Fiat Chrysler, 'centinaia di milioni di euro' a Tesla per rientrare nei limiti di emissioni
di Nino Grasso pubblicata il 08 Aprile 2019, alle 18:41 nel canale Tecnologia
Unendo le vendite delle automobili Tesla a quelle di FCA, il gruppo italoamericano riuscirà a rispettare i vincoli europei del 2020 sulle emissioni di carbonio nell'aria
Stando a quanto rivela un nuovo articolo del Financial Times, il gruppo FCA (Fiat Chrysler Automobiles) avrebbe deciso di pagare "centinaia di milioni di euro" a Tesla per "unire" le proprie flotte in Europa. Il motivo? Questo consentirebbe al gruppo Fiat Chrysler di sfruttare le vendite delle auto Tesla, che sono a emissioni zero, per evitare le multe che dovrebbe pagare in caso di mancata ottemperanza agli obblighi del regolamento UE in merito alle emissioni di carbonio nell'aria: il limite massimo sarà di 95 grammi per chilometro a partire dal 2020.
Nell'articolo si legge che FCA è entrata in quella che viene chiamata una "open pool" con l'azienda americana produttrice di veicoli elettrici a partire dal 25 Febbraio. Tesla ha creato questa sorta di organizzazione dando agli altri produttori concorrenti la possibilità di farne parte tre giorni prima: l'open pool sarà valida "per diversi anni", secondo quanto riportato da Julia Poliscanova, dirigente del gruppo Transport & Environment, e sarà parallela all'iniziativa identica firmata Toyota e Mazda praticamente lo stesso giorno.
In quel caso, però, non c'è stato nessuno stupore dal momento che Toyota ha il 5% delle azioni di Mazda. È da sottolineare che non è stata annunciata la somma che FCA ha investito sull'accordo con Tesla, e che contratti simili hanno fatto parte della strategia commerciale dell'azienda di Elon Musk ormai da anni. La fonte ha segnalato che Tesla ha guadagnato centinaia di milioni di dollari con questo tipo di iniziative negli scorsi anni, e che l'accordo con FCA potrebbe essere anch'esso nell'ordine delle centinaia di milioni di dollari.
"FCA si impegna a ridurre le emissioni di tutti i prodotti commercializzati", ha dichiarato il gruppo in un comunicato ufficiale. "L'accordo con Tesla fornisce flessibilità per consentirci di consegnare prodotti che i nostri clienti compreranno rimanendo fedeli all'approccio del minor costo possibile". La compagnia ha inoltre ammesso che l'accordo dovrebbe consentire di "rispondere con efficacia alle restrizioni normative" dell'Unione Europea.
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53 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCerto dovrebbero darsi una bella svegliata, ma ci vuole tempo (soprattutto considerata la nota lentezza di fiat e chrysler ad adeguarsi ai tempi), questa furbata invece gli consentirà di evitare sanzioni nell'immediato.
Urge un alleanza strategica con qualche altro produttore.
Ma veramente il pool di crediti è un iniziativa della UE, in soldoni prefissato un limite di emissioni per chilometro chi sta sotto guadagna crediti, chi sta sopra guadagna debiti, e con l'obiettivo di avere un parco macchine che nel complesso rispetti i limiti prefissati è possibile vendere e acquistare questi crediti.
Ovviamente tesla producendo esclusivamente mezzi elettrici continua ad accumulare crediti, FCA producendo esclusivamente cariole degne della prima rivoluzione industriale non può che accumulare malus
FCA ha smesso di fare auto, da decenni, adesso l'unica cosa che gli importa è fare poche macchinine e cercare di non pagare tasse e multe
Introducendo questo "obbligo" è come aver prezzato le esternalità negative dei veicoli inefficienti.
Grazie al fatto che FCA debba finanziare una società concorrente, più efficiente nel produrre veicoli che emettono meno co2 e quindi con minori esternalità, essenzialmente gli acquirenti di auto FCA dovranno pagare un margine superiore sui COGS solo per compensare un trasferimento netto ad un produttore più efficiente.
Al contrario Tesla potrà avere margini inferiori, e gli utenti tesla potranno avere veicoli a minor prezzo (o migliori se finanziano r&d).
Ergo gli utenti FCA, grazie ad un ottima previsione normativa, stanno sovvenzionando gli utenti Tesla, riducendo esternalità negative del mercato.
Introducendo questo "obbligo" è come aver prezzato le esternalità negative dei veicoli inefficienti.
Grazie al fatto che FCA debba finanziare una società concorrente, più efficiente nel produrre veicoli che emettono meno co2 e quindi con minori esternalità, essenzialmente gli acquirenti di auto FCA dovranno pagare un margine superiore sui COGS solo per compensare un trasferimento netto ad un produttore più efficiente.
Al contrario Tesla potrà avere margini inferiori, e gli utenti tesla potranno avere veicoli a minor prezzo (o migliori se finanziano r&d).
Ergo gli utenti FCA, grazie ad un ottima previsione normativa, stanno sovvenzionando gli utenti Tesla, riducendo esternalità negative del mercato.
E' un mondo sbagliato... si dovrebbe guardare al futuro di tutto il nostro pianeta e invece chi se ne è sempre fregato dell'ambiente basta che paghi e continua ad esistere.
Il sistema consumistico non può che portarci all'estinzione.
Introducendo questo "obbligo" è come aver prezzato le esternalità negative dei veicoli inefficienti.
Grazie al fatto che FCA debba finanziare una società concorrente, più efficiente nel produrre veicoli che emettono meno co2 e quindi con minori esternalità, essenzialmente gli acquirenti di auto FCA dovranno pagare un margine superiore sui COGS solo per compensare un trasferimento netto ad un produttore più efficiente.
Al contrario Tesla potrà avere margini inferiori, e gli utenti tesla potranno avere veicoli a minor prezzo (o migliori se finanziano r&d).
Ergo gli utenti FCA, grazie ad un ottima previsione normativa, stanno sovvenzionando gli utenti Tesla, riducendo esternalità negative del mercato.
Concordo su tutto, chi si ostina a produrre/comprare tecnologie inquinanti, e quindi gravare sulla salute (e alla fine sul portafogli) di tutti gli altri deve essere scoraggiato e compensare, almeno in parte, la societa'. Speriamo tali tariffe vengano incrementate, cosi' da spingere tutti i produttori verso l'elettrico e da scoraggiare i consumatori dal comprare un'auto che non lo sia.
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