I robot fattorini di Starship in test in Europa
di Salvatore Carrozzini pubblicata il 06 Luglio 2016, alle 16:01 nel canale Tecnologia
Starship, startup creata dal fondatore di Skype, Ahti Heinla, annuncia l'avvio del programma di test dei robot impiegati per la gestione delle consegne. I programmi pilota verranno condotti in diverse città del Regno Unito, della Germania e della Svizzera. A breve un'analoga procedura di test verrà avviata nel mercato statunitense.
Le aziende impegnate nello sviluppo di sistemi per le consegne di merci gestite da droni sono sempre più numerose. Ai nomi noti, come Amazon e Google, si sommano quelli di promettenti startup come Starship, creata nel 2014 dai co-fondatori di Skype. A differenza di Amazon, che sta investendo risorse nel settore delle consegne aeree tramite droni, i robot fattorini di Starship si spostano su strada. Il progetto era stato presentato alla fine del 2015 ed entra ancor più nel vivo con l'avvio di una nuova fase di test che si svolgerà, inizialmente, in Europa e, a breve anche nel mercato statunitense.
Starship ha fornito nelle scorse ore i dettagli del progetto con un comunicato stampa nel quale si legge:
A partire dal mese di luglio, milioni di persone avranno la possibilità di incontrare i robot per la gestione autonoma delle consegne sui marciapiedi del Regno Unito, della Germania e della Svizzera, nell'ambito di un programma di test annunciato oggi da Starship e da importanti partner del settore. Un programma simile sarà annunciato a breve per gli Stati Uniti.
Starship dichiara che saranno impiegati diecini di robot fattorini in quella che rappresenta una fase di evoluzione del progetto che punta ad acquisire sul campo importanti feedback. Rispetto ai test compiuti in 12 nazioni negli ultimi 9 mesi, infatti, si registrano le partnership con importanti aziende europee impegnate nel settore della distribuzione di generi alimentari - Just Eat e Pronto.co.uk - della logistica - la tedesca Hermes - e nella vendita al dettaglio - Metro Group (che gestisce, tra l'altro, il brand Media World, Saturn e Metro).
I robot sviluppati da Starship sono progettati per la consegna di pacchetti e generi alimentari entro un raggio di 3-5 km dalla sede dell'azienda. I robot saranno in grado di muoversi autonomamente, utilizzando una tecnologia simile a quella integrata nelle autovetture senza guidatore. Nei test iniziali, tuttavia, l'attività del robot verrà monitorata in remoto dagli operatori umani tramite un centro di controllo.
In termini pratici, si tratta di robot dalle dimensioni relativamente contenute, con un vano dedicato al trasporto merce, equipaggiati con un sistema di trazione a sei ruote che permette di raggiungere la velocità massima di 6,4 Km/h, videocamere e sensori per rilevare gli ostacoli sul percorso e misure di sicurezza per evitare la sottrazione della merce trasportata. Il destinatario, ad esempio, riceverà un PIN che servirà per sbloccare il vano merce e recuperare l'oggetto della consegna. Un sistema che ricorda il meccanismo descritto in un brevetto recentemente assegnato all'inizio dell'anno a Google (ved. precedente news).
Il ridotto raggio d'azione entro il quale i piccoli robot fattorini sono i grado di operare non deve essere considerato un elemento negativo. Al contrario, scopo di Starship è fornire un servizio di consegne sulla breve distanza che non può essere svolto con la stessa efficienza da camion e furgoni, maggiormente adatti per le consegne su tratte più estese. Le consegne tramite i robot Starship potrebbe, inoltre, costare anche meno di quelle effettuate con mezzi tradizionali. Stando a quanto dichiarato dai dirigenti della startup, una consegna a Londra può costare sino a 12 sterline, mentre con i robot/fattorini il costo potrebbe scendere sino a 1 sterlina.
I robot Starship, nei precedenti test, hanno percorso oltre 8000 Km senza causare né riportare alcun incidente. I risultati del programma sono quindi incoraggianti, anche se occorrerà del tempo prima di ipotizzare un impiego in maniera capillare. I nuovi test saranno condotti a Londra, Dusseldorf e Berna per poi estendersi ad ulteriori città europee e americane. I test proseguiranno anche a Tallinn, in Estonia, dove si trova il centro di Ricerca e Sviluppo di Starship.
10 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNon credo riescano a fare così tanti metri...
Forse in Scandinavia o Islanda o Canada questo servizio potrebbe funzionare, perchè nei normali Paesi incivili non durerebbero un giorno.
Non peccato, ma per fortuna...
Abbiamo un paese con un tasso di disoccupazione spaventoso e tra l'altro in crescita. In Giappone e Cina stanno mandando a casa migliaia di operai perché le industrie stanno sempre più "raffinando" l'uso della robotica.
Va benissimo il miglioramento tecnologico ma... mi spiace, per come la vedo io la sostituzione dell'uomo con la macchina non è un bene ma un male.
certo, se gli permetti di studiare...manda tu un 19enne all'università con 500 euro al mese di affitto per uno sgabuzzino, tasse escluse.
E' l'evoluzione naturale del progresso avere sempre più bisogno di manodopera qualificata. Poi non è necessariamente detto che serva la laurea per lavorare su quei macchinari, ci saranno sicuramente vari livelli di specializzazione ed ognuno cercherà quello più consono alle sue possibilità.
per questo sono sempre stato d'accordo sulla specializzazione fin dalle superiori. Essendo più diffuse permettono un accesso maggiore allo studio e se proprio la scelta iniziale non piace c'è tutto il tempo per cambiare e non finire gli studi a 40 anni
Abbiamo un paese con un tasso di disoccupazione spaventoso e tra l'altro in crescita. In Giappone e Cina stanno mandando a casa migliaia di operai perché le industrie stanno sempre più "raffinando" l'uso della robotica.
Va benissimo il miglioramento tecnologico ma... mi spiace, per come la vedo io la sostituzione dell'uomo con la macchina non è un bene ma un male.
Dipende dai settori.
L'invenzione delle mietitrebbie meccaniche ha permesso di raddoppiare (o forse oltre) la quantità di terreno coltivabile a frumento superando il principale ostacolo: il numero di persone necessario la raccolta.
Al giorno d'oggi l'agricoltura senza mezzi meccanici avrebbe costi 50-100 volte superiori all'attuale e rese 10 volte inferiori.
E' comunque vero che la tendenza a robotizzare le fabbriche avrà un notevole impatto sociale ed economico.
Il problema sono i tempi. Dall'oggi al domani puoi chiudere una fabbrica, ristrutturarla e riaprila 2 anni dopo con un decimo di operai.
Ni.
Non è ipotizzabile pensare all'intera popolazione mondiale (o meglio, quella nella fascia lavorativa) occupata nella progettazione e manutenzione delle macchine.
Diciamo che a questo punto dovrebbero essere gli Stati a non lasciar morire di fame i disoccupati, ma già immagino i tecnici/ingegneri che:"Gne gne, io lavoro, lo faccia pure lui, perché deve essere mantenuto?"
Che lavoro dovrebbe fare il suddetto disgraziato, però, non è ben chiaro.
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