Dalla robotica industriale ai robot domestici di consumo
di Carlo Pisani pubblicata il 23 Giugno 2017, alle 11:21 nel canale Tecnologia
L'azienda tedesca Kuka è una dei principali produttori mondiali di robot industriali, oltre per la tecnologia all'avanguardia e l'estrema flessibilità di gestione i loro prodotti si distinguono sul mercato e tra le linee di produzione per la loro storica colorazione arancione: tutta questa tecnologia nei prossimi anni potrebbe uscire dagli ambienti industriale ed entrare direttamente nelle nostre case
L'azienda tedesca Kuka è una dei principali produttori mondiali di robot industriali, oltre per la tecnologia all'avanguardia e l'estrema flessibilità di gestione i loro prodotti si distinguono sul mercato e tra le linee di produzione per la loro storica colorazione arancione: tutta questa tecnologia nei prossimi anni potrebbe uscire dagli ambienti industriale ed entrare direttamente nelle nostre case, in che modo? Kuka avrebbe intenzione di iniziare ad affacciarsi sul mercato della robotica di consumo cioè dedicata a noi utenti finali e alle nostre case.
Una ballerina con un robot Kuka durante la cerimonia di apertura dei Giochi Paralimpici 2016. Foto di Buda Mendes/Getty Images
In un'intervista con il Financial Times , il CEO di Kuka Fino Reuter ha detto che il cambiamento ha trovato slancio con dall'assorbimento della sua società dal produttore di elettrodomestici cinesi Midea.
“Midea non sta sviluppando alcun tipo di automazione robotica, sarà Kuka
a farlo per lei”, ha affermato Reuter “E questa collaborazione è molto
ben mirata al settore consumer. Così insieme vogliamo fare la robotica di
consumo.”
Midea ha comprato Kuka lo scorso anno per 4,5 miliardi di euro,
l'azienda cinese produce una vasta gamma di prodotti per la casa,
compresi i sistemi di aria condizionata, lavatrici, forni, frigoriferi e altro
ancora: non è ben chiaro che tipo di prodotto le due aziende stiano puntando a
produrre, ma l'esperienza di Kuka nell'automazione delle attività fisiche
suggerisce che le società sarebbero in cerca di progettare robot
“casa-hub” cioè destinati a darci una mano in tutte le attività che
ogni giorno compiamo nella nostra abitazione.
Al contrario, potrebbero anche avere in mente assistenti robot più complessi, in grado di aiutarci con i compiti più pesanti e ripetitivi: una prima possibile applicazione potrebbe essere quella nel supporto a 360° delle persone anziane e non autosufficienti.
Costruire un robot progettato per lavorare a stretto contatto nelle operazioni di tutti i giorni con gli esseri umani quindi sarebbe il principale scopo di Kuka, seguendo le indicazioni di Bill Gates di quale mese (raccolte in questa nostra news) si potrebbe dar luogo ad una società dove i robot lavoreranno per noi lasciando agli esseri umani solo i compiti che non possono essere automatizzati e magari grazie alla loro tassazione garantire un reddito base a ciascun cittadino.
8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoeh no cazzo, quello lo voglio fare io mentre il robot lavora
(La domanda da porci è: tolta quella sparuta percentuale di programmatori di talento, una volta che i robot e le AI faranno tutto, noi comuni mortali che faremo? Con quali lavori guadagneremo per comprarci questi favolosi sistemi?)
si chiama colf, e costa 10 euro l'ora.
(La domanda da porci è: tolta quella sparuta percentuale di programmatori di talento, una volta che i robot e le AI faranno tutto, noi comuni mortali che faremo? Con quali lavori guadagneremo per comprarci questi favolosi sistemi?)
x lo zio bill, si tassano i robot.
(La domanda da porci è: tolta quella sparuta percentuale di programmatori di talento, una volta che i robot e le AI faranno tutto, noi comuni mortali che faremo? Con quali lavori guadagneremo per comprarci questi favolosi sistemi?)
incomincia ad andare a comprare pennelli, tela e colori ad olio, almeno sai se hai un'alternativa.
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