Kawasaki brevetta un sistema di batteria sostituibile per una possibile Ninja elettrica
di Carlo Pisani pubblicata il 19 Aprile 2019, alle 10:01 nel canale TecnologiaKawasaki si espone, avanzando una richiesta di brevetto per una moto carenata caratterizzata da trazione elettrica ed un curioso sistema in grado di offrire la possibilità di sostituire l'intero pacco batterie in pochi passaggi
Solo di poche settimane fa l'annuncio di un possibile accordo tra i "Big Four" giapponesi del settore moto, Honda, Yamaha, Suzuki e Kawasaki, per una collaborazione congiunta allo sviluppo di standard costruttivi, e magari anche una piattaforma unica, per il settore delle due ruote elettriche.
Kawasaki si espone, avanzando una richiesta di brevetto per una moto carenata caratterizzata da trazione elettrica ed un curioso sistema in grado di offrire la possibilità di sostituire l'intero pacco batterie in pochi passaggi: dal primo disegno qui riportato, si nota che il veicolo rappresentato faccia parte del segmento sportivo e possa rientrare tra i modelli identificati dalla serie Ninja, ma tutto sommato tale brevetto risulterebbe facilmente adattabile a molte altre tipologie di moto.
Al posto del consueto propulsore a combustione troviamo un voluminoso pacco batterie nella parte centrale, il motore in quella inferiore e sulla sommità relativi componenti per la loro gestione, il tutto accolto all'interno di un telaio a traliccio; in questa fase pochi altri dettagli risultano comprensibili, come ad esempio la presenza di una trasmissione finale a catena.
Nella seconda immagine invece si può notare il sistema di sostituzione del pacco batteria, azione che avverrebbe dal lato sinistro della moto "sganciando" in qualche modo parte del telaio a traliccio e, servendosi di un carrello di supporto, dare la possibilità di estrarre il comparto batteria.
Un brevetto sicuramente interessante soprattutto in ambito racing, infatti, la possibilità di sostituire la fonte di energia presente a bordo darebbe modo di svolgere diversi turni in pista senza essere soggetti a lunghi tempi di ricarica.
Inoltre la ricarica, gestione e stoccaggio delle batterie potrebbe avvenire lontano dal veicolo, scongiurando situazioni pericolose e possibili guasti che interesserebbero, non solo le batterie, ma in casi estremi l'intero paddock, come già visto ad esempio per il neo campionato MotoE: fatte queste considerazioni, non sarebbe sbagliato pensare a Kawasaki come uno dei possibili brand a sostituire o affiancare Energica, attuale fornitore unico di questa categoria, tornando così nel mondo della MotoGP, iniziando un nuovo percorso di sviluppo in ambito elettrico.
30 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLa moto deve fare rumore, deve vibrare e deve avere il cambio e la frizione!!!
Se devo prendermi un mezzo a batteria compro uno scooter.
Non capisco per quale ragione si ostinano a rimanere legati a concetti stilistici nati ed evoluti per quasi un secolo intorno ai motori endotermici.
La moto deve fare rumore, deve vibrare e deve avere il cambio e la frizione!!!
Se devo prendermi un mezzo a batteria compro uno scooter.
Non capisco per quale ragione si ostinano a rimanere legati a concetti stilistici nati ed evoluti per quasi un secolo intorno ai motori endotermici.
L'elettrico è il futuro, le vecchie mentalità sono destinate a farsi benedire.
Per le scelte stilistiche ci vuole tempo per adattarsi.
Concordo su cambio e frizione ma non su rumore e vibrare. In effetti non capisco perchè col motore elettrico non prevedano una sorta di pseudo cambio manuale. Si eviterebbe di avere moto con riprese assurde che mese in mano a ragazzini potrebbero generare solo guai.
Per le scelte stilistiche ci vuole tempo per adattarsi.
tieni presente che, fatte le debite proporzioni, il motociclismo tradizionalista aveva avuto problemi anche ad accettare l'iniezione elettronica...piano piano tutti si abitueranno e diventerà normale.
Ci sono i motociclisti che vogliono un certo tipo di mezzo, se la fanno costruire persino su misura con propri concetti stilistici, partorendo veri obbrobri ma altrettanti capolavori.
Altri che vorranno moto elettriche, silenzio, cambio automatico che fino ad ora non sono state disponibili. L'estetica evolverà, come ha sempre fatto.
P.S.:
https://www.honda.it/motorcycles/ex...-dct-honda.html
"...Un successo Honda tutto hi-tech, confermato dalla preferenza accordata dal [U]70% dei clienti europei [/U]che, ove disponibile, scelgono moto dotate di cambio DCT..."
Mi ricordo le parole di fuoco dei cosiddetti "puristi" quando fu' presentato quel cambio!
Ci sono i motociclisti che vogliono un certo tipo di mezzo, se la fanno costruire persino su misura con propri concetti stilistici, partorendo veri obbrobri ma altrettanti capolavori.
Altri che vorranno moto elettriche, silenzio, cambio automatico che fino ad ora non sono state disponibili. L'estetica evolverà, come ha sempre fatto.
P.S.:
https://www.honda.it/motorcycles/ex...-dct-honda.html
"...Un successo Honda tutto hi-tech, confermato dalla preferenza accordata dal [U]70% dei clienti europei [/U]che, ove disponibile, scelgono moto dotate di cambio DCT..."
Mi ricordo le parole di fuoco dei cosiddetti "puristi" quando fu' presentato quel cambio!
la moto silenziosa e senza il cambio esiste dà piu' di 50 anni e si chiama scooter che a sua volta si presta benissimo all'elettrificazione.
La moto é un'altra roba.
Per quanto riguarda il cambio dct di honda una cagata immonda, ha senso giusto sull'integra che di fatto é uno scooter e sulla goldwing che é un'automobile a due ruote, tutti gli altri modelli sono venduti con il cambio tradizionale.
Vai a vedere se sulle africa twin ci mettono il cambio robotizzato.
La moto é un'altra roba.
Per quanto riguarda il cambio dct di honda unza cagata immonda, ha senso giusto sull'integra che di fatto é uno scooter e sulla goldwing che é un'automobile a due ruote, tutti gli altri modelli sono venduti con il cambio tradizionale.
Evidentemente i produttori non sono del tuo stesso avviso e vogliono ampliare la loro offerta.
In un mercato in crisi da tempo, occorrono nuovi prodotti per non scomparire.
Non si può andare avanti con le Fireblade o le Ninja che fanno 5 CV in più e 2 Kg in meno del modello precedente.
E quella "cagata" che chiami dct, come detto, finisce sul 70% delle moto Honda in Europa, [U]moto[/U] come Crosstourer, Africa Twin, NC750X, NC750S, Integra e X-ADV.
Tutte le altre, evidentemente sono andate in minoranza.
In un mercato in crisi da tempo, occorrono nuovi prodotti per non scomparire.
Non si può andare avanti con le Fireblade o le Ninja che fanno 5 CV in più e 2 Kg in meno del modello precedente.
E quella "cagata" che chiami dct, come detto, finisce sul 70% delle moto Honda in Europa, [U]moto[/U] come Crosstourer, Africa Twin, NC750X, NC750S, Integra e X-ADV.
Tutte le altre, evidentemente sono andate in minoranza.
Se c'é un mercato che non é mai in crisi é proprio quello delle due ruote, che in europa é dominato da modelli come la BMW GS.
La stessa BMW é stata una delle prime, se non la prima, a mettere a listino un mezzo elettrico ed hanno scelto giustamente lo scooter.
Inutile continuare a discutere del cambio honda, io l'ho provato sulla nc750X e non lo vorrei manco regalato, il semplice fatto di non poter sfrizionare quando ad esempio di trovi a girare su una rotatoria a passo d'uomo é un difetto troppo penalizzante, per non parlare della rumorosità delle cambiate, che poi a molti clienti honda piace de gustibus, a me le honda non piacciono manco senza cambio dct.
I marchi che se la passano male fanno bene a tentare la via dell'elettrico visto che sembra essere la moda del momento, ma trovo ridicolo fare mezzi elettrici che si atteggiano a vere motociclette, tirassero fuori veicoli completamente nuovi, la peg perego a forma di harley ce l'abbiamo avuta già negli anni 80
calibro non fa rumore non se lo incula nessuno
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