In Giappone i robot riempiono gli scaffali dei supermercati: comandati a distanza tramite VR
di Carlo Pisani pubblicata il 01 Settembre 2020, alle 15:01 nel canale TecnologiaIn Giappone la catena di supermercati Family Mart ha presentato un curioso progetto per diminuire la presenza di personale all'interno delle corsie dei supermercati: assunti alcuni robot controllabili a distanza tramite sistemi realtà virtuale
14 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPoi quei pochi operatori subappalteranno a manodopera indiana a distanza sfruttata per due soldi.
Poi anche quei poveracci indiani verranno soppiantati dalle IA.
Intanto i poveracci e anche la classe media resteranno sempre più poveri e i ricchi sempre più ricchi.
Bot esclamare "sono Sherazade, dall'uzbekistan. Desideri pagare il conto con una cassiera italiana?"
Il futuro passa attraverso la formazione di personale altamente qualificato perché i lavori ad alta intensità fisica sono destinati ad essere "robotizzati". Un paese sarà tanto più di successo quanto meno aiuti universali dovrà dare per contrastare la disoccupazione "tecnologica".
c'è un po' di contraddizione fra la prima e la seconda parte; c'è bisogno di personale altamente qualificato, e poi i giovani giapponesi, che immagino studino, ambiscono a fare il garzone per mettere gli alimenti negli scaffali.
Io pensavo che chi investe tanti anni nella specializzazione e nello studio ambisse alla miglior retribuzione possibile. Che eviedentemente non è quello offerto al garzone degli alimentari...ma magari forse intendevi che erano loro a gestire il negozio. Allora si,in quel caso avrebbe un senso.
Reddito Universale sempre più vicino.
Il lavoro non è la base del reddito, perché il lavoro è l'energia scambiata tra due corpi, che poi uno dei due corpi sia tuo o di un robot cambia poco, è sempre l'energia scambiata la base del reddito.
Ergo, il reddito universale sarà possibile quando avremo energia a costi bassissimi, l'automazione di per sé cambia poco le carte in tavola, il livello di automazione è cresciuto in modo esponenziale dai tempi della rivoluzione industriale, ma non solo non ha garantito un reddito universale, non ci ha neppure fatto andare in pensione un po' prima.
L'automazione fa due cose principalmente:
- rende il lavoro più comodo, meno faticoso e meno pericoloso. Questo è ottimo, ma è pur sempre lavoro, anche chi passa la giornata guardando delle telecamere di sicurezza sente la fatica del lavoro.
- rende il lavoro più produttivo, quindi butta sul mercato una maggiore quantità di beni e servizi, che dovranno essere assorbiti, creando nuove esigenze, per soddisfare le quali dovrai lavorare di più, non di meno.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".