Tesla, c'è una rete neurale anche per i tergicristalli automatici: ecco come funziona
di Nino Grasso pubblicata il 15 Ottobre 2019, alle 19:21 nel canale TecnologiaI veicoli Tesla utilizzano una rete neurale che consente di attivare i tergicristalli e modularne la velocità in maniera automatica. Non è molto affidabile, però, e sta per essere sostituito da una nuova rete neurale molto più completa. Ecco come funzionerà
Elon Musk ha annunciato oggi che Tesla ha sviluppato una nuova rete neurale, chiamata Deep Rain, per migliorare l'affidabilità dei tergicristalli automatici. Si tratta di una feature di cui i clienti Tesla si sono lamentati più volte in passato, ma sta per arrivare una soluzione.
Il sistema di Tesla, proprio come avviene su altri veicoli premium, serve ad attivare i tergicristalli con velocità variabile in base all'intensità della pioggia o della neve. Diversamente da altri produttori, però, Tesla non utilizza un sensore pioggia nel suo sistema, ma le stesse videocamere utilizzate dalla tecnologia Autopilot. La registrazione viene poi gestita da una rete neurale che determina l'attivazione dei tergicristalli e la loro intensità.
La tecnologia è stata inserita sui veicoli del produttore americano nel 2018, ma diversi utenti hanno dichiarato che non è accurata come su altri veicoli che utilizzano i tradizionali sensori pioggia. Elon Musk su Twitter ha risposto all'ennesima lamentela anticipando che sta arrivando una nuova rete neurale talmente affidata che il nome verrà brevettato: sarà Deep Rain, e sarà la prima rete neurale Tesla ad avere il proprio brand (nemmeno quella di Autopilot lo ha).
Deep Rain™️ neural net coming soon. We’re not trademarking any other Autopilot neural nets, just this one, because rain is deep.
— Elon Musk (@elonmusk) 14 ottobre 2019
Questo perché, come sottolineato dallo stesso CEO dell'azienda, "serve tantissima tecnologia di deep learning per sapere quando e quanto velocemente muovere i tergicristalli". La nuova rete neurale prenderà in considerazione diversi aspetti non solo dell'ambiente circostante, ma anche del manto stradale. La tecnologia rileverà ad esempio il modo in cui la pioggia o la neve compromettono le condizioni della strada e, oltre a gestire i tergicristalli, adeguerà la velocità della vettura in base alla scivolosità del terreno.
Deep Rain sarà una rete neurale per la gestione delle condizioni ambientali più avverse, a differenza dell'attuale sistema che è stato più volte tacciato come inaffidabile. Musk ha anche dichiarato che Deep Rain arriverà attraverso un aggiornamento OTA e non richiede il nuovo computer Hardware 3.0 installato sul veicolo. Arriverà "presto", ma non sappiamo in realtà quando, mentre in futuro dovrebbero arrivare i nuovi tergicristalli elettromagnetici di cui l'azienda aveva parlato in precedenza.
25 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infouna rete neurale per decidere come usare i tergi al posto di mettere il sensore che usano tutte le altre case senza particolari problemi ?.. capisco che non vuole mettere un sensore e quindi preferisce mettere dieci mila righe di codice che dopo 10 anni ancora non funzionano bene ma mi pare ridicolo complicare le cose..
un vecchio adagio ricordava che più è complicato più è facile che non funzioni.. e che se una cosa non c'è non puo' rompersi ricordando che mettere di più non sempre è meglio..
una rete neurale per decidere come usare i tergi al posto di mettere il sensore che usano tutte le altre case senza particolari problemi ?.. capisco che non vuole mettere un sensore e quindi preferisce mettere dieci mila righe di codice che dopo 10 anni ancora non funzionano bene ma mi pare ridicolo complicare le cose..
un vecchio adagio ricordava che più è complicato più è facile che non funzioni.. e che se una cosa non c'è non puo' rompersi ricordando che mettere di più non sempre è meglio..
due inesattezze:
la prima: quella dei russi che usarono la matita è una bufala, così come la nasa che progetta la penna. la penna fu fatta dalla fisher (senza che la nasa glielo chiedesse, e la nasa usava le matite) e i russi dopo aver visto la penna "made in usa" passarono anche loro dalla matita alla penna.
la seconda: non è poi così complicato il "sistema tesla" e funziona nè meglio nè peggio dei normali sensori pioggia (avendo entrambi funzionano e sbagliano entrambi più o meno allo stesso modo).
Le matite nello spazio non vengono usate. La grafite di cui sono composte è elettricamente conduttiva e in assenza di gravità tende a fluttuare un po' ovunque. L'ultima cosa che vorresti nella tua stazione spaziale sarebbe un cortocircuito causato da polvere di grafite.
Per quanto poi sia d'accordo in linea generale. Per me i tergicristalli automatici funzionano tutti ugualmente male e non capisco che problema ci sia ad azionarli manualmente.
manco degli amici ci si puo' più fidare :-|
matite che avevano una custodia ad alta resistenza, ma all'interno
c'era il nucleo di una matita comune e che preferivano visto che permetteva
di scrivere in linee sottili, ma erano pericolose quando si rompevano, cosa
che pare accadesse spesso e visto che un pezzo di grafite, che galleggia entro
alla cabina del veicolo spaziale, può entrare nell'occhio di qualcuno
o persino in un meccanismo o in un dispositivo elettronico,
causando un corto circuito o altri problemi, e quindi cercavano un sostituto
quelle russe erano a base di cera, che non si spezzavano
ma avevano il difetto di scrive in modo impreciso, vagamente come un gesso
quindi sino ad allora sia gli americani che l'URSS usarono le matite nello spazio.
comunque entrambi i modelli sono stati banditi anche perché erano
parzialmente infiammabili, ed in un ambiente ad alta concentrazione d'ossigeno,
non era il caso.
poi Paul Fisher nel 1965 ha brevettato la penna antigravità,
(troppo lungo spiegare come sono fatte e come funzionano)
e nel 1968 la NASA, provatele, le adottò ottenendo uno sconto
all'ingrosso, pare 400 unità ordinate al prezzo di soli $ 2,39 per penna.
Anche l'Unione Sovietica acquistò le penne - 100 pezzi.
Gli astronauti della NASA iniziarono ad usare la penna spaziale su Apollo 7 quell'anno.
Nel 1969, le penne spaziali Fisher furono utilizzate in entrambi i programmi spaziali americani e sovietici
Per quanto poi sia d'accordo in linea generale. Per me i tergicristalli automatici funzionano tutti ugualmente male e non capisco che problema ci sia ad azionarli manualmente.
infatti sulla vecchia auto, avendo i tergi automatici, avevo cambiato la velocità di battuta tramite pc, perchè secondo me partivano un po' troppo spesso. su quella nuova stesso difetto, ma li uso in manuale e stop!
E' una modifica che ho sempre pensato di fare sulla mia ma non ho mai avuto il coraggio/voglia e oramai faccio pochi km.
E tutta colpa del UCAS
Il famoso Ufficio Complicazione Affari Semplici presente in tutte le grandi aziende.Devi effettuare il login per poter commentare
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