Nissan Brain-to-Vehicle: una nuova modalità di interazione tra essere umano e vettura
di Rosario Grasso pubblicata il 08 Gennaio 2018, alle 14:21 nel canale Tecnologia
I nuovi studi di Nissan puntano a sfruttare l'attività cerebrale allo scopo di prevenire le intenzioni e i movimenti dell'essere umano e intervenire in anticipo
Nissan sta mostrando al CES di Las Vegas la sua nuova tecnologia Brain-to-Vehicle che culmina in un caschetto atto a raccogliere dati sull'attività cerebrale da usare per anticipare le intenzioni del conducente e intervenire in tempo rispetto a un evento imprevisto che si presenta mentre si è al volante.
Questa tecnologia capitalizza gli studi portati avanti da diverso tempo dagli ingegneri di Nissan, al fine di decodificare l'attività cerebrale. Prima di compiere un movimento, infatti, il conducente deve pensarlo: Nissan BTV mira dunque a intercettare quel pensiero e a trasformarlo in azione anticipando l'essere umano. Il pensiero potrebbe riguardare la pressione del pedale dell'acceleratore o del freno o il girare il volante.
Il caschetto è in grado di percepire altri tipi di pensieri del conducente e, ad esempio, tramite tecnologie di realtà aumentata, modificare gli interni dell'auto sulla base di questi pensieri. I dati raccolti potrebbero far optare il sistema verso l'adozione di un certo stile di guida, più rilassato o più aggressivo a seconda dei casi.
Secondo gli esperimenti di Nissan, il sistema di predizione è in grado di apportare correzioni alla guida con un anticipo che va da 0,2 a 0,5 secondi rispetto a quanto potrebbe fare il conducente: un intervallo di tempo sufficiente, in certi casi, a evitare un incidente. Inoltre, il tutto funzionerebbe in maniera fluida, nel senso che il conducente non avrebbe la netta impressione che un "intervento dall'alto" sta subentrando per aiutarlo alla guida: piuttosto, continuerebbe a sentirsi responsabile delle azioni al volante.
I sistemi per il tracciamento e la conversione in dati informatici dell'attività elettrica del cervello e delle onde cerebrali sono in fase di sviluppo ormai da diverso tempo: le capacità di calcolo dei dispositivi elettronici moderni e l'affinamento delle tecnologie, però, consentono ora di impiegarli in maniera effettivamente proficua.
5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCaxxate. 0.2 o 0.5 secondi non servono a niente se si guida rispettando i limiti di velocità e senza mettersi a fare gli idioti con i telefoni. Piuttosto la Nissan pensasse a fare macchine decenti ed a migliorare l'assistenza che al di là di tutti gli slogan sui tabelloni, nella pratica fa pena. Detto da possessore Nissan ovviamente.
Sei tu che hai sbagliato, dovevi comprare una Toyota.
senza offesa ma i tuoi problemi personali con il marchio non devono essere la scusa per vomitare sentenze su una tecnologia che non hai compreso.
Non sempre bastano i limiti di velocità, mezzo secondo a 50km/h sono comunque quasi 7 metri, possono fare la differenza.
bello se si riuscisse a gestire la cosa senza un HW attaccato addosso o per lo meno fosse un indossabile wireless.
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