Come il connettore TUC.technology renderà le auto del futuro completamente personalizzabili
di Rosario Grasso pubblicata il 26 Giugno 2020, alle 19:21 nel canale TecnologiaSviluppato da una startup italiana, TUC è un connettore universale che permette di personalizzare gli interni e la tecnologia delle auto, ad esempio installando sedili, schermi connessi e anche una macchina del caffè
Il connettore TUC.technology, compatibile con qualsiasi telaio elettrico, permette di installare e configurare sulle auto un sedile, uno schermo connesso a internet o una macchina del caffè. TUC.S.r.l, la società fondata e guidata da Ludovico Campana e Sergio Pininfarina incubata in I3P (Incubatore d’imprese innovative del Politecnico di Torino), lo ha appena presentato attraverso una Digital World Première in streaming.
Durante l'evento, è stato descritto come un unico connettore con tutti gli ingredienti necessari per costruire i veicoli del futuro. Dati, strutturalità e alimentazione si trovano tutti integrati in un connettore Plug & Play e multi-modale, implementato in una piattaforma elettrica esistente, ovvero la famosa Volkswagen MEB.
Il connettore TUC, come qualsiasi presa, è collegato con un unico cavo all'unica centralina di gestione del sistema, il TUC Brain. Si tratta di un sistema talmente modulare che può essere disposto, a seconda delle esigenze del veicolo o del costruttore, in molti modi differenti, e che è compatibile con vari tipi di accessori per l'auto.
TUC.technology è infatti una tecnologia brevettata che combina in un sistema integrato hardware e software differenti tecnologie: un connettore digitale/strutturale “TUC.plug” (che possiamo intendere come l’USB della mobilità), un super computer connesso al cloud “TUC.brain” (il cervello pensante del sistema) e un network di alimentazione e connessione tramite fibra ottica, “TUC.network".
In particolare, il connettore modulare e Plug&play TUC plug è implementabile in fase progettuale o restyling nel telaio dei principali mezzi di trasporto: permette di avere un plug tecnologico dove con un solo gesto è possibile ancorare in sicurezza, alimentare e connettere qualsiasi componente costituente l’interno del veicolo, dai sedili alle plance, dai display ai componenti realizzati ad hoc, così da rendere l’esperienza della mobilità su misura per ciascun utente.
La soluzione elaborata da TUC consente dunque di ridurre drasticamente costi e tempi di assemblaggio dei veicoli, mantenendo il rispetto delle leggi vigenti in materia di sicurezza e rendendo così TUC.technology una soluzione omologabile.
Nel connettore TUC si trovano differenti funzionalità, per cui il segreto del progetto consiste nella loro gestione attraverso suo versatile sistema operativo. TUC-OS è in grado di comprendere le varie funzionalità dei connettori e le loro finalità all'interno dell'auto, così come concepite dal produttore. Abbiamo tre sistemi in un unico standard: all'interno del connettore, infatti, troviamo dati, alimentazione e strutturalità di sicurezza.
La startup italiana ha coinvolto i principali protagonisti del mondo della tecnologia per rifinire il suo progetto: Intel per l'elettronica, Cisco per il protocollo di sicurezza e TIM per la connettività.
Il risultato finale è un'architettura tecnologica per creare interni modulari e digitali. Si può personalizzare il veicolo, sceglierne le funzionalità o ridurle perché non necessarie. Il connettore riconosce istantaneamente il componente, come un sedile, e permette all'utente di gestirlo tramite l'app installata sullo smartphone. Il sedile può essere orientato in qualsiasi direzione. Ma il dispositivo installabile può anche essere uno schermo per venire incontro alle esigenze di intrattenimento a bordo. Con un solo gesto lo schermo è connesso, funzionante e riceve i dati dalla rete per le trasmissioni in streaming. Lo stesso vale anche per le macchine del caffè di Lavazza e il mini-bar per auto appositamente sviluppato per sfruttare le prerogative della tecnologia TUC. Tra i partner di TUC anche Guidosimplex, azienda specializzata nella nella disabilità che mette a disposizione dei sedili capaci di rendere confortevoli i viaggi delle persone con menomazioni fisiche.
Anche il dispositivo sviluppato in collaborazione con Chicco è pieno di tecnologia: BeBeCare e anti-abbandono, con sistema di audio integrato con un sistema innovativo di speaker che permette di cullare i bambini servendosi di un servizio di intrattenimento specificamente realizzato e, infine, multi-direzionalità del componente, per orientare il bambino come meglio si ritiene opportuno. Tutta questa tecnologia è pre-industrializzata, e questo vuol dire che è compatibile con qualsiasi telaio elettrico.
“Una tecnologia è grande se migliora la vita di tutti ”, ha detto Ludovico Campana, Co-fondatore, Amministratore ed inventore di TUC. “È sempre stato un mio sogno dare vita ad un progetto volto a trasformare l’utilizzo e il significato del veicolo, oggi grazie alla tecnologia TUC il veicolo diventa un foglio bianco su cui tutti possono disegnare la propria esperienza e concetto di veicolo sia a livello di abitacolo che di esperienza utente. Questo ci permette di creare uno spazio privato in una mobilità di massa e reinventare di fatto la concezione di veicolo per la nuova società”.
Oltre ad aver pre-industrializzato ed implementato TUC.technology nella piattaforma Volkswagen MEB fornita dall’omonimo gruppo, TUC ha costruito un ecosistema di partner con i quali sono stati creati i primi componenti plug&play per l’automotive powered by TUC.technology: sedili monoscocca con l’integrazione di impianto audio, ambient-light e smartphone station con Sabelt; sedile derivante dalla serie completo di tutte le funzionalità di movimento elettriche con Adient; display 12’’ LCD sagomato con Bosch; seggiolino con sistema di sicurezza BeBeCare e sistema di intrattenimento audio per il bimbo con Chicco; sedile per persone con disabilità elettrico e girevole per un accesso a bordo facilitato con Guidosimplex; macchine del caffè integrabili in veicoli con Lavazza; l’integrazione in TUC-OS del servizio di informazione La Stampa e del servizio di intrattenimento RDS.
6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSulla mia Punto mi hanno dovuto fare un impianto elettrico secondario solo per montare i fendinebbia perché la centralina si rifiutava di accenderli...
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