Le auto elettriche contribuiranno a rendere il petrolio sempre meno fondamentale
di Andrea Bai, Rosario Grasso pubblicata il 03 Settembre 2019, alle 15:21 nel canale TecnologiaLo dice una ricerca di BNP Paribas: per rimanere competitivo sul mercato il prezzo del petrolio dovrebbe attestarsi tra i 9 e i 19 dollari al barile
24 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPer farsi un'idea, la Yaris ibrida è omologata per 84 g/km (e con 27 km/l, poichè co2 = consumi in sostanza).
Si tratta di fare, in media, il 30% meglio.
Quindi tipo 35 km/l in media.
Capite bene che i margini di scelta saranno per forza di cose sempre più ridotti.
Le auto storiche speriamo si salvino dall'ondata "moralizzatrice".
Ovviamente fanno finta che le auto elettriche emettano 0 co2, anche se è chiaramente una forzatura, dato che l'energia non viene creata per magia.
Esatto
Link ad immagine (click per visualizzarla)
https://ec.europa.eu/eurostat/stati...valent)_upd.png
piccolo appunto
Un po' tutto il mondo sta cercando di sviluppare la fusione nucleare,noi in Europa,ovvero il consorzio degli scienziati,si sono dati una data di scadenza per mettere in funzione la prima centrale nucleare a fusione,il 2025,attualmente il rendimento è sotto di un pelo a 1 ma ,con l'uso dei supercomputer europei,hanno buona fede che si riuscirà ad andare oltre a 1 per quella data.Stanno alacremente lavorando sui campi di contenimenti al plasma e ai supermagneti,attualmente l'europa è in testa per quanto riguarda la fusione,siamo più avanti degli USA e del Giappone.
Hanno anche aumentato i fondi europei sugli studi della fusione.
Diciamo che, sostituendo la fissione con la fusione,in caso di catastrofe,i danni sarebbero minori evitando tragedie tip Chernobyl o Fukushima.
e chi se la prende ti ho solo risposto "x le rime" occhio che anche le mie sono "rime" in senso buono oltre ad essere la verità
Per farsi un'idea, la Yaris ibrida è omologata per 84 g/km (e con 27 km/l, poichè co2 = consumi in sostanza).
Si tratta di fare, in media, il 30% meglio.
Quindi tipo 35 km/l in media.
Capite bene che i margini di scelta saranno per forza di cose sempre più ridotti.
Le auto storiche speriamo si salvino dall'ondata "moralizzatrice".
Ovviamente fanno finta che le auto elettriche emettano 0 co2, anche se è chiaramente una forzatura, dato che l'energia non viene creata per magia.
se tutto gira nel verso giusto aggiungo anche una Z3 al parco auto (devo andare a vederene un paio come sono prese) per fare la scelta....il top sarebbe il coupè, ma penso che piglierò il cabrio....braccino corto mode on
Stanno alacremente lavorando sui campi di contenimenti al plasma e ai supermagneti,attualmente l'europa è in testa per quanto riguarda la fusione,siamo più avanti degli USA e del Giappone.
Hanno anche aumentato i fondi europei sugli studi della fusione.
Diciamo che, sostituendo la fissione con la fusione,in caso di catastrofe,i danni sarebbero minori evitando tragedie tip Chernobyl o Fukushima.
Sì ma parliamo, per un uso concreto, di un futuro parecchio lontano.
Prima di diversi decenni non se ne parla.
Quindi giusto provarci, ma non si può aspettare nè fare affidamento su una cosa che forse (speriamo di no) non funzionerà mai.
Ma fai benissimo, io sono totalmente con te.
Z3 mi piace.
6 cilindri, se possibile, e pre face lift.
Il problema è che "loro" non lo sono, e figurati se si accontenteranno di vedere circolare tutti su auto storiche, emettendo CO2 ed inquinanti come e più di quanto fanno le auto nuove di oggi 2019, mentre le loro nuove auto elettriche ed ibride, costate decine e decine di miliardi di investimenti, rimangono a prendere polvere invendute.
Non credo serva Nostradamus per capire che non lo accetteranno, quantomeno finchè ragionano come fanno oggi.
La chiave consiste soprattutto nei costi di costruzione degli impianti nella tabella 16 (ad esempio, non si dice da dove derivano).
Questo tipo di impianti deve catturare energia INTRINSECAMENTE molto diluita (la costante solare è pari a circa 1500W/m2), la quantità di materiali utilizzata è quindi spaventosa, tanto quanto l'impronta a terra (superficie terrestre utilizzata per unità di potenza prodotta), in definitiva ci possiamo fidare di questi valori?
Inoltre, non si tiene conto del costo di decommissioning e dello smaltimento dei rifiuti prodotti (anch'essi in quantità spaventosa).
Infine, essendo le fonti primarie intermittenti (la situazione peggiore per stabilizzare la rete elettrica, vedere il recente black out di Londra), non si tiene conto del costo delle IMMENSE quantità di storage necessarie (le batterie chimiche non sono neanche LONTANAMENTE competitive economicamente per questo scopo, le uniche tecnologie che hanno costi accettabili ma comunque significativi sono l'idroelettrico pompato e i sali fusi usati nel solare ad accumulo).
Tolti questi "dettagli", il costo calcolato ALLA PRODUZIONE del MWh con turbine eoliche e solare PV va da 60 a 70 $/MWh, siamo appena nella media del costo alla produzione attuale del MWh (da 40 a 100 $/MWh), ecco perché senza gli incentivi pagati dai contribuenti le nuove "rinnovabili" NON sono economicamente competitive con le fonti fossili.
Tutto deriva dalla quantità/costo dei materiali necessari (risorse del nostro pianeta sfruttate allo scopo), che a sua volta deriva dalla particolare diluizione della fonte di energia primaria, si tratta di un fattore INTRINSECO e non aggirabile con il miglioramento tecnologico.
Usare una fonte molto diluita, quindi una quantità di risorse naturali esorbitante, è un'inversione del trend clamorosa rispetto ai progressi fatti nei secoli dall' umanità in termini di densità energetica delle tecnologie utilizzate e quindi della possibilità di ottenere il benessere e l'incremento demografico sfruttando sempre di meno (ovviamente, a parità di carico demografico) le risorse naturali (legna-->carbone-->petrolio-->gas).
Il resto del conto, con i relativi risultati finali "mirabolanti", deriva dal fatto che i powertrain elettrici sono circa 3 volte più efficienti dei powertrain ICE (quindi andrebbero perseguiti anche solo per questo, usando batterie con una densità di accumulo energetico sufficiente per lo scopo).
Passiamo ora alla vera tecnologia che già (da un po' di tempo, vedi sotto) sappiamo usare molto bene (con impatto sull'ecosistema dimostratosi nullo e con un safety record dimostratosi di gran lunga ineguagliato da tutte le altre fonti che conosciamo) e che, soprattutto, ha di gran lunga la densità energetica necessaria a liberarci dall'attuale sovra sfruttamento delle risorse naturali (con conseguente alterazione del clima), consentendoci quindi di sopportare agevolmente l'attuale carico demografico (ed anche possibili picchi nel futuro prossimo/prossimi 50/100 anni): la fissione nucleare.
Un reattore da 1GW, con le tecnologie "attuali" (GEN3+) che in realtà sono ferme da 40 anni e con le regolamentazioni internazionali attuali (un manicomio, fatto apposta per alzarne i prezzi in favore delle fonti fossili), se ben pianificato ed eseguito (come ormai solo i cinesi sanno fare) costa da 3 a 5b$, facciamo 4b$ (fonte: gli ultimi reattori accesi in Cina quest'anno).
Mettiamo questi valori nella tabella 16, modifichiamo il load factor portandolo al 90% (fonte: US NRC 2018) e modifichiamo la operating life portandola a 60 anni (stessa fonte), manteniamo pure i costi operativi tra il 20 e il 30% per pagare anche il decommissioning e lo smaltimento dei rifiuti (il costo del combustibile è ovviamente ininfluente e i rifiuti notevolmente ridotti, data l'estrema densità energetica).
Il break even point diventa quindi ... (può andare da 40$ a 100$ per MWh, dipende dal costo del capitale su 60 anni), ecco perché molti dicono che la tecnologia di fissione nucleare è cara ma qualunque tecnologia lo sarebbe dovendo districarsi tra i paletti descritti sopra e inserendoci sopra pure un costo del capitale elevato a fronte di un ritorno dell'investimento molto avanti nel tempo.
Immaginate cosa riuscirebbe a fare la tecnologia della fissione nucleare riprendendone anche solo un minimo lo sviluppo (attualmente poche startup stanno correndo questo rischio, soprattutto perché la possibilità di restare rinchiusi nel manicomio descritto sopra, perdendoci tutti i capitali, è molto concreta).
Go nuclear or go nowhere.
Stanno alacremente lavorando sui campi di contenimenti al plasma e ai supermagneti,attualmente l'europa è in testa per quanto riguarda la fusione,siamo più avanti degli USA e del Giappone.
Hanno anche aumentato i fondi europei sugli studi della fusione.
Diciamo che, sostituendo la fissione con la fusione,in caso di catastrofe,i danni sarebbero minori evitando tragedie tip Chernobyl o Fukushima.
non dire eresie e non dire mai che il rendimento può essere maggiore di 1 se non vuoi annullare le leggi della termodinamica. tu confondi il rendimento con il coefficiente di performance. domani vai dal tuo prof di fisicatecnica e fattelo spiegare per bene
Io me ne andrò alle Canarie con le mie 2 3 auto d epoca. Li la. Benzina costa 90 centesimi e non fanno tutte queste menate per l inquinamento
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".