Veicoli ad idrogeno, anche in Italia si guarda avanti per la tecnologia Fuel Cell
di Carlo Pisani pubblicata il 05 Giugno 2019, alle 17:41 nel canale TecnologiaSi chiama semplicemente Hydro, prototipo di auto elettrica alimentata da sistema fuel cell ad idrogeno, sviluppato negli stabilimenti di Airola (BN) dal Gruppo Adler, società internazionale, con sede a Ottaviano, in provincia di Napoli, che progetta, sviluppa e industrializza componenti e sistemi per l'industria del trasporto
Si chiama semplicemente Hydro, prototipo di auto elettrica alimentata da sistema fuel cell ad idrogeno, sviluppato negli stabilimenti di Airola (BN) dal Gruppo Adler, società internazionale, con sede a Ottaviano, in provincia di Napoli, che progetta, sviluppa e industrializza componenti e sistemi per l'industria del trasporto: in collaborazione con Uniparthenope e Medio Credito Centrale, porta avanti questo progetto tutto italiano per lo sviluppo di tecnologie legate al mondo della trazione elettrica, puntando principalmente a sistemi basati sull'energia dell'idrogeno.
L'iniziativa ha lo scopo di individuare e sviluppare sul territorio soluzioni innovative per veicoli "hybrid" ad impatto ambientale zero destinati alle auto di domani:
Il progetto non punta a realizzare un modello fatto e finito da commercializzare sul mercato automobilistico, bensì una piattaforma sulla quale sperimentare, sviluppare ed approfondire la tecnologia idrogeno fuel cell, cercando strade alternative alla sempre più diffusa trazione elettrica con batterie agli ioni di litio.
Un progetto tutto italiano, con la maggior parte dei componenti di supporto e raccordo prodotti direttamente da Adler, come anche parte della scocca, realizzata in fibra di carbonio; per maggiori informazioni a riguardo vi invitiamo a visitare la pagina del Gruppo Adler.
113 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoL'iidrogeno non è un carburante. E' solo un "vettore".
In soldoni lo usi come una una "batteria".
Scindi l'acqua per produrlo e poi recuperi l'energia spesa facendolo ritornare acqua nella fuel cell.
Se consideriamo quanto sia pericioloso ed instabile l'idrogeno direi che usarlo per trasportare energia è una scleta molto discutibile.
Meglio a sto punto portare irettmante elettricità e usare le batterie.
Certo, ci sono i tempi di ricarica.. ma con l'idrogeno rischi la pelle.
non sono in grado attualmente, devono avere anche una batteria tampone... e peso in più..
L'elettrolisi è nota da secoli, ma si sta' ancora lavorando per renderla efficiente.
Ma nel mondo si estrae l'idrogeno dal petrolio, perchè è il metodo più economico.
Ma per fare un esempio, alla raffineria ENI di Marghera, producono biocombustibili utilizzando gli scarti dell'olio di recupero dei locali di Venezia.
Quel carburante lo stanno utilizzando per alimentare le barche con motore diesel: non coprono il fabbisogno completo, ma è un bell'esempio di economia circolare.
Ora nella stessa raffineria, produrranno idrogeno, sempre tramite steam reforming (il metodo più diffuso al mondo), ma usando metano invece di petrolio.
Non è una soluzione ottimale, perchè il metano è comunque un gas serra e se ne perde tanto durante l'estrazione, il trasporto ed il processo di trasformazione, ma è meglio del petrolio.
Dopo averlo prodotto, resta sempre il problema dello stoccaggio, trasporto, rifornimento e ristoccaggio nell'auto, che ad oggi, resta costoso, tant'è che le auto in commercio sono care, più di quelle elettriche e non è un problema di economia di scala.
Le batterie fuel cell costano meno di quelle al Litio, ma hanno una resa di "trasformazione" inferiore.
Si abbatte il costo delle batterie, ma si aggiunge il costo dei serbatoi "rinforzati" per l'idrogeno a 700 bar.
Se usassimo un motore endotermico "trasformato", avremmo il solito rendimento del 40% circa, quindi quei serbatoio per l'idrogeno attualmente utilizzati, poco capienti, non garantirebbero un autonomia adeguata.
L'idrogeno andrebbe meglio per veicoli come gli autobus, dove c'è molto più spazio a disposizione, ma resta il problema dei costi.
Vale l'esempio di Bolzano:
http://www.altoadige.it/cronaca/bol...lioni-1.1730510
Per non parlare delle pressioni ridicolmente elevate che servono per immagazzinare una quantità significativa di idrogeno nel serbatoio. Basti pensare che il serbatoio della Toyota Mirai ha una pressione operativa di 700 bar, mentre i serbatoi GPL normalmente sono omologati per 30 bar
in realtà, anche puntare sull'elettrico è la stessa cosa.
poche balle, l'unica strada è realizzare auto più piccole, più leggere, molto meno performanti, e usarle meno.
Non so nemmeno ogni quanto tempo vanno revisionate, perché in Italia manca la legge.
Di sicuro i soliti 4 e poi 2 anni, ma per il resto, sono in una zona d'ombra.
Già solo penso ai test sulle valvole e sulle bombole.
come con le batterie dell'elettrico... se non verrà imposta la standardizzazione, sai la sorpresa a dover buttare via l'auto dopo 10 anni perchè la batteria costa come un'auto nuova...
come per cellulari, smartphone ecc...
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