Uber e Lyft congestionano il traffico? Uno studio commissionato da entrambe lo conferma
di Andrea Bai pubblicata il 07 Agosto 2019, alle 16:41 nel canale TecnologiaI servizi di ride-hailing sembrano essere di nessun aiuto per alleviare il problema del traffico nelle grandi città americane: è quanto emerge da uno studio commissionato da Uber e Lyft
La narrativa che società come Uber e Lyft hanno da sempre proposto per sostenere la propria idea di business è quella che i servizi di ride-hailing covano le potenzialità di migliorare la qualità della vita urbana decongestionando il traffico e riducendo la necessità di possedere un'automobile. Una posizione sempre mantenuta strenuamente, anche quando sono emersi analisi e studi che evidenziano invece gli effetti negativi che questi servizi hanno sul traffico delle città.
Sono le stesse Uber e Lyft che però ora si trovano in qualche modo a dover adottare un profilo più cauto, poiché in possesso di alcuni dati emersi da uno studio che esse stesse hanno commissionato alla società di consulenza Fehr & Peers per verificare l'incidenza del volume di percorrenza dei loro veicoli (Vehicle Miles Traveled - in seguito VMT) sul traffico di sei città americane nel mese di settembre 2018.
L'analisi ha preso in considerazione alcuni grandi centri urbani statunitensi: Boston, Chicago, Los Angeles, San Francisco, Seattle e Washington DC. Per ogni città è stata osservata sia l'area regionale comprendente periferie e cittadine limitrofe, sia il centro di ciascuna regione che contiene l'area principale della città con la maggior concentrazione delle attività umane. Può sorprendere l'assenza di una città come New York, ma la Grande Mela è stata esclusa dallo studio sia per il basso tasso di auto di proprietà, sia per la capillarità e le dimensioni della rete del trasporto pubblico urbano.
Ebbene, nelle aree regionali i veicoli di Uber e Lyft contribuisccono dall'1% al 3% della percorrenza complessiva di tutti i veicoli, proporzione che cresce significativamente quando ci si concentra sul nucleo delle città: a San Francisco, per esempio, i veicoli di Uber e Lyft costituiscono il 13,4% del traffico totale, l'8% a Boston e il 7,2% a Washington DC. E ciò avviene con un complessivo aumento del traffico, non una riduzione.
Sono dati che indicano come le attività di Uber e Lyft abbiano un'incidenza più marcata in alcune città rispetto a quanto si pensasse in precedenza. Nel 2017 uno studio indipendente commissionato dalla San Francisco County Transportation Authority e che ha analizzato i flussi di traffico nella contea, ha concluso che le società di ride-hailing hanno generato il 6,5% delle VMT totali durante i giorni infrasettimanali, e il 10% nel fine settimana. I dati più recenti rilevati da Fehr & Peers mostrano invece che l'incidenza è doppia rispetto alle stime precedenti.
Lo studio ha inoltre esaminato come le varie fasi di una corsa incidano sul traffico. In media dal 54% al 62% della percorrenza dei veicoli Uber e Lyft è avvenuta con un solo passeggero, mentre un terzo circa è avvenuta senza alcun passeggero, fenomeno conosciuto con il nome di "deadheading" e che la città di New York sta cercando di combattere con la proposta di una legge che colleghi le tariffe dei conducenti al tempo che trascorrono con un passeggero nel loro veicolo.
Le due società non possono, a questo punto, negare che la loro attività abbia in effetti una ricaduta sul livello di congestione del traffico seppur ovviamente con un tentativo di ridimensionamento. Chris Pangilinan, responsabile Global Policy for Public Transportation di Uber, ha osservato: "Le ricerche mostrano che nonostante una consistente crescita nell'ultimo decennio, il traffico delle società di ride hailing è ancora marginale rispetto a tutto il resto. E sebbene esse possano contribuire ad un incremento della congestione, la loro portata è minuscola dinnanzi a quella delle auto private e commerciali".
"I veicoli personali sono il fattore più grande, con il 76% degli Americani che fanno i pendolari solo per recarsi al lavoro. Dobbiamo però anche considerare il ruolo del ride sharing nel continuare a risolvere le sfide che le città si trovano ad affrontare" ha invece commentato Peter Day, responsabile Policy and Analisys di Lyft.
As Uber & Lyft add to city traffic, lose $billions, and undermine transit, we need to ask ourselves what transportation problems they solve. New data from TNCs show that they are convenient cabs, not the transportation revolution they promised. https://t.co/tMuCAhrsop
— Janette Sadik-Khan (@JSadikKhan) 5 agosto 2019
E sulla vicenda si fa sentire, tramite Twitter e in maniera piuttosto pungente, anche l'ex commissario ai trasporti della città di New York, Janette Sadik-Khan, che afferma: "Uber e Lyft aumentano il traffico delle città, perdono miliardi di dollari e danneggiano il trasporto pubblico: dobbiamo chiederci che problemi risolvono. I nuovi dati mostrano che sono solo taxi convenienti, non la rivoluzione che promettevano".
8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infose la gente lo fa vuol dire che un minimo ci guadagna, altrimenti non ci sarebbe questa grande disponibilità
tornando IT, sarei curioso di capire le motivazioni dietro all'aumento, sulla carta ero d'accordo con la tesi di traffico ridotto o almeno uguale, non capisco come mai in realtà aumenti
convenienti anche per chi lo usa, visto che in una grande città per fare mezz'ora di taxi paghi tranquillamente 20 euro o anche di più a seconda di dove si sta andando.
dove sta scritto che un tassista deve guadagnare 50 euro l'ora? ma stiamo scherzando?
Forse il servizio attira persone che altrimenti si sarebbero spostate con i mezzi pubblici.
Se non altro Uber e Lyft servono a rendere evidente che le persone vogliono spostarsi a basso costo ma, ancor più importante, facendolo senza dover aspettare e arrivando precisamente dove vogliono arrivare (ma và!).
Il futuro quindi potrebbe essere una sorta di mix di Uber e Trasporto Pubblico: una flotta cittadina di auto elettriche leggere e a guida autonoma da 1-2 posti che vengono a prenderti all'ora designata e ti portano esattamente dove vuoi andare.
Però prima le strade devono liberarsi di quei pickup giganti, altrimenti in caso di incidente si trasformerebbero automaticamente in bare.
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Probabilmente per la maggior parte dei clienti l'alternativa era usare i mezzi pubblici quindi la conseguenza è aver svuotato un po' i mezzi e aver aumentato di diverse volte il numero dei taxi circolanti.
/cut
vero non ci avevo pensato, anche io ho usato Uber all'estero sopratutto quando i mezzi pubblici o avevano problemi o servivano combinazioni di più mezzi. Se non ci fosse stato Uber al 90% avrei preso i mezzi mettendoci molto più tempo
Se non altro Uber e Lyft servono a rendere evidente che le persone vogliono spostarsi a basso costo ma, ancor più importante, facendolo senza dover aspettare e arrivando precisamente dove vogliono arrivare (ma và!).
Il futuro quindi potrebbe essere una sorta di mix di Uber e Trasporto Pubblico: una flotta cittadina di auto elettriche leggere e a guida autonoma da 1-2 posti che vengono a prenderti all'ora designata e ti portano esattamente dove vuoi andare.
Però prima le strade devono liberarsi di quei pickup giganti, altrimenti in caso di incidente si trasformerebbero automaticamente in bare.
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bello il render. Peccato che dopo qualche giorno nelle nostre strade saranno rotte in vari punti, sporche, piene di spazzatura e con macchie di sperma ovunque se le si illumina con il luminol
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