NVIDIA Drive Constellation: una piattaforma che testa i veicoli autonomi in VR
di Rosario Grasso pubblicata il 28 Marzo 2018, alle 10:21 nel canale Tecnologia
Al GTC di San Josè NVIDIA ha introdotto un sistema basato sul cloud finalizzato a testare i veicoli autonomi attraverso una simulazione fotorealistica all'interno di un metodo sicuro e scalabile
Parlando al keynote di apertura del GTC 2018, la conferenza tecnologica che NVIDIA dedica al mondo delle GPU e alle loro applicazioni in campi paralleli al gaming, il fondatore e CEO di NVIDIA, Jensen Huang, ha annunciato, tra le altre cose, NVIDIA Drive Costellation, una piattaforma di elaborazione basata su due server diversi. Lo scopo è quello di eseguire test utili all'approntamento delle future tecnologie per la guida autonoma in un ambiente virtuale, con grafica fotorealistica ed esperibile in realtà virtuale.
Il primo server esegue il software NVIDIA DRIVE Sim per simulare i sensori di un veicolo autonomo, come fotocamere, lidar e radar. Il secondo contiene un potente computer con hardware NVIDIA DRIVE Pegasus dedicato alla gestione dell'intelligenza artificiale delle auto. Pegasus gestisce, infatti, lo stack di software completo per i veicoli autonomi ed elabora i dati simulati come se provenissero dai sensori di un'auto che circola effettivamente sulla strada.
"Il fatto che sulle strade si trovi un numero sempre maggiore di veicoli autonomi comporta il dover testare e convalidare tantissimi dati relativi alle miliardi di miglia di test al fine di raggiungere il livello di sicurezza e affidabilità necessario", ha detto Rob Csongor, vicepresidente e direttore generale della divisione Automotive di NVIDIA. "Con DRIVE Constellation, ci siamo riusciti combinando la nostra esperienza nel visual computing e nei data center. Con la simulazione virtuale, possiamo migliorare i nostri algoritmi testando miliardi di chilometri di scenari personalizzati, compresi i casi più difficili da individuare. Il tutto in una frazione di tempo e con un costo decisamente inferiore rispetto a quanto sarebbe necessario con i test sulle strade fisiche".
Per quanto riguarda l'hardware NVIDIA ha annunciato al GTC Quadro V100 e DGX-2Il server di simulazione è basato su GPU NVIDIA, ognuna delle quali genera un flusso di dati come se provenissero da sensori di veicoli autonomi. Il tutto finisce poi nei sistemi con DRIVE Pegasus per l'elaborazione. Il ciclo si completa quando le informazioni così elaborate tornano al simulatore per la visualizzazione grafica. Questo ciclo viene completato 30 volte al secondo e viene utilizzato per assicurarsi che gli algoritmi in esecuzione su Pegasus stiano operando nella maniera corretta.
DRIVE Sim può simulare diversi ambienti con caratteristiche differenti, come condizioni metereologiche diverse con tempeste di pioggia e bufere di neve, abbagliamento in vari momenti della giornata, o la visione limitata di notte. Inoltre, gestisce l'aderenza del veicolo sulla base delle condizioni dell'asfalto o del terreno accidentato. Situazioni pericolose possono essere inoltre programmate all'interno della simulazione per verificare la capacità di reazione della vettura autonoma, senza che in nessun caso qualcuno venga messo in condizioni di pericolo.
"I veicoli autonomi devono essere sviluppati con un sistema che si occupi di tutti i passaggi, dal training fino alla guida effettiva", ha aggiunto Luca De Ambroggi, direttore della ricerca e analista presso IHS Markit. "La piattaforma end-to-end di NVIDIA è l'approccio giusto. DRIVE Constellation, in questo modo, ci avvicina alla produzione effettiva di auto a guida autonoma".
"Qui in NVIDIA stiamo lavorando per risolvere il problema della sicurezza", ha detto Huang sul palco del GTC, riferendosi all'incidente occorso la scorsa settimana sulle strade dell'Arizona che ha coinvolto un veicolo autonomo. Huang ha poi aggiunto che negli Stati Uniti si verificano 770 incidenti ogni miliardo di miglia percorse, mentre una flotta di 20 auto a guida autonoma di prova può coprire solo un milione di miglia all'anno. Non ci sono, ovvero, dati sufficienti per poter affrontare efficacemente il problema.
DRIVE Constellation sarà disponibile per i partner di NVIDIA nel terzo trimestre del 2018. NVIDIA attualmente ha 370 partner tra produttori di auto e di componenti per veicoli a guida autonoma. Annualmente con il GTC aggiorna i suoi partner sullo stato dei lavori sulle sue tecnologie, ribadendo l'impegno a rimanere uno dei principali fornitori di tecnologia del settore.
2 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPer quanto realistico possa essere ad occhi umani, non possiamo prevedere come va a ragionare un algoritmo di machine learning.
Mi ricordo di un esperimento finalizzato a capire come andava svilupparsi un algoritmo di machine learning che doveva distinguere i cani dai lupi in foto.
L'algoritmo funzionava benissimo, con tassi di successo elevatissimi.
Quando sono andati a verificare quali elementi avevano reso l'algoritmo così bravo si sono accorti che l'algoritmo non elaborava neanche l'immagine del cane o del lupo, ma si limitava a guardare gli sfondi: l'algoritmo distingueva se nella foto vi era un cane o un lupo sulla base del luogo in cui si trovava, avendo identificato pattern che un uomo neanche avrebbe cercato negli ambienti.
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