Curtiss Hera, la moto elettrica ispirata alla versione V8 del passato
di Carlo Pisani pubblicata il 01 Settembre 2018, alle 12:01 nel canale TecnologiaCurtiss Motorcycles presenta il suo ultimo progetto denominato Hera, per celebrare in qualche modo il mezzo che nel 1907 portò il fondatore Glen Curtiss, a toccare la velocità di 219,4 km/h a bordo di una "moto" equipaggiata con un propulsore a otto cilindri di derivazione aeronautica
Operazione nostalgia per il produttore americano Curtiss Motorcycles, piccola realtà con sede a Birmingham, Alabama, specializzata in moto di lusso ed ultimamente concentrata sul settore della trazione elettrica.
Presenta il suo ultimo progetto denominato Hera, per celebrare in qualche modo il mezzo che nel 1907 portò il fondatore Glen Curtiss, a toccare la velocità di 219,4 km/h a bordo di una "moto" equipaggiata con un propulsore a otto cilindri di derivazione aeronautica.
Dopo il concept elettrico Zeus, il progetto Hera si ispira alle forme di quel mezzo autore del record sopra citato, richiamando in chiave moderna, le forme del telaio, l'ingombro del motore V8 e la posizione di guida: il telaio rimane praticamente inesistente ma con forme più compatte e sinuose, l'ingombro del motore viene sostituito da un importate pacco batterie che richiama i quattro cilindri per lato e sotto la sella troviamo una coppia di motori elettrici complessivamente da circa 170 CV ed in grado di generare una coppia di 398 Nm.
Per il momento nessuna particolare informazioni circa disponibilità e prezzo, però, dalle parole di Matt Chambers, CEO di Curtiss Motorcycles, è chiara l'intenzione dell'azienda di realizzare "le moto più lussuose al mondo", andando ad occupare una fetta di mercato particolare e molto esclusiva.
Con Hera quindi troviamo un progetto elettrico ispirato al passato, sicuramente per pochi e sicuramente pensato più per sbalordire che per un suo effettivo utilizzo, situazione che attualmente rispecchia in pieno il settore della trazione elettrica, dominato ancora da pochi modelli pensati per un target di clientela concentrata sul lusso piuttosto che alla funzionalità e praticità.
14 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoE allora per cosa li fanno a fare, questi mezzi cosi prepotentemente veloci ?
E allora per cosa li fanno a fare, questi mezzi cosi prepotentemente veloci ?[/qupte]
Perchè in paesi come la germania esistono strade senza limiti di velocità, ad esempio...
non penso devo aggiungere altro per esprimere quanto sia triste la cosa...
tanto fieri questi ingegneri a cui ultimamente piace mettere i motorini delle lavatrici dentro qualsiasi mezzo, ma sempre a richiamare la bellezza dei VERI motori meccanici
tanto fieri questi ingegneri a cui ultimamente piace mettere i motorini delle lavatrici dentro qualsiasi mezzo, ma sempre a richiamare la bellezza dei VERI motori meccanici
Interessante, considerato che un motore è, per definizione "una macchina capace di trasformare una sorgente di energia, che può essere in forma chimica (in presenza di un combustibile), elettrica o termica, in un'energia meccanica o lavoro meccanico", cos'è che non rende un motore elettrico un VERO motore?
Per l'italiota medio, probabilmente il fatto che con queste moto elettriche non puoi frantumare gli anzulleri con le sgasate alla gente che sta a 1 km. di distanza.
tanto fieri questi ingegneri a cui ultimamente piace mettere i motorini delle lavatrici dentro qualsiasi mezzo, ma sempre a richiamare la bellezza dei VERI motori meccanici
Per la serie, "odio l'originale ma voglio qualcosa che ci assomigli il più possibile", tipo le bistecche di origine vegetale
On January 21, 1906,[6] Curtiss set an unofficial world record of 136.36 miles per hour (219.45 km/h), on a 40 horsepower (30 kW) 269 cu in (4,410 cc) V-8-powered motorcycle of his own design and construction in Ormond Beach, Florida. The air-cooled F-head engine was intended for use in aircraft.[7] He remained "the fastest man in the world", the title the newspapers gave him, until 1911,[8] and his motorcycle record was not broken until 1930. This motorcycle is now in the Smithsonian Institution.[9] Curtiss's success at racing strengthened his reputation as a leading maker of high-performance motorcycles and engines.[10]
fonte wikipedia
Direi che quindi stiamo parlando di un prototipo concepito per battere il primato mondiale, non qualcosa pensato per girare nel traffico, primato che poi è rimasto imbattuto per 24 anni e che assieme agli altri ha contribuito a far entrare il suo autore nella storia con tanto di museo dedicato alla sua vita.
O magari è qualcosa tipo: "usiamo le nuove tecnologie per creare qualcosa di nuovo ma che omaggi il passato su cui la nostra azienda è stata fondata".
Davvero altro che "culto del motore a scopio" è la qualità media di questi commenti che mi sembra di una tristezza infinita.
Con quelle specifiche è una moto che è tutt'altro che pionieristica, al contrario del modello del 1906.
Sei troppo sensibile
Probabilmente sì ed è per questo che di solito i, record si fanno in ampi spazi tipo la Bonneville Salt Flats.
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