volanti, con la prima gara che si è conclusa con successo nel Sud dell'Australia, come un primo esempio di circuito virtuale nel cielo.

Due piloti, Zephatiali Walsh e Fabio Tishcler, si sono sfidati con gli "speeder" da 4,1 metri di lunghezza, impropriamente chiamati auto volanti. Si tratta in realtà di velivoli definiti eVTOL, ovvero una sorta di drone gigante a decollo verticale, con la "e" nel nome che sta a identificare la propulsione esclusivamente elettrica.

Anche un evento inaugurale con soli due mezzi in gara ha richiesto notevoli sforzi, con la creazione di un network locale 5G, un tracciato aereo virtuale in realtà aumentata, il tutto supportato da una stazione di controllo in loco. Il tracciato da circa 1 km di lunghezza ha visto il miglior tempo di 39 secondi, e velocità massima di circa 100 km/h. Per ragioni di sicurezza, almeno in una prima fase, i piloti saranno esclusivamente collegati da remoto, proprio come avviene con una normale gara di droni.

Anche lato piloti si è resa necessaria una minuziosa preparazione, con oltre 270 voli di prova, ore e ore di simulatore, per imparare a governare al meglio gli speeder. La gara, che per la cronaca è stata vinta da Walsh, è il preludio alla EXA Series, il campionato che Airspeeder ha previsto di portare nei cieli, e in TV, entro il 2024. I piloti per la serie non saranno ovviamente solo due. Tra i futuri protagonisti ci sarà anche Bruno Senna, che per il momento si è limitato a fare da commentatore per la gara di prova, il cui video riassuntivo abbiamo pubblicato qui sopra.

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