BMW accelera sull'auto a guida autonoma
di Andrea Bai pubblicata il 03 Giugno 2016, alle 18:31 nel canale Tecnologia
La società tedesca decide di rifocalizzare la divisione i che si occuperà più convintamente dello sviluppo di automobili con tecnologie di assistenza alla guida
Non molte settimane fa BMW aveva fatto sapere di voler arrivare sul mercato con una automobile ad alto contenuto tecnologico nel 2021: nome in codice del progetto iNEXT, che dovrebbe condensare tutti i più recenti ritrovati della tecnologia come la connettività digitale, la guida autonoma e la propulsione elettrica.
Secondo quanto dichiarato da Klaus Froehlich, membro del consiglio di amministrazione della società tedesca, l'iniziativa è in fase di accelerazione: la compagnia sta riorganizzando la divisione che si occupa delle vetture della serie "i" e sta assumendo personale con esperienza e competenza negli ambiti di intelligenza artificiale e di machine learning e, lavorando per integrare i sistemi di assistenza come il parcheggio automatico e il mantenimento di corsia.
BMW starebbe inoltre considerando la possibilità di offrire un servizio di ridesharing, eventualmente anche in collaborazione con una realtà esistente e in regioni come la Cina. La strategia su queste eventuali partnership è ancora in fase di sviluppo.
I veicoli della serie "i" di BMW - l'ibrida i8 e l'elettrica i3 - non hanno riscosso un particolare successo di mercato con l'ultima che ha fatto segnare solamente 25 mila unità vendute nel 2015. Il costo della vettura potrebbe essere un problema, dato che l'i3 ha un costo a partire da 42 mila dollari che sebbene la renda molto più economica di una Model S di Telsa, la rende anche molto più costosa paragonata ad una Nissan Leaf, senza che vi siano particolari vantaggi in termini di autonomia di percorrenza.
Le notizie di BMW giungono all'indomani della dimostrazione data da Honda di due prototipi di veicoli a guida autonoma, che promette di mettere su strada le prime vetture equipaggiate con questa tecnologia nel corso del 2020. La società giapponese sottolinea di aver già inserito alcune funzionalità semiautonome in alcuni modelli delle serie Acura e Civic.
Jim Keller, ingegnere capo per Honda Research and Development del mercato Americano, ha sottolineato che la compagnia sta pianificando di offrire i sistemi di self-driving su tutti i modelli della linea invece di riservarli solamente per i veicoli di lusso.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIl cliente tipo delle macchine Bavaresi vuole avere il controllo totale di queste berline o coupè, già il cambio automatico è visto male.
Un BMW a guida autonoma? ...non è un BMW, quando poi ha più successo la serie M rispetto le ibride si capisce cosa cerca il cliente da una BMW, un po come l'ALfa, una berlina di lusso sportiva....
Naturalmente BMW ha le risorse per investire in progetti che potrebbero diventare fallimentari e non fare una piega....
Ma che dici?
Il 70% delle vendikte ha il cambio automatico....Al contrario, delle prime migliaia di contratti firmati per le Giulia, solo il 20% a richiesta del cambio automatico, e NON perchè sarà disponibile solo a giugno
non puoi presentare 2 macchine in contemporanea, una spettacolare e l'altra un cesso e sperare di vendere tanto il cesso perchè è quella che costa meno.
Comunque mi ero dimenticato che jim keller ora fa parte di honda.
se Zen esce bene, rimango con honda anche alla prossima macchina
non puoi presentare 2 macchine in contemporanea, una spettacolare e l'altra un cesso e sperare di vendere tanto il cesso perchè è quella che costa meno.
Comunque mi ero dimenticato che jim keller ora fa parte di honda.
se Zen esce bene, rimango con honda anche alla prossima macchina
Quello che lavora a Honda è questo tipo : https://www.linkedin.com/in/jim-keller-93885214
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