Bticino, prese ricarica veicoli elettrici per soluzioni residenziali e commerciali
di Carlo Pisani pubblicata il 10 Aprile 2018, alle 13:21 nel canale Tecnologia
Si parla spesso di veicoli elettrici, o ibridi, ma non si discute allo stesso modo delle relative postazioni di ricarica che sono alla base per utilizzare costantemente questa nuova tipologia di veicoli caratterizzati da trazione elettrica: Bticino a catalogo dispone di varie soluzioni dedicate sia al settore residenziale sia a quello commerciale
Si parla spesso di veicoli elettrici, o ibridi, ma non si discute allo stesso modo delle relative postazioni di ricarica che sono alla base per utilizzare costantemente questa nuova tipologia di veicoli caratterizzati da trazione elettrica: Bticino a catalogo dispone di varie soluzioni dedicate sia al settore residenziale sia a quello commerciale, cioè ad esempio per parcheggi di negozi e zone di sosta.

La serie di queste prese elettriche per auto si chiama Green’Up, studiate principalmente per essere più sicure e resistenti, integrano particolari accorgimenti per prestarsi a gestire potenze di ricarica elevate e funzioni smart per tenere sotto controllo lo svolgimento del "pieno" del proprio veicolo.
Due le principali soluzioni proposte, Green’up Access e Green'Up Premium, la prima più semplice, una sorta di classica presa da parete più robusta e facile da usare, la seconda una vera e propria colonnina in svariate versioni che differiscono per dotazioni e potenza nominale.

Green’up Access viene venduta sotto forma di kit che contiene tutto il necessario per un'installazione corretta: presa Schuko con sportello IP66 indicata per sistemi di ricarica modo 2 o modo 1, base porta cavo, un interruttore magnetotermico differenziale da 20 A, curva C e 30 mA tipo F; poco chiari i restanti dati che indicato una potenza di 25 kW/h, a 230 V per 8 h.
Invece la stazione di ricarica Green'Up Premium, è una vera e propria infrastruttura di ricarica che non ha niente a che vedere con una classica presa: installabile su piedistallo o a parete, indicata per sistemi di ricarica modo 2 o modo 3, si presenta con potenze nominali di ricarica comprese tra 3,7 kW e 22 kW, mono o trifase, consentono anche la ricarica di 2 veicoli contemporaneamente e sono accessoriabili con un kit di comunicazione che consente la supervisione e la gestione dei parametri del "pieno" su indirizzo IP tramite pagina web.
Dati disponibili anche tramite App EV CHARGE per la verifica dei consumi di ogni singola sessione di rifornimento o la gestione delle ore più favorevoli per la ricarica in base a tariffa bioraria o sistemi di produzione dell'energia come il fotovoltaico.
Il kit civile Green’up Access è disponibile al prezzo di listino di circa 335 €, mentre per la più performante versione premium si arriva anche a diverse migliaia di euro; per maggiori informazioni a riguardo vi invitiamo a visitare le pagine del catalogo online dedicate a Green’up Access e Green'Up Premium
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCapisco che lo facciamo per i nostri polmoni ma non è che deve gravare tutta su di noi la salvezza dell'umanità....
è per quello che si sta facendo la guerra dei dazi.. produrre inquinando costa molto meno che produrre in europa o america.. la cina ha un inquinamento pazzesco, basta chiedere a chi va li per lavoro che ambiente si trova..
Tanto per fare degli esempi:
http://www.greenpeace.org/eastasia/...-use-increases/
http://www.linkiesta.it/it/article/...o-e-vale/35795/
invece l'attuale amministrazione USA, nell'ultimo anno, sta' prendendo iniziative nella direzione opposta.
In ogni caso, le colonnine di ricariche sono obbligatorie da quest'anno per le nuove costruzioni e le ristrutturazioni pesanti su edifici "medi" (almeno 10 appartamenti o 500 mq non residenziali) ed impattano poco sui costi totali.
Voglio ricordare che ovviamente è già d'obbligo avere le autorimesse / posti auto privati per quel genere d'interventi.
E' chiaro che per un singolo privato è un costo da valutare.
In Italia in una decina d'anni, si sono raggiunte le 4200 colonnine di ricariche a fronte di un parco circolante di 10.000 auto.
Senza contare le nuove colonnine pubbliche, già solo con quelle private, quel numero aumenterà molto più rapidamente del parco circolante.
è per quello che si sta facendo la guerra dei dazi.. produrre inquinando costa molto meno che produrre in europa o america.. la cina ha un inquinamento pazzesco, basta chiedere a chi va li per lavoro che ambiente si trova..
Gli USA veramente si sono chiamati fuori dagli accordi di Parigi. Trump ha detto che non gliene frega nulla dell'ambiente se le sue imprese rischiano il fallimento.
Volkswagen ha risposto:
"se sti bastardi ci avessero pensato 5 anni fa sarebbe filato tutto liscio"
PS: Ovviamente l'ultima frase è una battuta
fa piuttosto ridere.
Come wallbox e colonnine, c'è di meglio.
Capisco che lo facciamo per i nostri polmoni ma non è che deve gravare tutta su di noi la salvezza dell'umanità....
In casa basta una presa Schuko. In qualche ora ricarichi l'autonomia quotidiana.
La wallbox è utile, ma non è necessaria (e cmq costa meno di 1000€
Io la wallbox me la sono fatta da solo con interruttori, scatole e prese di recupero. Spesa: 0€
By(t)e
Dlgs 257/2016, art. 15 - 1ter (link gazzetta ufficiale)
un sunto:
"Tale obbligo riguarderà gli edifici di nuova costruzione ad uso diverso da quello residenziale con superficie utile superiore a 500 metri quadrati e relativi interventi di ristrutturazione profonda, e gli edifici residenziali di nuova costruzione con almeno 10 unità abitative e i relativi interventi di ristrutturazione profonda."
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