TomTom presenta CURFER per il monitoraggio dell'automobile
di Andrea Bai pubblicata il 01 Settembre 2016, alle 09:03 nel canale Tecnologia
Un piccolo dispositivo da collegare alla porta OBD dell'automobile per monitorarne le condizioni sullo smartphone e promuovere uno stile di guida più corretto ed efficiente, con un pizzico di gamification: per TomTom si va oltre il GPS
Non solo navigatori satellitari, activity tracker o sportwatch: all'IFA di Berlino TomTom annuncia CURFER, un nuovo dispositivo che può monitorare le prestazioni della propria automobile. Portandolo in auto si occuperà di analizzare il comportamento della vettura e di offrire, sullo smartphone, una sintesi dei dati che potranno essere interpretati opportunamente per migliorare il proprio comportamento al volante e poter ottimizzare i consumi.

TomTom CURFER è in grado di misurare la forza-G e l'efficienza delle fasi di accelerazione e frenata. Tutto viene elaborato e interpretato dal dispositivo e dall'app, che offre un sistema di riconoscimento ad obiettivi che possono inoltre essere condivisi sul social network.
La società promette che l'uso di CURFER consente di risparmiare carburante e di utilizzare meglio freni e gomme, promuovendo uno stile di guida corretto e il più efficiente possibile. Il dispositivo incorpora inoltre un sistema di geolocalizzazione che permette di individuare la propria auto sulla mappa, qualora si sia dimenticato il luogo esatto del parcheggio.

Tra gli altri parametri che CURFER è in grado di tenere sott'occhio vi sono la tensione della batteria, la temperatura dell'olio, il carico del motore e altri che al momento non è possibile dettagliare ulteriormente. Il dispositivo prevede inoltre un sistema di notifica che è in grado di avvertire l'utente nel caso in cui i parametri monitorati fuoriescano dai livelli di guardia.

TomTom CURFER deve essere collegato all'automobile mediante la porta On Board Diagnostics che è presente nella maggior parte delle vetture costruite a partire dal 2011 e si interfaccia con lo smartphone tramite la tecnologia Bluetooth. La disponibilità per il mercato italiano è prevista entro la fine dell'anno, ad un prezzo non ancora rivelato.
5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIo ho diversi diagnostici generici elm327, e questi non fanno nulla, al massimo possono cancellare la lista guasti...
Per agire a livello più basso, tipo azzerare i parametri della centralina, effettuare rigenerazioni, ecc.ecc. c'è un altro adattatore e software.
Infatti li uso solo quando faccio qualche diagnosi, poi li stacco !
di conseguenza sono usciti dei "proteggi OBD"
OBD (che poi è OBD-II in realtà, anzi EOBD per l'Europa) è presente da BEN PRIMA del 2011.
E' stato varato a metà degli anni novanta e su alcune macchine era già presente nel 1996-1998 (sia con connettore standard sia in alcuni modelli con connettore proprietario per farti comprare il loro adattatore
In teoria più o meno tutte le automobili uscite di fabbrica almeno Euro3 (ora siamo Euro6 da 2 anni) dovrebbero avercelo anche se non era obbligatorio all'inizio (mentre dovrebbe esserlo a partire da Euro4) e probabilmente lo troviamo già pure su molte Euro2 costruite dopo il 1995-96.
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