Microsoft favorisce Linux: 60.000 brevetti diventano open-source
di Riccardo Donati pubblicata il 12 Ottobre 2018, alle 12:01 nel canale Tecnologia
Microsoft entra a far parte dell'OIN rendendo 60 mila brevetti open source che aiuteranno Linux a proteggersi da azioni legali
Il colosso di Redmond ha sempre avuto una politica protettiva per quanto riguarda i propri brevetti, tanto che aziende come Samsung o Google hanno dovuto pagare miliardi a causa di violazioni. Lo scorso 10 Ottobre però Microsoft ha rilasciato un comunicato in cui dichiarava di essere entrata a far parte dell'OIN per aiutare Linux e l'open source, rilasciando 60 mila brevetti sulla piattaforma (link della fonte ufficiale del comunicato).
L'OIN (Open Invention Network) è un programma dedito alla protezione dei brevetti open source, fra cui Linux, dalle azioni legali, sfruttato da molti sviluppatori che fanno parte anche di grandi aziende come Google, IBM, NEC, Philips, Sony e Toyota. OIN fornisce una piattaforma di licenza per Linux per circa 2650 aziende e tutti i membri ottengono l'accesso a brevetti di proprietà OIN e licenze incrociate tra altri licenziatari OIN.
Eric Anderson, vicepresidente della società, ha affermato che Microsoft vuole cambiare la sua reputazione e mostrare come può essere adattabile agli sviluppatori, aiutandoli a "implementare tecnologie all'avanguardia, su qualsiasi dispositivo, per soddisfare le esigenze dei clienti": Anderson prosegue riscontrando che "lo sviluppo collaborativo attraverso il processo open source può accelerare l'innovazione."
Questa non è la prima volta che Microsoft allenta la sua presa sui propri brevetti: due anni fa ha avviato un programma chiamato Azure IP Advantage Plan con lo scopo di proteggere la proprietà intellettuale. All'inizio di quest'anno il colosso di Redmond ha implementato una nuova politica in cui afferma che, a seguito di una collaborazione fra un'azienda e Microsoft stessa, l'azienda collaboratrice può mantenere i diritti di brevetto che derivano da tale partnership. Questa nuova politica è stata sfruttata durante la collaborazione con un ospedale della Corea del Sud in cui un dispositivo dotato di intelligenza artificiale è in grado di rilevare gli spostamenti per raccogliere dati sui movimenti dei chirurghi durante un'operazione. La tecnologia è stata sviluppata da Microsoft, ma l'ospedale ha mantenuto la proprietà intellettuale.
L'adesione di Microsoft è un grande passo avanti per entrambe le parti: OIN ottiene migliaia di nuovi brevetti da Microsoft, e Microsoft aiuta la comunità open source che ha cercato di evitare in passato. Il vice presidente esecutivo del gruppo cloud e enterprise di Microsoft, Scott Guthrie, ha rilasciato un'intervista in cui dichiara che l'azienda vuole proteggere i progetti open source dalle azioni legali, quindi sta aprendo il proprio portafoglio di brevetti all'OIN.
Microsoft non rilascerà ovviamente il codice di Windows e delle proprie applicazioni desktop; ad ogni modo, questa mossa di Microsoft è un importante passo in avanti per gli sviluppatori di tutto il mondo.
12 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoXML sarebbe dovuto sparire il giorno prima di essere inventato.
Per il resto, secondo me i file di testo rimangono un ottimo strumento per molte configurazioni, log, ecc ecc.
Ma in realtà XML e JSON sono pensati per lo scambio di informazioni più che per lo stoccaggio delle configurazioni di per se.
Soprattutto JSON.
Il registro non mi pare sta cosa fantasmagorica e cmq mi fa strano che ci possa essere un brevetto dietro.. è un database gerarchico memory based come potrebbe essere un memcached con dati a struttura gerarchica.
Ho un dubbio, ma state commentando la notizia fermandovi al titolo senza nemmeno averla letta?
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