Bosch e Daimler: test di guida autonoma in California con hardware NVIDIA
di Rosario Grasso pubblicata il 11 Luglio 2018, alle 15:21 nel canale Tecnologia
Nel 2019 un'importante città della Silicon Valley diventerà sede del primo progetto pilota di collaudo per Bosch e Daimler
Bosch e Daimler hanno scelto la California come sede dei test per lo sviluppo della guida completamente autonoma e senza guidatore (livello SAE 4/5). Nella seconda metà del 2019, Bosch e Daimler offriranno ai clienti un servizio di navetta con veicoli autonomi su percorsi selezionati in una metropoli della California.
Il progetto pilota dimostrerà in che misura i servizi di mobilità quali il car sharing (car2go), il ride-hailing (mytaxi) e le piattaforme multimodali (moovel) possano essere connessi in modo intelligente per plasmare il futuro della mobilità. Il fornitore della piattaforma di intelligenza artificiale su cui si baserà la rete di centraline elettroniche sarà NVIDIA, che si conferma come uno dei principali protagonisti del settore della guida autonoma.
Un fattore decisivo per la guida completamente autonoma e senza conducente in città è il riconoscimento affidabile dell'ambiente circostante il veicolo, realizzato tramite i vari sensori. L'analisi e l'interpretazione della varietà di dati in ingresso e la loro traduzione in comandi di guida entro tempi brevissimi richiede un'enorme potenza di calcolo - il veicolo completamente autonomo e senza guidatore sarà un super computer su ruote. Allo stesso tempo, la guida completamente autonoma nelle aree urbane richiede un'architettura di sistemi versatile e ridondante e il massimo livello di sicurezza operativa. Per raggiungere questo livello di sicurezza, le necessarie operazioni di calcolo vengono eseguite da una serie di circuiti in parallelo, in grado di garantire la corretta operatività anche nell’improbabile caso di un malfunzionamento.
Sarà il veicolo ad andare dal guidatore, non il contrarioPer il proprio sistema di guida, Bosch e Daimler si affidano a una rete di centraline elettroniche composta da diverse singole unità. NVIDIA fornisce la piattaforma necessaria in grado di eseguire gli algoritmi di Intelligenza Artificiale (AI) generati da Bosch e Daimler per il movimento del veicolo. La rete di centraline elettroniche collega i dati provenienti da tutti i sensori, che sfruttano la tecnologia radar, video, lidar e a ultrasuoni (fusione dei dati sensoriali), li analizza nell'arco di pochi millesimi di secondo e programma i movimenti del veicolo, Nel complesso, la rete di centraline elettroniche ha una capacità di calcolo di triliardi di operazioni al secondo.
Un solo sensore video, come la videocamera stereo di Bosch, genera 100 gigabyte di dati in un solo chilometro. La rete di ECU combina i dati provenienti da tutti i sensori ambientali in un processo definito fusione dei dati sensoriali. In soli 20 millesimi di secondo, valuta le informazioni e pianifica la traiettoria del veicolo. Per avere un'idea di che cosa significa, si pensi che la sensazione di un contatto tattile impiega tra i 20 e i 500 millesimi di secondo per raggiungere il cervello umano.
Bosch e Daimler non rivelano con maggiore precisione la sede dei test, limitandosi a dire che si tratta di percorsi di una città situata nella Baia di San Francisco, nella Silicon Valley.
Tra le altre cose, la tecnologia darà grande impulso all'interesse nei confronti del car sharing. Le persone potranno inoltre sfruttare il tempo che passano in auto nel miglior modo possibile e si apriranno per esempio nuove opportunità di mobilità anche per chi non guida.
Sarà il veicolo ad andare dal guidatore, non il contrario. In una specifica area della città, gli utenti potranno comodamente prenotare un car sharing o un veicolo senza il guidatore. Il progetto combina in particolar modo l'esperienza complessiva sulla mobilità e sui veicoli di uno dei produttori leader mondiali con l'esperienza in hardware e sistemi di uno dei più grandi fornitori al mondo. Lo scopo delle sinergie che ne nascono è quello di offrire la nuova tecnologia in tempi brevi e in modo completamente collaudato.
I collaboratori di Bosch e Daimler lavorano negli stessi uffici, assicurando rapidità di comunicazione tra le diverse discipline di lavoro e rapidità dei percorsi decisionali. Allo stesso tempo, tutti possono accedere all'intero patrimonio di conoscenze dei colleghi delle sedi centrali.
Il personale coinvolto in questa collaborazione sviluppa insieme i concept e gli algoritmi per arrivare a un sistema di guida completamente autonomo e senza guidatore. Il compito di Daimler consiste nell'inserire il sistema di guida nella macchina. A questo scopo l'azienda fornirà i veicoli necessari per lo sviluppo, le strutture per i test e in seguito i veicoli per la flotta di prova. Bosch si occupa dei componenti (sensori, attuatori e centraline elettroniche) specificati durante il lavoro di sviluppo. Per i test, i partner utilizzano i propri laboratori e banchi di prova, oltre alle rispettive sedi di collaudo di Immendingen e Boxberg. Dal 2014, inoltre, Mercedes-Benz (brand che fa parte del gruppo Daimler) ha ottenuto l'approvazione per testare i veicoli autonomi nell'area di Sunnyvale in California. Inoltre, l'azienda dispone, dal 2016, di un'analoga approvazione per l'area di Sindelfingen/Böblingen in Germania.
Bosch è stato il primo fornitore al mondo del settore automotive a testare la guida autonoma su strade pubbliche in Germania e negli USA agli inizi del 2013.
2 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoI motivi sono legali, ossia legati alle leggi locali che consentono ai veicoli senza conducente di circolare (mi pare di capire che da questo punto di vista gli USA siano più permissivi e rapidi a legiferare rispetto all'UE) o tecnologici, legati cioè alle competenze in loco?
Quindi, dato che a guidare sarà il veicolo stesso, in pratica rimarrà fermo. Questo in effetti risolve tutti i problemi.
"e' merda MICHAEL"
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