Casco da moto smart? ecco Jarvish con display AR e supporto per gli assistenti Alexa e Siri
di Carlo Pisani pubblicata il 08 Ottobre 2018, alle 09:01 nel canale Tecnologia
Due i modelli fin'ora presentati, Jarvish X e Jarvish X-AR, entrambi realizzati con calotta in fibra di carbonio e corredati di un po' di accessori tecnologici come microfoni integrati, altoparlanti, compatibilità con sistemi Siri, Alexa e Google Assistant, fotocamera frontale da 2K: per la versione AR, lente display tra occhio e visiera
Si chiama Jarvish, nome che ricorda alquanto quello dell'assistente di Iron Man, e tutto sommato è in grado di dare un'esperienza a quella che potrebbe avere il supereroe Marvel all'interno della propria maschera di metallo: più realmente però parliamo di un casco smart e connesso che, oltre alla tradizionale funzione protettiva, è in grado di integrare sistemi e vari applicativi.
Due i modelli fin'ora presentati, Jarvish X e Jarvish X-AR, entrambi realizzati con calotta in fibra di carbonio e corredati di un po' di accessori tecnologici come microfoni integrati, altoparlanti, compatibilità con sistemi Siri, Alexa e Google Assistant, per accedere tramite comandi vocali a tutti i servizi che questi applicativi cono in grado di fornire ed anche una fotocamera frontale da 2K, utile come Dash Cam o anche per registrare le proprie sessioni in pista o ricordi delle ferie su due ruote.
Il modello X-AR, come si più intuire dal nome, offre, oltre alle funzionalità base sopra indicate, anche un "display lente" posto tra occhio e visiera basato sul concetto appunto di Realtà Aumentata (AR), fornendo in trasparenza dati come la velocità, indicazioni stradali passo-passo, il meteo, chiamate in arrivo e persino la funzione di specchietto retrovisore grazie ad una seconda telecamera integrata nella parte posteriore del casco.
La versione Jarvish X arriverà gennaio su Kickstarter al prezzo base di 799 $, mentre per la più ricca versione Jarvish X-AR bisognerà aspettare la seconda metà del 2019 e, attraverso sempre la piattaforma Kickstarter, sborsare 2,599 $ per poterlo prenotare in anteprima.
Nota per cogliere la bontà del progetto, la versione Jarvish X è già sul mercato di Taiwan, e sono già stati effettuati degli aggiornamenti software per correggere i primi bug riscontrati dai fortunati acquirenti; per maggiori dettagli a riguardo vi invitiamo a visitare la pagina dedicata a questo casco smart.
13 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIl problema è sempre legato all'avere un altro accessorio con una batteria da dover ricaricare.
Avrei anche delle perplessità su tutta la componentistica elettronica e sul visore aggiuntivo che, in caso di urti per incidente, potrebbero costituire un pericolo aggiuntivo.
https://buy.garmin.com/it-IT/IT/p/530536
Quello che non mi convince appieno in questo casco e' la notifica delle chiamate cellulari, che sinceramente su una moto eviterei, anche potendo utilizzare il vivavoce integrato per parlare…
Inoltre non vorrei che il vetro utilizzato per l'AR non sia sufficentemente robusto ed in caso di caduta possa staccarsi o rompersi, perche' non e' bello avere pezzi di vetro nell'occhio (sempre che sia vetro e non plastica). Per non parlare della batteria, che spero non si danneggi in caso di caduta provocando qualche surriscaldamento indesiderato...
Insomma, il prodotto rimane interessante, ma ricordiamo che la funzione primaria del casco e' proteggere in caso di caduta, se qualche aggiunta mina il potenziale protettivo per me e' da scartare.
Poi indica la velocità tramite GPS, quindi una funzione che hai già davanti agli occhi nel cruscotto delal moto viene riproposta viziata dall'errore intrinseco del GPS.
Lo specchietto retrovisore viene riproposto nel casco quando hai già due specchietti attaccati al manubrio. Ah già, puoi guardare in faccia la zavorrina...
Poi indica la velocità tramite GPS, quindi una funzione che hai già davanti agli occhi nel cruscotto delal moto viene riproposta viziata dall'errore intrinseco del GPS.
Lo specchietto retrovisore viene riproposto nel casco quando hai già due specchietti attaccati al manubrio. Ah già, puoi guardare in faccia la zavorrina...
La differenza principale è che hai la visione di tutte queste informazioni senza dover distogliere lo sguardo dalla strada.
Ho provato il nuviz per qualche settimana e sebbene l'idea sia fondamentalmente giusta, la realizzazione tecnica lasciava a desiderare per due motivi principali:
-il primo, fondamentale, è la dimensione del display davvero troppo piccola che alla fine richiedeva più attenzione nel doversi focalizzare su scritte e mappe minuscole che buttare l'occhio sullo schermo del gps;
-il secondo è la qualità dell'audio, ben al di sotto rispetto ai maggiori competitor di interfoni per caschi.
Poi c'era anche il discorso di avere un aggeggio attaccato al casco compensato comunque dal fatto di non dover ricomprare tutto al cambio casco.
Avevo seguito anche la campagna dello Skull ma è fallita.
Seguirò con curiosità anche questo progetto, ma 2500 euro sono davvero un po' tantini per fare, alla fine, da cavia.
https://buy.garmin.com/it-IT/IT/p/530536
Quello che non mi convince appieno in questo casco e' la notifica delle chiamate cellulari, che sinceramente su una moto eviterei, anche potendo utilizzare il vivavoce integrato per parlare…
Inoltre non vorrei che il vetro utilizzato per l'AR non sia sufficentemente robusto ed in caso di caduta possa staccarsi o rompersi, perche' non e' bello avere pezzi di vetro nell'occhio (sempre che sia vetro e non plastica). Per non parlare della batteria, che spero non si danneggi in caso di caduta provocando qualche surriscaldamento indesiderato...
Insomma, il prodotto rimane interessante, ma ricordiamo che la funzione primaria del casco e' proteggere in caso di caduta, se qualche aggiunta mina il potenziale protettivo per me e' da scartare.
è un casco touring. esistono già con gli occhiali integrati e sono fatti con lo stesso polimero della visiera e hanno una resistenza al cm2 altissima.
Non vedo nessun problema di sorta per quanto riguarda la sicurezza
Queste due cose che dici si auto eliminano, a conferma che questi sistemi, se non sono studiati a dovere, sono più rischiosi che altro, e di situazioni difficili in moto ce ne sono già abbastanza.
E questi progetti non sono figli di grandi marchi, ma di appassionati e startup.
Inoltre vorrei sapere: un casco con questo sistema è omologato per uso su strada? Sennò è aria fritta
E questi progetti non sono figli di grandi marchi, ma di appassionati e startup.
Inoltre vorrei sapere: un casco con questo sistema è omologato per uso su strada? Sennò è aria fritta
Infatti ho detto che la realizzazione tecnica non è buona quanto lo è l'idea; se lo schermo fosse stato più leggibile non lo avrei restituito e proprio per questo sono curioso su queste nuove implementazioni.
C'è un notevole margine di miglioramento sulla sicurezza in moto e avere le informazioni davanti gli occhi è utile. Nel traffico di una città quegli istanti che perdi a guardare il navigatore possono essere disastrosi e sulle strade di montagna fa sempre comodo sapere come si sviluppa il percorso...
Sul discorso grandi marchi, non è che i produttori di caschi siano aziende che puntano sull'innovazione tecnologica, basta guardare quanto ci è voluto perché molte case abbiano cominciato a progettare sistemi di interfoni integrati.
D'altro canto comprare un casco, che è innanzitutto un sistema di protezione, da una azienda che non ha una storia lascia un attimo perplessi, ma fortunatamente ci sono i test di omologazione.
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