Monopattini elettrici, 20 lesioni più o meno gravi su 100 mila corse: i dettagli dello studio
di Nino Grasso pubblicata il 03 Maggio 2019, alle 16:41 nel canale Tecnologia
Secondo uno studio gli incidenti sui monopattini elettrici possono diventare un problema senza le giuste normative. Ogni 100 mila viaggi con il piccolo mezzo di trasporto urbano, infatti, ci sono 20 lesioni più o meno gravi
I monopattini elettrici sono una realtà in diverse parti del mondo, e anche in Italia stiamo avendo le prime apparizioni. Ma, secondo uno studio condotto dal Public Health and Transportation di Austin, in Texas, i nuovi mezzi di trasporto elettrici sono arrivati con qualche problematica. L'indagine è stata effettuata insieme al Centers for Disease Control and Prevention (CDC), che ha identificato un totale di 271 persone con infortuni legati all'uso dei monopattini nel periodo fra il 5 Settembre e il 30 Novembre 2018.
I numeri: nel periodo preso in esame sono state analizzate 182.333 ore di viaggi in monopattino per un totale di 1,43 milioni di chilometri percorsi all'interno di 936 mila viaggi. Nell'indagine il team di ricercatori ha calcolato una media di 20 infortuni ogni 100 mila viaggi nel periodo di tre mesi. La metà circa ha riportato infortuni alla testa, mentre il 15% traumi cranici: infortuni, insomma, che potevano essere evitati con l'uso di un casco, ma solo uno su 190 conducenti lo indossava durante gli incidenti presi in esame.
"Questi infortuni potevano essere evitati", si legge nei commenti della ricerca. "Diversi studi hanno dimostrato che i ciclisti riducono il rischio di traumi cranici indossando un caschetto". E la stessa cosa vale anche per i monopattini elettrici. L'uso del nuovo piccolo mezzo di trasporto è esploso soprattutto in alcune città del mondo al punto che società come Uber e Lyft stanno considerando l'idea di entrare nel mercato dello sharing dei monopattini. Nel 2018, e solo in America, inoltre, sono state effettuate 38,5 milioni di corse con i monopattini in sharing.
Così come in Italia, anche in altre parti del mondo i monopattini elettrici sono soggetti a limitazioni e restrizioni e spesso si è abusato di buchi nella normativa per utilizzarli in città. L'Italia ha lanciato un periodo di prova consentendo ad alcune compagnie di circolare in città come Milano (dove c'è ad esempio Helbiz), proprio al fine di capire come realizzare delle regole specifiche sulla base delle moderne esigenze del trasporto urbano, senza limitare i cittadini e al tempo stesso senza esporli a rischi.
Lo studio condotto ad Austin è il primo ad essere stato supervisionato da epidemiologi federali, e indica che circa la metà degli infortuni analizzati può essere considerato "grave": fra questi fratture ossee (84%), lesioni a nervi, tendini o legamenti (45%) e, in pochi casi (1%), anche danni prolungati a organi. Non ci sono stati, comunque, morti durante il periodo preso in esame, ma in generale negli USA ci sono già stati casi di decessi durante la guida dei monopattini elettrici. Il 33% degli incidenti, inoltre, è avvenuto sui marciapiedi.
Solo il 10% degli incidenti considerati durante lo studio è avvenuto con un'automobile, mentre il 37% è avvenuto per via di velocità troppo sostenute. Di norma si pensa che gli incidenti con mezzi di questo tipo avvengano soprattutto durante le ore notturne, ma in realtà lo studio ha dimostrato che solo il 39% degli infortuni è avvenuto fra le 18 e le 6. Un terzo degli intervistati ha risposto che il proprio incidente è avvenuto durante la prima corsa.
42 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSembra chiaro che abbiamo bisogno di piu' piste ciclabili e/o percorsi preferenziali per la mobilita' leggera.
Sembra chiaro che abbiamo bisogno di piu' piste ciclabili e/o percorsi preferenziali per la mobilita' leggera.
Abbiamo anche bisogno che i ciclisti si fermino quando il semaforo è rosso e non vadano per marciapiedi pedonali a venti chilometri all'ora suonando il campanello. E, posso assicurarti, _anche_ dove ci sono le piste ciclabili.
Appunto, in città i ciclisti fanno quel capzo che gli pare e stanno ovunque tranne che sulla pista ciclabile.
Ho perso il conto di quelli che tagliano rotonde e altro e non rispettano il semaforo.
Gli manca proprio l'istinto di sopravvivenza di base a certe persone
Concordo con gli utenti sopra
Sono un ciclista,ho la bici da corsa,odio i ciclisti indisciplinati,quelli che passano col rosso etc.Una volta mi sono arrabbiato e ho inseguito uno che era passato con in rosso, finché ero fermo in bici che aspettavo il verde, mi sono affiancato e sapete cosa ha fatto? Mi ha riso in faccia.
Proporrei una legge per mettere le targhe sulle bici e tante telecamere con ia in giro per le strade (anche per punire il resto dei guidatori folli di auto etc) ,se passi con il rosso o usi le strisce pedonali e marciapiedi come ti pare,ritiro della patente,multa ,sequestro del mezzo senza possibilità di riscatto e inibizione per 1 anno all'uso di una bici su strada.
Voglio vedere se passano ancora con il rosso quando ti portano via una bici da 4000 euro o più .
Mi sa che sono uno dei pochi che segnala con il braccio la svolta,guardo dietro per non dare fastidio alle macchine,viaggio sulla linea bianca laterale per non impedire e rallentare il traffico stradale.
Ho perso il conto di quelli che tagliano rotonde e altro e non rispettano il semaforo.
Gli manca proprio l'istinto di sopravvivenza di base a certe persone
Non vi preoccupate che adesso con la nuova riforma del CdS... ah no.
No, è solo perchè pretendono trattamenti irragionevolmente di favore, manifestando una inesistente superiorità morale, che in effetti dimostri anche tu.
Irragionevolmente lo dici tu perché non tieni a mente tutti i fattori. Chi va in bici (come chi va a piedi) fa del bene a tutti, anche a te.
Anche se vecchiotto è ancora attuale. http://ec.europa.eu/environment/arc.../cycling_it.pdf
Sembra chiaro che abbiamo bisogno di piu' piste ciclabili e/o percorsi preferenziali per la mobilita' leggera.
Non so... non ne ho mai adoperato uno ma mi sembra che non sia la stessa cosa, con la bici sei assicurato mani piedi e sedere, sul monopattino elettrico sei semplicemente in piedi su un coso piuttosto veloce senza quasi controllo quando rallenti, in una posizione tremendamente "sbilanciabile" in frenata... Magari mi sbaglio ma mi pare assai poco distribuito il peso per essere paragonabile ad una bicicletta.
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