Monopattini elettrici, 20 lesioni più o meno gravi su 100 mila corse: i dettagli dello studio
di Nino Grasso pubblicata il 03 Maggio 2019, alle 16:41 nel canale Tecnologia
Secondo uno studio gli incidenti sui monopattini elettrici possono diventare un problema senza le giuste normative. Ogni 100 mila viaggi con il piccolo mezzo di trasporto urbano, infatti, ci sono 20 lesioni più o meno gravi
42 Commenti
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Se volevi rafforzare il mio pensiero, ci sei riuscito: pensate di essere dei benefattori dell'umanità, e per questo avere licenza di farne di ogni.
Quando sono solo affari vostri.
Io non chiedo una medaglia se vado a piedi o se faccio pochi km. Sono affari miei.
Se volevi rafforzare il mio pensiero, ci sei riuscito: pensate di essere dei benefattori dell'umanità
Hai letto quello che ho linkato? Non lo dico io, lo dicono i numeri.
Il tuo pensiero conta poco.
Vano dapertutto anche controsenso sulla strada per le macchine, un ragazzo ha buttato giu una signora di brutto e gli ha spacatto un bracio ,
le autorità le sta portando via finchè non emettono qualche regolamento :/
O forse perché la cultura del ciclista va a braccetto con il più totale menefreghismo delle regole della strada, tipo non procedere in fila indiana e occupare invece la carreggiata costringendo a pericolosi sorpassi, procedere contromano, attraversare col rosso e occupare gli spazi adibiti ai pedoni, non usare luci di segnalazione e il giubbotto catarifrangente nelle ore notturne...
Anzi, con la recente modifica del CdS sono pure stati legittimati comportamenti fuori di testa. E naturalmente l'automobilista brutto e cattivo é quello che si prende la colpa a prescindere, sperimentato sulla mia pelle.
questo lo faccio benissimo con la moto o scooter, non capisco dove sia l'invidia,
detto questo molti ciclisti sono estremamente indisciplinati , dal non rispettare i segnali, al mettersi in gruppo e non in fila indiana
Il punto è:" Chi può causare il maggior numero di danni con un'infrazione al cds?"
Non è un caso che il cds elenca gli utenti deboli della strada, perché sono loro il piu delle volte a rimetterci, sia quando hanno ragione che quando hanno torto.
Il punto è:" Chi può causare il maggior numero di danni con un'infrazione al cds?"
Non è un caso che il cds elenca gli utenti deboli della strada, perché sono loro il piu delle volte a rimetterci, sia quando hanno ragione che quando hanno torto.
A maggior ragione essendo classificati come utenti deboli e che sono loro a rimetterci maggiormente dovrebbero adottare misure cautelative extra proprio per evitare di restare coinvolti in un incidente. Al contrario, hanno legittimato comportamenti che aumentano il fattore di rischio e, di conseguenza, diminuiscono la sicurezza per tutti.
Fermo restando che le assicurazioni non condividono questo pensiero e la rivalsa la fanno sull'automobilista sempre e comunque, dietro la pretesa che la guida debba essere anche (giustamente) predittiva. Ma si chiamano "incidenti" per un motivo e ancora non esiste il dono della telepatia.
Fermo restando che le assicurazioni non condividono questo pensiero e la rivalsa la fanno sull'automobilista sempre e comunque, dietro la pretesa che la guida debba essere anche (giustamente) predittiva. Ma si chiamano "incidenti" per un motivo e ancora non esiste il dono della telepatia.
Tutti dovrebbero adottare misure cautelative extra, soprattutto quelli che hanno mezzi evidentemente più pericolosi, per dimensioni, peso o carico trasportato (passeggeri o materiale pericoloso).
Che i ciclisti abbiano legittimato certi comportamenti magari è una tua impressione.
Io noto altrettante "legittimazione", tra gli automobilisti, i camionisti o altre utenze.
Potrei parlarti di quelli che, avendo un'auto più grande, pesante e potente si sentono legittimati a non dare la precedenza agli incroci o a non rispettare le distanze di sicurezza.
Di quelli che usano veicoli commerciali in città e guidano più veloci, più indisciplinati o parcheggiano un po' dove gli pare, perchè loro "stanno lavorando e vanno di fretta".
Come se gli altri ciclisti o automobilisti che siano, fossero in vacanza...
Potrei parlarti di come guidano i tassisti quando non hanno il passeggero a bordo (naturalmente col passeggero, si prendo tutto il tempo necessario alla guida)
Potrei parlarti di quanto siano "attenti" gli automobilisti alle altre utenze stradali quando guidano con lo smartphone in mano.
In una società civile ideale tutti dovrebbero rispettare le regole e ci sarebbero molti meno problemi.
Ma ne siamo ben lontani e quindi, chi sono quelli più pericolosi per la società?
Un esempio di ieri:
https://www.romatoday.it/cronaca/in...e-successo.html
guarda cosa ha combinato una betoniera contromano per 2 Km.
Se la stessa cosa l'avesse fatta un ciclista, evidentemente, le conseguenze non sarebbero state le stesse.
Che i ciclisti abbiano legittimato certi comportamenti magari è una tua impressione.
Io noto altrettante "legittimazione", tra gli automobilisti, i camionisti o altre utenze.
Potrei parlarti di quelli che, avendo un'auto più grande, pesante e potente si sentono legittimati a non dare la precedenza agli incroci o a non rispettare le distanze di sicurezza.
Di quelli che usano veicoli commerciali in città e guidano più veloci, più indisciplinati o parcheggiano un po' dove gli pare, perchè loro "stanno lavorando e vanno di fretta".
Come se gli altri ciclisti o automobilisti che siano, fossero in vacanza...
Potrei parlarti di come guidano i tassisti quando non hanno il passeggero a bordo (naturalmente col passeggero, si prendo tutto il tempo necessario alla guida)
Potrei parlarti di quanto siano "attenti" gli automobilisti alle altre utenze stradali quando guidano con lo smartphone in mano.
In una società civile ideale tutti dovrebbero rispettare le regole e ci sarebbero molti meno problemi.
Ma ne siamo ben lontani e quindi, chi sono quelli più pericolosi per la società?
Un esempio di ieri:
https://www.romatoday.it/cronaca/in...e-successo.html
guarda cosa ha combinato una betoniera contromano per 2 Km.
Se la stessa cosa l'avesse fatta un ciclista, evidentemente, le conseguenze non sarebbero state le stesse.
Non metto in dubbio che tutte le categorie che girano su strada debbano, oltre che rispettare puramente il codice, anche adottare sempre precauzioni per ridurre al minimo il rischio di incidente (e sarebbe folle affermare il contrario). Mi sembra solo bizzarro che gli automobilisti debbano essere sempre il capro espiatorio per ogni casistica che va a verificarsi, se non dal punto di vista del penale, quantomeno da quello delle assicurazioni.
Se veramente vogliamo pensare alla sicurezza e alla responsabilità civile nei danni allora trovo giusto che anche le biciclette si debbano dotare di targa e assicurazione e che debbano prendere le proprie responsabilità nel caso di un sinistro, anche se i danni potenziali sono ovviamente molto inferiori rispetto a un autoveicolo. Non mi sembra strano considerato che già vige l'obbligo (quasi sempre ignorato) di dotarsi di casco e luci di segnalazione. Lo facciamo già per i quadricicli leggeri e gli scooter.
A casa mia quando si acquista un mezzo è compito mio avere l'espienza e l'abilità necessaria per garantire a me e agli altri la sicurezza.
Basterebbero delle multe degne di tal nome e si risolverebbe tutto ( in caso contrario basta inasprirle senza limiti ).
Se chi si compra il monopattino è un incapace o non in grado di imparare o impedito dal punto di vista fisico o le strade su cui vuole girare non sono idonee sono affari suoi, se si fa male per sua causa sono problemi suoi, se fa male agli altri è colpa sua ( non del monopattino ), viene multato, risarcisce e non guasterebbe pure con una penale extra, stop.
Ci sono persone che usano il monopattino e non sono mai stati vittime di incidenti causati da sè stessi ? SI, quindi si può fare.
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