La produzione delle batterie Tesla rilascia lo stesso CO2 di 8 anni di guida a benzina, secondo uno studio
di Nino Grasso pubblicata il 23 Giugno 2017, alle 12:41 nel canale TecnologiaUno studio svedese dimostra come per produrre una batteria per un auto elettrica si emettano nell'aria 17,5 tonnellate di diossido di carbonio, circa 8 anni di guida a benzina. Lo studio è già stato affrontato da altre fonti, e pare che per annullare l'impatto ambientale della batteria ci voglia molto meno
Quando si parla di elettrico legato al mondo dell'automotive, si parla spesso anche dei benefici che il "nuovo" metodo di propulsione potrebbe offrire sul piano ecologico. Nel discorso però bisogna anche considerare quello che viene rilasciato nell'aria durante le fasi di produzione delle batterie necessarie per le auto elettriche: e parliamo di tonnellate di diossido di carbonio, diffuse nell'aria ancora prima che le stesse batterie lascino le fabbriche.
A stimare l'impatto ambientale della produzione delle batterie ci ha pensato l'Istituto di Ricerca Ambientale svedese IVL, all'interno di uno studio commissionato dall'associazione dei trasporti nazionale e la Swedish Energy Agency, con l'obiettivo di indagare sull'impatto sul clima da parte della produzione delle batterie agli ioni di litio sulla base di una prospettiva di lunga durata. In questo studio sono state prese come riferimento anche le batterie dei veicoli elettrici.
Il report dello studio dimostra come la produzione delle batterie comporti emissioni molto elevate: per ogni kilowatt ora di capacità di stoccaggio nella batteria vengono generate emissioni da circa 150 a circa 200 chili di diossido di carbonio. I ricercatori hanno effettuato stime generiche, ma considerando le dimensioni delle batterie delle auto attuali, queste rilasciano nell'aria - ancor prima di abbandonare le fabbriche - fino ad un massimo di circa 17,5 tonnellate di diossido di carbonio.
Facendo "una serie di ipotesi" sull'uso delle auto a combustione interna tradizionali, secondo i ricercatori dello studio servono più di 8 anni di guida per equiparare il diossido di carbonio prodotto dalla produzione delle batterie per i veicoli elettrici (una Tesla Model S con batterie da 100 kWh in questo caso) e quello di un'auto a combustione interna. Una stima però che secondo altre fonti appare sin troppo frettolosa, e che non considera altre variabili.
Popular Mechanics scrive, con l'obiettivo di smontare la "serie di ipotesi": "Sebbene la produzione delle batterie sia inclusa nell'impatto ambientale delle auto elettriche, il carburante in quelle a combustione interna appare magicamente nel serbatoio e il solo carbonio emesso è quello derivato dalla bruciatura del carburante". Nello studio, insomma, non vengono calcolati i costi per la produzione e il trasporto di grandi quantità di carburante in tutto il mondo.
Nel "debunking", inoltre, viene presa in considerazione un'auto simile alla Tesla Model S, ovvero una Audi A8 4.0 che, secondo i dati EPA, emette nell'aria 6,2 tonnellate di CO2 ogni anno, date le consuete 15 miglia percorse in, più 1,1 tonnellate di CO2 per il trasporto del carburante fino alla pompa di benzina. L'Audi A8 produce quindi 7,3 tonnellate di CO2 l'anno e quindi ci vogliono circa 2 anni e mezzo per annullare le differenze fra diossido di carbonio prodotto fra le diverse tecnologie.
Questo però, aggiungiamo noi, non considera il costo della produzione dell'elettricità che serve per caricare le batterie dei veicoli, visto che nemmeno quella - oggi - è gratuita per l'ecologia del nostro pianeta. Insomma, il dibattito è ancora aperto e sempre più acceso fra detrattori dell'elettrico e sostenitori della nuova metodologia di propulsione che puntano proprio sull'impatto ecologico di benzina e diesel per favorire la diffusione delle auto a batteria.
195 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoE perchè allora non consideriamo la produzione del motore dell'Audi? O quello si fa consumando CO2?
eolico+fotovoltaico più auto elettriche in ricarica durante gli orari di lavoro e di picco produzione fotovoltaico per me sono un sistema su cui investire, soprattutto in italia dove di sole ne abbiamo e di petrolio meno
Ogni civiltà è artefice del proprio destino
Se ho capito bene non viene considerata a produzione di energia elettrica,che è un bel mattone.
I cicli combinati con i controcazzi arrivano a un 55%,più verosimile un 50%.
Purtroppo allo stato attuale non hanno dove andare.
E perchè allora non consideriamo la produzione del motore dell'Audi? O quello si fa consumando CO2?
L'auto elettrica per come è concepita allo stato attuale accumulatori+motore elettrico non è sostenibile su larga scala.L'impatto ambientale è nettamente superiore a quello di una normale ciclo 8.
Esistono molti articoli in merito e l'argomento sarebbe molto lungo.
Quello che si dimenticano di dire è la rarità dei materiali impiegati per costruire gli accumulatori, inoltre nessuno spiega come uno stato senza centrali nucleari ( tecnologia ormai accantonata) possa produrre abbastanza corrente per alimentare tutto il parco auto, inquinando poco. Nessuno lo dice perchè allo stato attuale non è possibile!
Le rinnovabili vanno bene ma non sono costanti, potrebbero andar bene SOLO se si distribuissero i picchi e usassimo MOLTA meno corrente , anche senza le auto da ricaricare!
Nessuno parla del costo ( economico e ambientale) dello smaltimento egli accumulatori una volta esausti...
Tesla è l'auto del "segreto di pulcinella" tanta potenza e tante batterie, nulla di nuovo! Una vera strada potrebbe essere l'idrogeno ( toyota Mirai per esempio) e nel mentre le auto a metano potrebbero essere il traghetto verso le nuove tecnologie.
A me sembra solo che ogni tanto qualcuno si sveglia e dice che non va più bene, oggi non va più bene il diesel (forse perchè la tesla è americana e vuole entrare nel nostro mercato e allo stesso tempo non vogliono che le nostre auto entrino nel loro?!). Ieri non andava più bene la benzina verde perchè emetteva troppa c02 e prima non andava bene la benzina rossa perchè aveva il piombo...Lo scopo è venderci un prodotto non duraturo così poi dovremo comprarne di nuovi, l'ambiente è l'ultimo problema degli stati e delle multinazionali!
Menomale che qualcuno ragiona!
ma è ancora in produzione ?
Còmsòdmòmdòmld
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